Casatenovo: Caspani risponde a Gino sulle luminarie
Caro Gino,
mi scuso per il ritardo ma leggo solo ora il suo intervento.
Mi preme chiarire innanzitutto che la mia costante presenza come volontaria in Colombina, della quale condivido i fini, non privilegia, come giusto che sia, la mia posizione di Consigliere Comunale e viceversa. La questione che ora si sta trattando riguarda tutto il paese. Ciò che va chiarito è che le associazioni hanno condiviso con l'amministrazione lo spirito di solidarietà e i volontari hanno aderito con il loro lavoro alla raccolta dei pacchi da donare a chi si trova in condizioni fragili ma, non per questo tutti appoggiano la scelta DISTINTA di non illuminare le vie del paese per il Santo Natale. E mi creda, non si tratta di essere guerrafondai ma di accogliere il malcontento generale e svolgere il lavoro di consiglieri comunali di quella parte di opposizione che a volte può essere d'accordo con la maggioranza e a volte no.
Quel che fa arrabbiare è la poca chiarezza dell'informazione data ai cittadini e la mancanza di trasparenza nei nostri confronti, attribuendo così anche a noi la volontà di quel che è stata una scelta a senso unico. Il comunicato ufficiale, del quale siamo venuti a conoscenza insieme ai cittadini, non rende l'idea e cerca di unire due concetti che sono ben distinti: pacchi solidali e luminarie. Le associazioni non hanno detto NO alle luminarie ma hanno detto SI ai pacchi solidali. Questo va sottolineato Ecco perché il mio personale dissenso e quello del Gruppo Consiliare CasateSI sulla mancanza di luminarie a Casatenovo ed ecco perché ci abbiamo tenuto a sottolineare che, ignari di ogni cosa, ci dissociamo da questa decisione. Non è strumentalizzazione politica, ma correttezza. Perché, va detto, la trasparenza è l'ingrediente migliore per non incappare in dubbi e polemiche che aimè, in questo caso, trovano fondamento.
Spero di aver risposto alle sue domande. Auguro a lei e alla sua famiglia un felice Natale!
mi scuso per il ritardo ma leggo solo ora il suo intervento.
Mi preme chiarire innanzitutto che la mia costante presenza come volontaria in Colombina, della quale condivido i fini, non privilegia, come giusto che sia, la mia posizione di Consigliere Comunale e viceversa. La questione che ora si sta trattando riguarda tutto il paese. Ciò che va chiarito è che le associazioni hanno condiviso con l'amministrazione lo spirito di solidarietà e i volontari hanno aderito con il loro lavoro alla raccolta dei pacchi da donare a chi si trova in condizioni fragili ma, non per questo tutti appoggiano la scelta DISTINTA di non illuminare le vie del paese per il Santo Natale. E mi creda, non si tratta di essere guerrafondai ma di accogliere il malcontento generale e svolgere il lavoro di consiglieri comunali di quella parte di opposizione che a volte può essere d'accordo con la maggioranza e a volte no.
Quel che fa arrabbiare è la poca chiarezza dell'informazione data ai cittadini e la mancanza di trasparenza nei nostri confronti, attribuendo così anche a noi la volontà di quel che è stata una scelta a senso unico. Il comunicato ufficiale, del quale siamo venuti a conoscenza insieme ai cittadini, non rende l'idea e cerca di unire due concetti che sono ben distinti: pacchi solidali e luminarie. Le associazioni non hanno detto NO alle luminarie ma hanno detto SI ai pacchi solidali. Questo va sottolineato Ecco perché il mio personale dissenso e quello del Gruppo Consiliare CasateSI sulla mancanza di luminarie a Casatenovo ed ecco perché ci abbiamo tenuto a sottolineare che, ignari di ogni cosa, ci dissociamo da questa decisione. Non è strumentalizzazione politica, ma correttezza. Perché, va detto, la trasparenza è l'ingrediente migliore per non incappare in dubbi e polemiche che aimè, in questo caso, trovano fondamento.
Spero di aver risposto alle sue domande. Auguro a lei e alla sua famiglia un felice Natale!
Chiara Caspani