Da Missaglia la barca ''Luca II'' torna in mare dopo quindici anni
Il 30 novembre 2024 è una data che Mauro Fumagalli, 63 anni, non dimenticherà tanto facilmente. Due settimane fa infatti, il pensionato residente a Missaglia ha coronato un sogno che accarezzava da quasi tre lustri: rimettere la sua barca in mare.
Correva infatti il lontano 2009 quando l'uomo decise, insieme alla famiglia, di acquistare un'imbarcazione in legno. Una sorta di occasione - dal punto di vista economico - che il missagliese non si era lasciato scappare, consapevole però, del duro lavoro che l'avrebbe atteso rispetto ai (tanti) interventi di sistemazione di cui la struttura necessitava.
''Da molti anni si trovava nel porto di Cervia, in provincia di Ravenna, ma inutilizzata e in cattive condizioni. Unendo alla passione per le barche, quella per la lavorazione dei materiali, ero riuscito a convincere i miei familiari, acquistandola'' ci ha raccontato Fumagalli, spiegando di aver raggiunto a stretto giro l'Emilia Romagna per caricare l'imponente natante, trasportato fino a Missaglia.
''Ricordo il viaggio e i problemi logistici affrontati: le dimensioni della barca erano diverse da quelle segnate sui documenti, quindi l'operazione richiese ancor più sforzi di quanto non avessimo messo in conto. Dovevamo farla passare da una strada stretta che divideva i due edifici confinanti con la nostra proprietà. Sistemata all'interno del giardino, ho successivamente realizzato una tettoia per ripararla dalle intemperie e allo stesso tempo per potermi dedicare tranquillamente, e poco alla volta, ai lavori di sistemazione''.
Un intervento trascinatosi per diversi anni e realizzato anche grazie all'importante contributo di alcuni amici e conoscenti che lo hanno aiutato nel reperire i materiali che servivano per rimettere a nuovo la barca.
''Inizialmente avevo ipotizzato quattro-cinque anni di lavoro, che pensavo fosse un tempo sufficiente. In realtà, strada facendo mi sono accorto che la situazione era più complicata di quanto avessi ipotizzato all'inizio. C'erano molti lavori da portare a termine, fra motore, impianti e strutture in legno. A gennaio di quest'anno sono andato in pensione e così il tempo libero che ho potuto mettere a disposizione di questo intervento è aumentato'' ha aggiunto Fumagalli che lo scorso sabato 30 novembre ha potuto finalmente preparare la propria barca, nel frattempo rimessa completamente a nuovo, per il viaggio verso Diano Marina, in Liguria.
E' stato proprio il porto della località in provincia di Imperia ad accogliere ''Luca II'' (questo il nome della barca, nemmeno a farlo apposta lo stesso del figlio di Fumagalli ndr) che due settimane fa è giunta a destinazione, tornando in mare dopo quasi quindici anni a contatto con la terra ferma, in Brianza.
''Ho viaggiato insieme a mio figlio e siamo rimasti là tre giorni: trattandosi di una barca a vela ci siamo dovuti occupare di diversi interventi che non sono ancora terminati. Probabilmente torneremo ancora qualche giorno a gennaio'' ha concluso il missagliese.
Un viaggio che non è passato inosservato: la barca è infatti partita dall'abitazione della famiglia Fumagalli, situata nella centralissima Via Garibaldi.
Le operazioni, decisamente complesse, hanno richiesto la parziale chiusura della strada al transito veicolare per poter appunto ultimare il carico della struttura e la sua messa su strada, per l'avvio dell'inconsueto viaggio. In molti si saranno chiesti cosa ci facesse un'imbarcazione di quelle dimensioni nel cuore di Missaglia. Ecco, con questo articolo, svelato l'arcano.
Correva infatti il lontano 2009 quando l'uomo decise, insieme alla famiglia, di acquistare un'imbarcazione in legno. Una sorta di occasione - dal punto di vista economico - che il missagliese non si era lasciato scappare, consapevole però, del duro lavoro che l'avrebbe atteso rispetto ai (tanti) interventi di sistemazione di cui la struttura necessitava.
''Da molti anni si trovava nel porto di Cervia, in provincia di Ravenna, ma inutilizzata e in cattive condizioni. Unendo alla passione per le barche, quella per la lavorazione dei materiali, ero riuscito a convincere i miei familiari, acquistandola'' ci ha raccontato Fumagalli, spiegando di aver raggiunto a stretto giro l'Emilia Romagna per caricare l'imponente natante, trasportato fino a Missaglia.
''Ricordo il viaggio e i problemi logistici affrontati: le dimensioni della barca erano diverse da quelle segnate sui documenti, quindi l'operazione richiese ancor più sforzi di quanto non avessimo messo in conto. Dovevamo farla passare da una strada stretta che divideva i due edifici confinanti con la nostra proprietà. Sistemata all'interno del giardino, ho successivamente realizzato una tettoia per ripararla dalle intemperie e allo stesso tempo per potermi dedicare tranquillamente, e poco alla volta, ai lavori di sistemazione''.
Un intervento trascinatosi per diversi anni e realizzato anche grazie all'importante contributo di alcuni amici e conoscenti che lo hanno aiutato nel reperire i materiali che servivano per rimettere a nuovo la barca.
''Inizialmente avevo ipotizzato quattro-cinque anni di lavoro, che pensavo fosse un tempo sufficiente. In realtà, strada facendo mi sono accorto che la situazione era più complicata di quanto avessi ipotizzato all'inizio. C'erano molti lavori da portare a termine, fra motore, impianti e strutture in legno. A gennaio di quest'anno sono andato in pensione e così il tempo libero che ho potuto mettere a disposizione di questo intervento è aumentato'' ha aggiunto Fumagalli che lo scorso sabato 30 novembre ha potuto finalmente preparare la propria barca, nel frattempo rimessa completamente a nuovo, per il viaggio verso Diano Marina, in Liguria.
E' stato proprio il porto della località in provincia di Imperia ad accogliere ''Luca II'' (questo il nome della barca, nemmeno a farlo apposta lo stesso del figlio di Fumagalli ndr) che due settimane fa è giunta a destinazione, tornando in mare dopo quasi quindici anni a contatto con la terra ferma, in Brianza.
''Ho viaggiato insieme a mio figlio e siamo rimasti là tre giorni: trattandosi di una barca a vela ci siamo dovuti occupare di diversi interventi che non sono ancora terminati. Probabilmente torneremo ancora qualche giorno a gennaio'' ha concluso il missagliese.
Un viaggio che non è passato inosservato: la barca è infatti partita dall'abitazione della famiglia Fumagalli, situata nella centralissima Via Garibaldi.
Le operazioni, decisamente complesse, hanno richiesto la parziale chiusura della strada al transito veicolare per poter appunto ultimare il carico della struttura e la sua messa su strada, per l'avvio dell'inconsueto viaggio. In molti si saranno chiesti cosa ci facesse un'imbarcazione di quelle dimensioni nel cuore di Missaglia. Ecco, con questo articolo, svelato l'arcano.
G.C.