Barzago: Mattarella premia Natalina Isella, missionaria, con un'onorificenza al merito
Un'onorificenza ''Al merito della Repubblica Italiana''. Un riconoscimento prestigioso quello che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente conferito alla barzaghese Natalina Isella, missionaria in Congo.
A darne notizia alla comunità è stato il gruppo di minoranza ''Il Paese Barzago'' che alla religiosa classe 1946 ha dedicato uno speciale nell'ambito del periodico consegnato proprio in questi giorni nelle case dei concittadini.
Era stato l'ex sindaco Mirko Ceroli ad avanzare la candidatura di Natalina, suora laica della Congregazione Istituto Secolare delle Discepole del Crocefisso che da decenni ormai, dedica la propria vita al prossimo in una situazione di estrema povertà. Da quasi cinquant'anni infatti, Natalina Isella è missionaria nella Repubblica Democratica del Congo quale responsabile della casa di accoglienza Ek’abana da lei creata e situata a Bukavu, nella regione del Kivu.
''Dal carattere riservato ma piena di energia, Natalina è partita missionaria con l'idea di promuovere la donna in territorio africano, di aiutare le bambine accusate di stregoneria dai loro famigliari, di provvedere alla scolarizzazione e di sostenere tutti coloro che lottano ogni giorno per sopravvivere. Nella città di Bukavu c’è tantissima miseria'' spiegano da ''Il Paese Barzago'', orgogliosi del riconoscimento tributato alla concittadina. Quest'ultima, tramite la nipote, ha inviato un messaggio colmo di gratitudine alla comunità che, seppur lontana, da sempre la sostiene in questa difficile missione. Ad esempio ogni anno l’associazione ''Da Donna a Donna'' prepara l’Albero di Natalina in collaborazione con la scuola; l’associazione ''La Piazza'' vende il formaggio e numerose famiglie hanno aderito al progetto delle adozioni a distanza.
A darne notizia alla comunità è stato il gruppo di minoranza ''Il Paese Barzago'' che alla religiosa classe 1946 ha dedicato uno speciale nell'ambito del periodico consegnato proprio in questi giorni nelle case dei concittadini.
Era stato l'ex sindaco Mirko Ceroli ad avanzare la candidatura di Natalina, suora laica della Congregazione Istituto Secolare delle Discepole del Crocefisso che da decenni ormai, dedica la propria vita al prossimo in una situazione di estrema povertà. Da quasi cinquant'anni infatti, Natalina Isella è missionaria nella Repubblica Democratica del Congo quale responsabile della casa di accoglienza Ek’abana da lei creata e situata a Bukavu, nella regione del Kivu.
''Dal carattere riservato ma piena di energia, Natalina è partita missionaria con l'idea di promuovere la donna in territorio africano, di aiutare le bambine accusate di stregoneria dai loro famigliari, di provvedere alla scolarizzazione e di sostenere tutti coloro che lottano ogni giorno per sopravvivere. Nella città di Bukavu c’è tantissima miseria'' spiegano da ''Il Paese Barzago'', orgogliosi del riconoscimento tributato alla concittadina. Quest'ultima, tramite la nipote, ha inviato un messaggio colmo di gratitudine alla comunità che, seppur lontana, da sempre la sostiene in questa difficile missione. Ad esempio ogni anno l’associazione ''Da Donna a Donna'' prepara l’Albero di Natalina in collaborazione con la scuola; l’associazione ''La Piazza'' vende il formaggio e numerose famiglie hanno aderito al progetto delle adozioni a distanza.
Grazie infinite per questa attenzione alla presenza degli italiani all’estero.
È veramente un segno di unità.
Un piccolo pensiero per esprimere quello che mi sembra di aver vissuto qui in Africa, praticamente dall’8 dicembre 1976, a Bucavu, nel sud di Kivu nella Repubblica Democratica del Congo.
Gli italiani mi sembra che siano apprezzati e stimati soprattutto per il loro spirito di fraternità, di operosità, di professionalità e anche di fede. Mi riferisco in particolare ai missionari e ai laici volontari con i quali ho collaborato, senza escludere tutti gli altri.
Per quanto riguarda il mio lavoro specifico, soprattutto in questi ultimi vent’anni, è quello di occuparmi dell’infanzia abbandonata, abbandonata dalle famiglie poverissime e disgregate a volte anche per causa di credenze ancestrali come la stregoneria, ma tutto questo è frutto dell’installarsi della guerra nella nostra zona.
Questo disgrega tutto il tessuto sociale ed economico, creando delle conseguenze molto disastrose soprattutto nelle famiglie e nell’infanzia.
Il mio augurio è sempre che gli italiani si distinguano per questo spirito di pace che si concretizza in opere di sviluppo e di solidarietà e di bene per la società e per l’ambiente e che mai gli italiani siano coloro che favoriscano la guerra nei vari modi che ben tutti conosciamo!
Tanti auguri a tutti gli italiani all’estero, fieri di esserlo.Natalina
G.C.