Accadeva 30 anni fa/108, settembre 1994: Forza Italia primi guai. Il campo volo se ne va. Alla Colombina il centro sociale
Finita la pausa estiva la politica anche locale torna di prepotenza sulle prime pagine. Berlusconi governa dopo la vittoria di marzo, travolgente ma non inaspettata. Una campagna, la sua, studiata già nel 1993, sotto traccia, che ha puntato al massimo coinvolgimento popolare non avendo a disposizione quadri di partito. Il veicolo è il club. Una dizione un po’ sportiva, ma di immediata presa. Ne nasce uno a Arcore, presieduto da Danilo Romano, cui si iscrive Antonio Tajani. Poi in rapida successione a Merate, Santa Maria Hoé e Missaglia.
Il club di Merate ha una particolarità: il direttivo è costituito da sole donne: Luisa Biella, presidente, Elisabetta Mazzinghi, Patrizia Sala, Rosella Nava; Anche quello di Santa Maria è coordinato da una donna, Carla Nava mentre a Missaglia sono gli imprenditori a costituire il nocciolo duro del Club con Giovanni Beretta presidente, Norma Tremolada, Bruno Bigi, Vittorio Farina, Paolo Bellavite, Elio penati, Ivo Voleno. Forza Italia vince in Tv e si consolida rapidamente sul territorio grazie ai club che in genere fanno riferimento a coordinatori provinciali scelti tra funzionari di Publitalia.
Il ''patto della sardina'' tra Bossi, D’Alema e Buttiglione – 23 dicembre 1994 – era ancora da scrivere anche se il Movimento nordista avvertiva forti mal di pancia per l’alleanza col partito di Fini, più meridionalista. I Club non sempre collaboravano fra loro. Merate e Missaglia erano i più attivi e i più ''vicini''. Coordinatore locale: Donato Bertoncelli.
Forte anche la presenza della Lega Nord che dispone del parlamentare Alberto Bosisio di Montevecchia come rappresentante del Polo delle Libertà. Più timida la presenza di Alleanza nazionale che tuttavia riesce a aprire una sede a Merate cui afferisce l’intero distretto meratese-casatese. Ad inaugurarla Alberto Arrighi candidato alle elezioni europee del 12 giugno con Fini e Francesco Ripamonti, storico esponente prima del Msi e ora di Alleanza Nazionale.
La rivoluzione della seconda repubblica sembra basata su un nuovo e intenso movimentismo dal basso. Il centrodestra riesce a fare meglio di un centrosinistra ancora alle prese con la diaspora dell’ex Democrazia cristiana (parte della quale però è già saltata sul carro berlusconiano) e la nascita del Partito Democratico di Sinistra con la sua ''gioiosa macchina da guerra'' di Achille Occhetto.
Pur bersagliata dal maltempo come mai in passato, la Festa dell’Amicizia (cioè la festa della Democrazia Cristiana-Partito Popolare) ha sempre il suo fascino e il suo successo. Organizzata dai militanti sotto la guida dell’indomito Giovanni Battista Albani di Merate la festa zonale del partito gode di presenze autorevoli. Carlo Secchi, ex docente della Bocconi, senatore di Lecco e neo parlamentare discute col pubblico della nuova provincia di Lecco. Sono presenti tutti i big del meratese e del casatese. Il tema è in discussione da anni, tra entusiasmo e scetticismo. Mancano appena nove mesi alla prima chiamata elettorale per eleggere il Consiglio provinciale. Ma sono tutti convinti?
No. Eugenio Mascheroni sindaco di Montevecchia: ''Sono dubbioso, e non da oggi, sull’efficacia della nuova provincia. Mi limito a osservare che in tutti questi anni la provincia di Como non ha mai avuto la capacità o la volontà di ascoltare amministratori e cittadini. Che Lecco non sia la fotocopia di Como. Chi guiderà il nuovo ente dovrà rendersi conto delle disarmonie del territorio e governare di conseguenza. Se non si capirà che le esigenze di Merate e quelle di Colico o della Valsassina sono diverse non avremo alcun beneficio dalla nuova provincia''.
Scettica anche Giliola Sironi di Casatenovo: ''Il territorio è profondamente cambiato. Lecco ha espulso tutte le sue attività produttive e di fatto ha accentuato i problemi della mobilità e dei trasporti. Ecco, il meratese sta pagando carenze infrastrutturali evidenti, carenze che qui esistono e sono verificabili e che invece in altre parti della provincia hanno trovato una concreta risoluzione''.
L’Aeroclub Volovelistico Milanese di Missaglia se n’è andato. Si è trasferito definitivamente al campo volo di Pavia. La battaglia del Comitato contro il campo di Cascina Caparra si chiude con la vittoria dei residenti e il grande dispiacere degli iscritti al club tra cui Gianluca Bonfanti, consigliere della Lega di Sirtori. Giorgio Frailich, presidente del club: ''Sono profondamente dispiaciuto. Ce ne siamo andati. Penso che adesso i missagliesi potranno fare festa e soprattutto hanno fatto di tutto perché ci levassimo dai piedi''.
Già, petizioni, diffide, esposti. Ma quello che ha indotto il Club a lasciare Missaglia sono stati gli incendi. L’ultimo di febbraio ha mandato in fumo aerei per un valore di un miliardo e mezzo. Cascina Caparra da campo volo torna a essere...un campo di grano.
A tenere banco, soprattutto sui giornali locali, in quel caldo settembre 1994 è l’attenzione – per andare via leggeri – di don Ugo Arrigoni, parroco di Lomaniga, per la politica. E, più precisamente, per Forza Italia. Inter a parte, naturalmente.
Le critiche più dure arrivano dalla Lega di Piercarlo Brivio, ma anche le altre formazioni sconfitte dall’azzurro Luciano Mottadelli non sono da meno. Lui si difende sostenendo in una lunga intervista che interessarsi di politica è quasi un dovere e che, comunque – essendo amico di tutti ricchi e ''barboni'' – mai si sognerebbe di sostenere dal pulpito un partito. Sostegno vero e presunto a parte, la partenza della nuova Amministrazione non è priva di ostacoli.
L’ultimo arriva con un verbale per utilizzo improprio di acqua pubblica a Paolo Bellavite, candidato di Forza Italia, recordman di preferenze ma costretto a dimettersi alla prima seduta del Consiglio per un contenzioso aperto proprio col Comune. Anche per la sottrazione dell’acqua Bellavite parlerà di una svista di un dipendente. Ma Paolino Brivio di Vivere Missaglia punta lo stesso il dito, nonostante Bellavite avesse pagato 600mila lire di multa. Ma in passato – si domanda l’esponente del centrosinistra – che cosa accadeva?
Da una spaghettata sotto la pioggia, riparati da un tendone, al centro sociale. E’ la rinascita della frazione Colombina. Dal lontano febbraio 1978, alla costituzione ufficiale il 4 maggio 1987 sino all’idea di chiedere centomila lire per ogni mattone con cui si costruirà il centro sociale, cento metri quadrati su un solo piano con 35 di porticato. Tantissime le iniziative della Colombina tra cui la tradizionale festa rionale a fine maggio di ogni anno. Nel ’94 a presiedere l’associazione è Agnese Antichi, vice Rita Villa, nel consiglio l’instancabile Federico Pennati che dal primo giorno ha sostenuto tutte le iniziative della frazione.
A La Nostra Famiglia di Bosisio Parini arriva il capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro con la figlia Marianna. Oltre settecento persone ad attenderlo e a applaudirlo mentre inaugura l’auditorium. Il presidente pronuncia un discorso che attraversa i grandi temi di ieri e oggi: la sanità, l’assistenza, il disagio, le fragilità, la politica che fatica a rispondere ai bisogni reali della gente. Un ragazzino gli si avvicina e gli parla delle difficoltà di andare a scuola. Scalfaro si alza e lo abbraccia. Un genitore dice: ''Siamo famiglie speciali perché abbiamo figli speciali''. L'ospite non delude, saluta tutti, abbraccia tante persone sulla carrozzina, ha una parola buona e un incoraggiamento: un pomeriggio davvero particolare per l’istituzione di Bosisio Parini.
A Monticello scatta l’ora di ''Oratory tour'', una sorta di giro degli oratori al ritmo di rock. Organizzatore dell’iniziativa l’insegnante all’istituto Villa Greppi, Dario Canossi, in arte Charlie Hill. Musicista, compositore, notissimo al grande pubblico per i numerosi concerti tenuti in Italia e all’estero, ma anche attento osservatore delle problematiche giovanili. Con lui negli spettacoli presso gli oratori, Nando Bonini, uno dei migliori chitarristi rock italiani, membro permanente del gruppo di Vasco Rossi. Ciascun spettacolo sarà aperto da una band locale che beneficerà di strumentazione di altissima qualità e registrazione della performance. Poi sarà la volta di Canossi, con Bonini alla chitarra, Carlo Ravot alla batteria, Marco Maggi alle tastiere, Savino Ziliani seconda chitarra, Toni Corizia al basso e Alessandra Corbetta coro.
Ricordi di trent’anni fa.
1) La squadra del Blu Bar di Missaglia che in finale ha battuto la formazione dell’Avis alla finale del primo torneo ''Bellavite Editore''.
2) Alla ''tre giorni per Missaglia'', grandi nomi dello sport, in particolare del calcio. Presenti i giocatori del Milan Daniele Massaro, Filippo Galli, Marcel Desailly e l’ex playmaker canturino Pierluigi Marzorati. Serata presentata da Cesare Cadeo con sindaco Luciano Mottadelli.
108/continua
Il club di Merate ha una particolarità: il direttivo è costituito da sole donne: Luisa Biella, presidente, Elisabetta Mazzinghi, Patrizia Sala, Rosella Nava; Anche quello di Santa Maria è coordinato da una donna, Carla Nava mentre a Missaglia sono gli imprenditori a costituire il nocciolo duro del Club con Giovanni Beretta presidente, Norma Tremolada, Bruno Bigi, Vittorio Farina, Paolo Bellavite, Elio penati, Ivo Voleno. Forza Italia vince in Tv e si consolida rapidamente sul territorio grazie ai club che in genere fanno riferimento a coordinatori provinciali scelti tra funzionari di Publitalia.
Il ''patto della sardina'' tra Bossi, D’Alema e Buttiglione – 23 dicembre 1994 – era ancora da scrivere anche se il Movimento nordista avvertiva forti mal di pancia per l’alleanza col partito di Fini, più meridionalista. I Club non sempre collaboravano fra loro. Merate e Missaglia erano i più attivi e i più ''vicini''. Coordinatore locale: Donato Bertoncelli.
Forte anche la presenza della Lega Nord che dispone del parlamentare Alberto Bosisio di Montevecchia come rappresentante del Polo delle Libertà. Più timida la presenza di Alleanza nazionale che tuttavia riesce a aprire una sede a Merate cui afferisce l’intero distretto meratese-casatese. Ad inaugurarla Alberto Arrighi candidato alle elezioni europee del 12 giugno con Fini e Francesco Ripamonti, storico esponente prima del Msi e ora di Alleanza Nazionale.
La rivoluzione della seconda repubblica sembra basata su un nuovo e intenso movimentismo dal basso. Il centrodestra riesce a fare meglio di un centrosinistra ancora alle prese con la diaspora dell’ex Democrazia cristiana (parte della quale però è già saltata sul carro berlusconiano) e la nascita del Partito Democratico di Sinistra con la sua ''gioiosa macchina da guerra'' di Achille Occhetto.
Pur bersagliata dal maltempo come mai in passato, la Festa dell’Amicizia (cioè la festa della Democrazia Cristiana-Partito Popolare) ha sempre il suo fascino e il suo successo. Organizzata dai militanti sotto la guida dell’indomito Giovanni Battista Albani di Merate la festa zonale del partito gode di presenze autorevoli. Carlo Secchi, ex docente della Bocconi, senatore di Lecco e neo parlamentare discute col pubblico della nuova provincia di Lecco. Sono presenti tutti i big del meratese e del casatese. Il tema è in discussione da anni, tra entusiasmo e scetticismo. Mancano appena nove mesi alla prima chiamata elettorale per eleggere il Consiglio provinciale. Ma sono tutti convinti?
No. Eugenio Mascheroni sindaco di Montevecchia: ''Sono dubbioso, e non da oggi, sull’efficacia della nuova provincia. Mi limito a osservare che in tutti questi anni la provincia di Como non ha mai avuto la capacità o la volontà di ascoltare amministratori e cittadini. Che Lecco non sia la fotocopia di Como. Chi guiderà il nuovo ente dovrà rendersi conto delle disarmonie del territorio e governare di conseguenza. Se non si capirà che le esigenze di Merate e quelle di Colico o della Valsassina sono diverse non avremo alcun beneficio dalla nuova provincia''.
Scettica anche Giliola Sironi di Casatenovo: ''Il territorio è profondamente cambiato. Lecco ha espulso tutte le sue attività produttive e di fatto ha accentuato i problemi della mobilità e dei trasporti. Ecco, il meratese sta pagando carenze infrastrutturali evidenti, carenze che qui esistono e sono verificabili e che invece in altre parti della provincia hanno trovato una concreta risoluzione''.
L’Aeroclub Volovelistico Milanese di Missaglia se n’è andato. Si è trasferito definitivamente al campo volo di Pavia. La battaglia del Comitato contro il campo di Cascina Caparra si chiude con la vittoria dei residenti e il grande dispiacere degli iscritti al club tra cui Gianluca Bonfanti, consigliere della Lega di Sirtori. Giorgio Frailich, presidente del club: ''Sono profondamente dispiaciuto. Ce ne siamo andati. Penso che adesso i missagliesi potranno fare festa e soprattutto hanno fatto di tutto perché ci levassimo dai piedi''.
Già, petizioni, diffide, esposti. Ma quello che ha indotto il Club a lasciare Missaglia sono stati gli incendi. L’ultimo di febbraio ha mandato in fumo aerei per un valore di un miliardo e mezzo. Cascina Caparra da campo volo torna a essere...un campo di grano.
A tenere banco, soprattutto sui giornali locali, in quel caldo settembre 1994 è l’attenzione – per andare via leggeri – di don Ugo Arrigoni, parroco di Lomaniga, per la politica. E, più precisamente, per Forza Italia. Inter a parte, naturalmente.
Le critiche più dure arrivano dalla Lega di Piercarlo Brivio, ma anche le altre formazioni sconfitte dall’azzurro Luciano Mottadelli non sono da meno. Lui si difende sostenendo in una lunga intervista che interessarsi di politica è quasi un dovere e che, comunque – essendo amico di tutti ricchi e ''barboni'' – mai si sognerebbe di sostenere dal pulpito un partito. Sostegno vero e presunto a parte, la partenza della nuova Amministrazione non è priva di ostacoli.
L’ultimo arriva con un verbale per utilizzo improprio di acqua pubblica a Paolo Bellavite, candidato di Forza Italia, recordman di preferenze ma costretto a dimettersi alla prima seduta del Consiglio per un contenzioso aperto proprio col Comune. Anche per la sottrazione dell’acqua Bellavite parlerà di una svista di un dipendente. Ma Paolino Brivio di Vivere Missaglia punta lo stesso il dito, nonostante Bellavite avesse pagato 600mila lire di multa. Ma in passato – si domanda l’esponente del centrosinistra – che cosa accadeva?
Da una spaghettata sotto la pioggia, riparati da un tendone, al centro sociale. E’ la rinascita della frazione Colombina. Dal lontano febbraio 1978, alla costituzione ufficiale il 4 maggio 1987 sino all’idea di chiedere centomila lire per ogni mattone con cui si costruirà il centro sociale, cento metri quadrati su un solo piano con 35 di porticato. Tantissime le iniziative della Colombina tra cui la tradizionale festa rionale a fine maggio di ogni anno. Nel ’94 a presiedere l’associazione è Agnese Antichi, vice Rita Villa, nel consiglio l’instancabile Federico Pennati che dal primo giorno ha sostenuto tutte le iniziative della frazione.
A La Nostra Famiglia di Bosisio Parini arriva il capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro con la figlia Marianna. Oltre settecento persone ad attenderlo e a applaudirlo mentre inaugura l’auditorium. Il presidente pronuncia un discorso che attraversa i grandi temi di ieri e oggi: la sanità, l’assistenza, il disagio, le fragilità, la politica che fatica a rispondere ai bisogni reali della gente. Un ragazzino gli si avvicina e gli parla delle difficoltà di andare a scuola. Scalfaro si alza e lo abbraccia. Un genitore dice: ''Siamo famiglie speciali perché abbiamo figli speciali''. L'ospite non delude, saluta tutti, abbraccia tante persone sulla carrozzina, ha una parola buona e un incoraggiamento: un pomeriggio davvero particolare per l’istituzione di Bosisio Parini.
A Monticello scatta l’ora di ''Oratory tour'', una sorta di giro degli oratori al ritmo di rock. Organizzatore dell’iniziativa l’insegnante all’istituto Villa Greppi, Dario Canossi, in arte Charlie Hill. Musicista, compositore, notissimo al grande pubblico per i numerosi concerti tenuti in Italia e all’estero, ma anche attento osservatore delle problematiche giovanili. Con lui negli spettacoli presso gli oratori, Nando Bonini, uno dei migliori chitarristi rock italiani, membro permanente del gruppo di Vasco Rossi. Ciascun spettacolo sarà aperto da una band locale che beneficerà di strumentazione di altissima qualità e registrazione della performance. Poi sarà la volta di Canossi, con Bonini alla chitarra, Carlo Ravot alla batteria, Marco Maggi alle tastiere, Savino Ziliani seconda chitarra, Toni Corizia al basso e Alessandra Corbetta coro.
Ricordi di trent’anni fa.
1) La squadra del Blu Bar di Missaglia che in finale ha battuto la formazione dell’Avis alla finale del primo torneo ''Bellavite Editore''.
2) Alla ''tre giorni per Missaglia'', grandi nomi dello sport, in particolare del calcio. Presenti i giocatori del Milan Daniele Massaro, Filippo Galli, Marcel Desailly e l’ex playmaker canturino Pierluigi Marzorati. Serata presentata da Cesare Cadeo con sindaco Luciano Mottadelli.
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