Oggiono: alla memoria di 17 internati, Medaglie d'Onore consegnate ai loro famigliari
L'occasionalità dell'eroismo. E' questo l'aspetto che il Prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, ha sottolineato questa mattina, in occasione del conferimento delle Medaglie d'Onore alla memoria di ex combattenti - militari e civili - deportati e internati nei lager nazisti ai tempi della Seconda guerra mondiale.
Se ieri a Ballabio si era svolta la prima parte della cerimonia, stamani è stato l'auditorium della scuola media di Oggiono ad ospitare l'iniziativa, alla quale hanno preso parte autorità, esponenti delle forze dell'ordine, alunni dell'istituto comprensivo e naturalmente i familiari dei premiati, i veri protagonisti della manifestazione.
Nel suo intervento il Prefetto ha spiegato la scelta di voler raggiungere il territorio della Brianza quale segno di vicinanza dell'ente rispetto all'ampio territorio provinciale.
''Questa è una giornata importante che ricorda il sacrificio di persone inconsapevoli di divenire vittime sacrificali'' ha detto il dottor Pomponio, sottolineando appunto l'atrocità vissuta da ciascuno dei diciassette premiati odierni ''rastrellati e catturati dalle forze neonaziste e deportati in campi di lavoro''.
Un evento traumatico: molte di queste vittime - figli e in alcuni casi padri di famiglia - non sono più tornate a casa. ''C'è la necessità di affermare sempre quei valori che sono l'opposto della violenza subita per mano di quelli che un tempo erano i nazifascisti, ma che nei giorni odierni potremmo chiamare bulli, ovvero coloro che si impongono sugli altri con forme di sopraffazione e violenza. Tutto questo richiede un no fermo e collettivo'' ha aggiunto il Prefetto di Lecco, evidenziando invece le cose belle, per cui vale la pena battersi.
Dall'innocenza di una bambina seduta insieme alla nonna in quarta fila, al valore della musica suonata dai ragazzi della scuola media, ''inno alla gioia e alla fraternità umana''.
Un caloroso benvenuto ai presenti lo ha dato anche Chiara Narciso, sindaco della Città di Oggiono, dichiaratasi fiera ed orgogliosa di aver ospitato questa cerimonia, organizzata in stretta sinergia con l'istituto comprensivo guidato dalla dirigente Pierina Lucia Montella.
''Ogni volta che ci capitano occasioni importanti come questa, cerchiamo sempre di coinvolgere le scuole: per noi è davvero importante'' ha detto la prima cittadina. ''Oggi ricordiamo il passato come insegnamento per il futuro. Ringrazio tutte le autorità e i colleghi sindaci intervenuti. Questi sono momenti che danno un segno al nostro servizio'' ha concluso Narciso citando anche i membri della neo costituita sezione ANPI oggionese.
Spazio, dunque, alla vera e propria consegna dei diciassetti riconoscimenti, di cui si è occupato come detto Sergio Pomponio insieme ai sindaci dei rispettivi paesi di provenienza dei premiati e dei loro famigliari.
Alcuni di loro hanno voluto brevemente raccontare la storia dei propri cari: come la casatese Meri Sanvito che ha ricordato la figura del padre, un IMI (internato militare italiano), esponente dell'Aeronautica catturato mentre si trovava in Grecia e deportato in un lager in Germania.
Il sindaco de La Valletta Brianza Marco Panzeri ha invece consegnato al Prefetto un libro che narra la storia di alcune di queste vittime, originarie di Rovagnate e Perego.
''Mi rivolgo ai ragazzi delle scuole che sono qui presenti. Non c'è bisogno della guerra: basta usare la parola per dirimere le controvarsie'' l'appello lanciato da Alessandra Anghileri, nipote del premiato Angelo Dell'Oro, di Valmadrera.
A questo proposito il monticellese Flavio Saini, figlio di Gabriele, ha ricordato l'atteggiamento del padre, che dopo essere tornato dal periodo di deportazione in Germania, non aveva più voglia di discutere per futili motivi, intenzionato probabilmente ad assaporare gli aspetti importanti della vita e la vicinanza ai suoi cari.
Storie terribili, tutte diverse fra loro, alcune delle quali ricostruite grazie al prezioso contributo dell'Istituto Nastro Azzurro e di altri appassionati di storia del territorio.
Di seguito i nomi dei diciassette premiati odierni:
Michele Chiodo
Nato a Minervino Murge (BAT) il 07/05/1921
ritira la medaglia il figlio Chiodo Giuseppe di Calco
Carlo Sanvito
nato a Carate Brianza il 02/04/1917
ritirano la medaglia i figli Sanvito Emerenziana ed Elio di Casatenovo
Domizio Ratti
nato a Cesana Brianza il 05/02/1920
ritira la medaglia il figlio Angelo Ratti di Cesana Brianza
Carlo Tentori
nato a Cesana Brianza il 16/04/1918
ritira la medaglia il nipote Carlo Tentori di Cesana Brianza
Luigi Fornari
nato a Orio al Serio (BG) il 24/10/1900
ritira la medaglia il nipote Renato Rech di Erve
Carmelo La Fornara
nato a Roccella Valdemone (ME) il 10/07/1917
ritira la medaglia la figlia Rosa La Fornara di Galbiate
Mario Lavelli
nato a Merate il 16/05/1916
ritira la medaglia il figlio Camillo Lavelli di La Valletta Brianza
Giovanni Brembilla
nato ad Alzano Lombardo il 24/04/1919
ritira la medaglia la figlia Orietta Brembilla di Molteno
Germano Rigamonti
nato a Besana in Brianza il 04/03/1909
ritira la medaglia il nipote Luca Rigamonti di Monticello Brianza
Angelo Saini
nato a Monticello Brianza il 19/06/1923
ritirano la medaglia i figli Maria Felicita e Giuseppe Saini di Monticello Brianza
Gabriele Saini
nato a Monticello Brianza il 15/09/1923
ritira la medaglia la figlia Antonella Saini di Monticello Brianza
Antonio Baruffaldi
nato a Primaluna il 04/09/1923
ritira la medaglia la figlia Giuseppina Baruffaldi di Oggiono
Pasquale Frigerio
nato a Oggiono il 10/11/1923
ritira la medaglia la figlia Maria Rosa Frigerio di Oggiono
Giacomo Anghileri
nato a Valmadrera il 21/08/1913
ritira la medaglia il nipote Luca Valsecchi di Valmadrera
Angelo Dell'Oro
nato a Valmadrera il 19/05/1919
ritira la medaglia la nipote Alessandra Anghileri di Valmadrera
Felice Tentori
nato a Valmadrera il 01/02/1915
ritira la medaglia la figlia Tentori Angelisa di Valmadrera
Leonardo Vassallo
nato a San Severo (FG) il 02/03/1912
ritira la medaglia il figlio Domenico Vassallo di Valmadrera
Se ieri a Ballabio si era svolta la prima parte della cerimonia, stamani è stato l'auditorium della scuola media di Oggiono ad ospitare l'iniziativa, alla quale hanno preso parte autorità, esponenti delle forze dell'ordine, alunni dell'istituto comprensivo e naturalmente i familiari dei premiati, i veri protagonisti della manifestazione.
Nel suo intervento il Prefetto ha spiegato la scelta di voler raggiungere il territorio della Brianza quale segno di vicinanza dell'ente rispetto all'ampio territorio provinciale.
Il Prefetto di Lecco, Sergio Pomponio
''Questa è una giornata importante che ricorda il sacrificio di persone inconsapevoli di divenire vittime sacrificali'' ha detto il dottor Pomponio, sottolineando appunto l'atrocità vissuta da ciascuno dei diciassette premiati odierni ''rastrellati e catturati dalle forze neonaziste e deportati in campi di lavoro''.
Un evento traumatico: molte di queste vittime - figli e in alcuni casi padri di famiglia - non sono più tornate a casa. ''C'è la necessità di affermare sempre quei valori che sono l'opposto della violenza subita per mano di quelli che un tempo erano i nazifascisti, ma che nei giorni odierni potremmo chiamare bulli, ovvero coloro che si impongono sugli altri con forme di sopraffazione e violenza. Tutto questo richiede un no fermo e collettivo'' ha aggiunto il Prefetto di Lecco, evidenziando invece le cose belle, per cui vale la pena battersi.
Dall'innocenza di una bambina seduta insieme alla nonna in quarta fila, al valore della musica suonata dai ragazzi della scuola media, ''inno alla gioia e alla fraternità umana''.
Il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso
Un caloroso benvenuto ai presenti lo ha dato anche Chiara Narciso, sindaco della Città di Oggiono, dichiaratasi fiera ed orgogliosa di aver ospitato questa cerimonia, organizzata in stretta sinergia con l'istituto comprensivo guidato dalla dirigente Pierina Lucia Montella.
''Ogni volta che ci capitano occasioni importanti come questa, cerchiamo sempre di coinvolgere le scuole: per noi è davvero importante'' ha detto la prima cittadina. ''Oggi ricordiamo il passato come insegnamento per il futuro. Ringrazio tutte le autorità e i colleghi sindaci intervenuti. Questi sono momenti che danno un segno al nostro servizio'' ha concluso Narciso citando anche i membri della neo costituita sezione ANPI oggionese.
Emerenziana (Meri) Sanvito ricorda la storia del padre Carlo
Spazio, dunque, alla vera e propria consegna dei diciassetti riconoscimenti, di cui si è occupato come detto Sergio Pomponio insieme ai sindaci dei rispettivi paesi di provenienza dei premiati e dei loro famigliari.
Alcuni di loro hanno voluto brevemente raccontare la storia dei propri cari: come la casatese Meri Sanvito che ha ricordato la figura del padre, un IMI (internato militare italiano), esponente dell'Aeronautica catturato mentre si trovava in Grecia e deportato in un lager in Germania.
Il sindaco de La Valletta Brianza Marco Panzeri ha invece consegnato al Prefetto un libro che narra la storia di alcune di queste vittime, originarie di Rovagnate e Perego.
Il sindaco de La Valletta Brianza, Marco Panzeri (a destra) con il libro poi donato al Prefetto
''Mi rivolgo ai ragazzi delle scuole che sono qui presenti. Non c'è bisogno della guerra: basta usare la parola per dirimere le controvarsie'' l'appello lanciato da Alessandra Anghileri, nipote del premiato Angelo Dell'Oro, di Valmadrera.
Al microfono Flavio Saini racconta il padre Gabriele
A questo proposito il monticellese Flavio Saini, figlio di Gabriele, ha ricordato l'atteggiamento del padre, che dopo essere tornato dal periodo di deportazione in Germania, non aveva più voglia di discutere per futili motivi, intenzionato probabilmente ad assaporare gli aspetti importanti della vita e la vicinanza ai suoi cari.
Storie terribili, tutte diverse fra loro, alcune delle quali ricostruite grazie al prezioso contributo dell'Istituto Nastro Azzurro e di altri appassionati di storia del territorio.
Di seguito i nomi dei diciassette premiati odierni:
Michele Chiodo
Nato a Minervino Murge (BAT) il 07/05/1921
ritira la medaglia il figlio Chiodo Giuseppe di Calco
Carlo Sanvito
nato a Carate Brianza il 02/04/1917
ritirano la medaglia i figli Sanvito Emerenziana ed Elio di Casatenovo
Domizio Ratti
nato a Cesana Brianza il 05/02/1920
ritira la medaglia il figlio Angelo Ratti di Cesana Brianza
Carlo Tentori
nato a Cesana Brianza il 16/04/1918
ritira la medaglia il nipote Carlo Tentori di Cesana Brianza
Luigi Fornari
nato a Orio al Serio (BG) il 24/10/1900
ritira la medaglia il nipote Renato Rech di Erve
Carmelo La Fornara
nato a Roccella Valdemone (ME) il 10/07/1917
ritira la medaglia la figlia Rosa La Fornara di Galbiate
Mario Lavelli
nato a Merate il 16/05/1916
ritira la medaglia il figlio Camillo Lavelli di La Valletta Brianza
Giovanni Brembilla
nato ad Alzano Lombardo il 24/04/1919
ritira la medaglia la figlia Orietta Brembilla di Molteno
Germano Rigamonti
nato a Besana in Brianza il 04/03/1909
ritira la medaglia il nipote Luca Rigamonti di Monticello Brianza
Angelo Saini
nato a Monticello Brianza il 19/06/1923
ritirano la medaglia i figli Maria Felicita e Giuseppe Saini di Monticello Brianza
Gabriele Saini
nato a Monticello Brianza il 15/09/1923
ritira la medaglia la figlia Antonella Saini di Monticello Brianza
Antonio Baruffaldi
nato a Primaluna il 04/09/1923
ritira la medaglia la figlia Giuseppina Baruffaldi di Oggiono
Pasquale Frigerio
nato a Oggiono il 10/11/1923
ritira la medaglia la figlia Maria Rosa Frigerio di Oggiono
Giacomo Anghileri
nato a Valmadrera il 21/08/1913
ritira la medaglia il nipote Luca Valsecchi di Valmadrera
Angelo Dell'Oro
nato a Valmadrera il 19/05/1919
ritira la medaglia la nipote Alessandra Anghileri di Valmadrera
Felice Tentori
nato a Valmadrera il 01/02/1915
ritira la medaglia la figlia Tentori Angelisa di Valmadrera
Leonardo Vassallo
nato a San Severo (FG) il 02/03/1912
ritira la medaglia il figlio Domenico Vassallo di Valmadrera
G.C.