Il Greppi ospita dalla Croazia le due studentesse Alice e Gaja

Con l'inizio delle attività scolastiche è ricominciata presso l'istituto superiore Greppi di Monticello, la possibilità di partecipare al programma Erasmus+. Dal 1987 questo progetto dell’Unione Europea ha permesso a oltre 13 milioni di persone - tra studenti e docenti - di vivere un’esperienza unica e ''senza confini''.  Infatti, oltre che favorire una crescita personale, Erasmus è da sempre è un’esperienza concreta di mobilità in Europa. 
A questo proposito la scuola monticellese è ripartita quest’anno dalla Croazia, ospitando ad ottobre Alice e Gaja, provenienti da Rovigno, una bellissima città di mare in Istria.
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Da sinistra Gaja Kanis, Alice Socis, Sara Cranchi e Alice Cereda

La prima è stata ospitata dall'alunna Sara e dalla sua famiglia, alla loro prima esperienza - rivelatasi più che positiva - di scambio culturale. ''Fin da subito c'è stato feeling tra Alice e noi e in queste due settimane ci siamo affezionali a lei. Alice ha nonni italiani e parla molto bene la nostra lingua; abbiamo quindi cercato di farle vivere una realtà che ha sempre sentito solo nei racconti, sperimentare in prima persona le nostre abitudini, come è stato interessante ascoltare i suoi racconti sulla vita, la scuola ed i modi di vita del suo paese. È stato bello farle vedere le città a noi vicine, farle assaggiare le vere ricette italiane e sperimentare in prima persona le nostre abitudini, come è stato interessante ascoltare i suoi racconti sulla vita, la scuola ed i modi di vita del suo paese. Speriamo torni in Croazia con un po' di Italia nel cuore'' ci hanno raccontato.
Soddisfazione palpabile anche dalle parole di Alice. ''Questa esperienza è stata molto bella. La famiglia era accogliente, sono stati tutti molto gentili e mi sono trovata bene anche a scuola. È stata un’esperienza indimenticabile''.
Tra le motivazioni per le quali si sceglie di partecipare ad Erasmus vi è l’opportunità di conoscere culture diverse dalla propria e nuove persone, come bene esprimono le parole di Alice di 4EB che ha ospitato una coetanea. ''Tramite questa esperienza ho conosciuto Gaja. Lei ha 16 anni e viene da Rovigno, Croazia. Ci siamo subito trovate bene e in questi 15 giorni abbiamo imparato molto riguardo l'un l'altra.  Gaja mi ha insegnato a leggere in croato e io le ho insegnato alcune parole in italiano. È venuta con me ad alcuni dei miei allenamenti in piscina, abbiamo visto la mia serie preferita e siamo andate a visitare Lecco, Milano, Monza e Bergamo. Non ho trovato lati negativi in questa esperienza (nonostante porti via, comunque, del tempo soprattutto in questo periodo pieno di verifiche) che ha creato un'amicizia che sono sicura non finirà con la fine dello scambio. Non vedo l'ora di reincontrarla quando andrò in Croazia''.
Anche Gaja ha deciso di partire perché voleva viaggiare, vedere luoghi al di fuori del suo paese natale, ma anche incontrare persone nuove, fare esperienze che la portassero fuori dalla sua  comfort zone. ''Attraverso questo progetto ho conosciuto Alice, ha 17 anni e vive a Besana. È stata un'esperienza bellissima e sono davvero contenta di aver fatto parte di questo progetto. Non conosco Alice da molto tempo, ma è diventata mia amica molto velocemente. Mi ha mostrato cosa fa di solito durante la giornata e nei fine settimana siamo andate ad esplorare l'Italia. Ho visitato Milano, Lecco, Bergamo e Monza, e ogni città ha qualcosa di speciale. Non ho trovato lati negativi, tranne forse il campanile della chiesa che suonava ogni 30 minuti e mi svegliava sempre. Comunque, è solo un piccolo inconveniente rispetto a tanti aspetti positivi. Alice e la sua famiglia mi hanno trattata benissimo e tutti sono stati molto gentili e accoglienti con me. Sono felice di essere stata parte della loro famiglia per due settimane. In conclusione, mi è piaciuta molto questa esperienza e sono contenta di averla trascorsa con Alice, perché credo che saremo amiche anche dopo questo progetto''.
Grazie al programma Erasmus+, le studentesse dell'istituto Greppi hanno potuto vivere un’esperienza unica di crescita culturale e personale, arricchendosi attraverso il confronto diretto con una cultura diversa. ''Ospitare per loro non è stata solo una mera questione di condivisione dello spazio, ma di accoglienza nel cuore, vivendo insieme quotidianità e momenti che resteranno indelebili. Proprio per questo Erasmus+ rappresenta una finestra aperta all'accoglienza, all’integrazione, valori che rafforzano la cittadinanza europea'' fanno sapere dalla scuola, che ha sostenuto con convinzione questo progetto, capace di aprire le menti e anche i cuori.
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