Bulciago: lettura del canto di Natale, classico islandese
Torna un nuovo appuntamento dell’iniziativa volta a unire la letteratura al Vangelo di Dio, attraverso riflessioni sull’esistenza umana e sul mistero della vita. L’incontro è promosso dalla comunità pastorale Maria Regina degli Apostoli che comprende Barzago, Bulciago e Bevera, su impulso di Anna Rita Sironi, volontaria bulciaghese appassionata di viaggi, fotografie e lettura.
Prosegue quindi "Dio creò l'uomo perché gli piacciono le storie", il titolo che riprende le parole espresse quando fu insignito del premio Nobel dallo scrittore Elie Wiesel, sopravvissuto all’Olocausto.
Dopo l’incontro su "Il piccolo Principe" che si è tenuto lo scorso ottobre, il secondo appuntamento sarà giovedì 12 dicembre alle 20.30 nella chiesa di Bulciago con la lettura del "il Pastore d'Islanda" di Gunnar Gunnarsson, uno dei grandi classici della letteratura islandese e plurinominato al Nobel.
"Quel viaggio era come una poesia, con rime e parole magnifiche che restavano nel sangue. E come una poesia, col tempo s'imparava a memoria e poi si sentiva il bisogno di tornare, per accertarsi che nulla fosse cambiato. E così era: tutto era ancora estraneo e inaccessibile, eppure familiare e inevitabile. Benedikt si senti invadere da una pace assoluta. Una fiducia sgorgata dal profondo si diffondeva in lui, totale e infallibile: li camminava. Camminava lì" dichiarano gli organizzatori, presentando l’incontro particolarmente adatto al periodo dell’Avvento in quanto il racconto è considerato in Islanda il vero canto di Natale.
Prosegue quindi "Dio creò l'uomo perché gli piacciono le storie", il titolo che riprende le parole espresse quando fu insignito del premio Nobel dallo scrittore Elie Wiesel, sopravvissuto all’Olocausto.
Dopo l’incontro su "Il piccolo Principe" che si è tenuto lo scorso ottobre, il secondo appuntamento sarà giovedì 12 dicembre alle 20.30 nella chiesa di Bulciago con la lettura del "il Pastore d'Islanda" di Gunnar Gunnarsson, uno dei grandi classici della letteratura islandese e plurinominato al Nobel.
"Quel viaggio era come una poesia, con rime e parole magnifiche che restavano nel sangue. E come una poesia, col tempo s'imparava a memoria e poi si sentiva il bisogno di tornare, per accertarsi che nulla fosse cambiato. E così era: tutto era ancora estraneo e inaccessibile, eppure familiare e inevitabile. Benedikt si senti invadere da una pace assoluta. Una fiducia sgorgata dal profondo si diffondeva in lui, totale e infallibile: li camminava. Camminava lì" dichiarano gli organizzatori, presentando l’incontro particolarmente adatto al periodo dell’Avvento in quanto il racconto è considerato in Islanda il vero canto di Natale.
Date evento
giovedì, 12 dicembre 2024