Luci e luminarie natalizie spente: spiego a minoranza e a tutti i cittadini il perchè

Leggo sul vostro giornale una lettera a nome “Gruppo consiliare Centrodestra Unito Missaglia” intitolata “Cosa succede all'illuminazione pubblica di Missaglia?” in cui mi vengono rivolte delle domande, considerato che ho già risposto ad alcuni cittadini che mi han chiesto le stesse cose, rispondo a quella lettera così informo più missagliesi. Prima però vorrei sottolineare come i regolamenti comunali prevedano per i gruppi consigliari degli strumenti precisi con cui interpellare il sindaco: ci sono almeno le mozioni e le interrogazioni, solo che questi strumenti non sono quasi mai utilizzati preferendo lettere a poche ore dal consiglio comunale oppure domande su argomenti estranei ai punti all’Ordine del giorno trattati durante i consigli comunali.
Non ho mai nascosto nulla e sono ben lieto di chiarire le questioni che vengono poste: spiace solo dover ribadire quanto gli uffici in questi giorni hanno già risposto a quegli stessi consiglieri comunali che ora firmano il testo che avete pubblicato.
Il volantino distribuito fotografa la realtà dei lavori di relamping: abbiamo sostituito oltre il 98% delle vecchie luci e, mentre stiamo rinnovando le ultime luci, stiamo riqualificando i contatori, i quadri ed i dispositivi di comando delle lampade.
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Le luci spente in via Battisti, in tre lampade su via Marconi (oltre alle due che abbiamo fatto aggiungere coi lavori di relamping nel parcheggio di via Misericordia) sono conseguenza di un cattivo timing per cui, avendo regolarizzato il cambio da “vecchio” a “nuovo” contatore, l’azienda distributrice (non quella che sta effettuando il relamping) ha rimosso il contatore “vecchio” senza ubicare il “nuovo” contatore. Appena è mancata l’illuminazione l’abbiamo segnalato ma, essendo prossimi a Natale, il contatore “nuovo” non è stato ancora posato.
Come già più volte spiegato in Consiglio, il costo della illuminazione pubblica diminuirà subito per le (poche) luci alimentate con misuratore. Per la maggior parte delle luci, finora pagate “a forfait”, fatto il relamping e ricevuta la certificazione di avvenuta riduzione, dobbiamo comunicarla al gestore, poi questi al fornitore di energia elettrica che in seguito provvederà ad emettere note di accredito. Abbiamo già spiegato in Consiglio quanto comunicato dall’azienda di relamping e cioé che possono trascorrere anche 18 mesi prima che le note di accredito arrivino: forse non siamo stati ascoltati.
Il costo delle luminarie è attorno ai 6.000 €, l’azienda che ce le ha fornite le ha posizionate subito come fa di solito non appena si conferma l’ordine. L’azienda di relamping, per poter certificare la riduzione dei consumi (prevista nel PEF del contratto stipulato), ha scollegato le luminarie per realizzare una linea indipendente evitando che i consumi delle luminarie riducessero il risparmio previsto dal nuovo impianto.
Ora che questa separazione (in gergo tecnico “spromiscuamento”) è stata fatta, attendevamo l’azienda delle luminarie per ricollegare le luminarie alla linea dedicata predisposta, cosa avvenuta ieri. Ho semplicemente ripetuto le risposte già fornite dagli uffici ai consiglieri di minoranza.
Ringrazio i missagliesi che hanno chiesto spiegazioni, segno che quanto stiamo facendo sta riscuotendo attenzione ed era quanto stavano aspettando: è innegabile il miglioramento della qualità dell’illuminazione con l’impegno – da contratto sottoscritto- a ridurre dell’80% i consumi. 
Ringrazio al solito il giornale per lo spazio concesso e colgo l’occasione per augurare a tutti ed a ciascuno, i miei più sinceri auguri di buon Natale e di un sereno 2025.
Paolo Redaelli, sindaco di Missaglia
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