Oggiono: la minoranza boccia il bilancio di previsione 2025/27. Negri, ''è privo di temi chiave per la città''
Il dibattito sul bilancio di previsione 2025-2027 del Comune di Oggiono, che si è sviluppato durante l’ultima seduta consiliare straordinaria convocata lo scorso lunedì 16 dicembre, ha acceso un confronto serrato tra le fazioni politiche avversarie, con la minoranza che ha sollevato forti critiche sulle scelte economiche dell'amministrazione Narciso. Il documento, approvato senza voto favorevole da parte del gruppo di Negri, è stato accusato di non affrontare in maniera adeguata alcuni temi chiave per la comunità, mentre la maggioranza ha difeso le proprie decisioni evidenziando equilibrio finanziario e interventi strategici.
Le principali voci di bilancio che sono state riportate dall’assessore al bilancio Nadia Crippa sono le seguenti: in relazione alle entrate, le risorse principali derivano da addizionale IRPEF (stimata in crescita), IMU e canoni unici patrimoniali; per le spese, le missioni principali includono il mantenimento dei servizi sociali, l’istruzione e la sicurezza urbana, con particolare attenzione alla manutenzione della rete di videosorveglianza e al supporto alle famiglie in difficoltà; per quanto riguarda gli investimenti, infine, tra gli interventi più rilevanti figurano i lavori di riqualificazione dell’ex ospedale di Via Locatelli, con un finanziamento previsto di 500 mila euro nel 2025 e 1,3 milioni nel 2026, e la realizzazione della mensa per la scuola elementare Diaz, con un finanziamento previsto di 400 mila euro nel 2025.
Lungo e dettagliato l’intervento del capogruppo di minoranza Alessandro Negri che, in seguito ad un’analisi del Documento Unico di Programmazione (DUP), ha evidenziato dubbi e criticità condivisi da tutto il gruppo in merito agli obiettivi strategici e allo stanziamento delle risorse definiti dalla giunta comunale. Nello specifico, i nodi principali evidenziati da Negri coprono diverse materie amministrative.
In merito alla questione del trasporto scolastico, secondo la minoranza l'aumento dei costi del servizio dal 2019 al 2024 (circa 63 mila euro) non è stato accompagnato da adeguati interventi tariffari, con una riduzione del gettito da 39 mila a 35 mila euro e un impatto negativo sulla spesa corrente. Inoltre, Negri ha denunciato una disuguaglianza tariffaria nelle fasce ISEE, dove la differenza della cifra richiesta per il servizio tra chi ha reddito zero e chi rientra nella fascia più alta è di soli 80 euro annui. In risposta, Crippa ha spiegato che i maggiori costi derivano dal nuovo e più oneroso affidamento del servizio effettuato lo scorso anno e che l’adeguamento del piano tariffario è stato calcolato semplicemente in base a parametri ISTAT; l’assessore al bilancio, tuttavia, ha accolto la sollecitazione di Negri, esplicitando la possibilità di effettuare una revisione complessiva del piano tariffario il prossimo anno per il 2026.
Dubbi anche in merito alle decisioni relative all’utilizzo di spazi e sale comunali, tra i quali figurano l’Auditorium di Via Veneto, la sala consiliare e Villa Sironi: con un gettito annuo di soli 10 mila euro, la minoranza ha chiesto un utilizzo più strategico di quest’ultima per ''trasformarla in un asset capace di generare introiti aggiuntivi da poter destinare a iniziative culturali'', citando l’esempio di Villa Monastero (Varenna). Di contro, l’amministrazione ha difeso la scelta di mantenere tariffe basse per favorire l’utilizzo delle sale da parte delle associazioni e garantire accessibilità culturale gratuita, ribadendo l’importanza della scelta politica sottostante.
Duro attacco anche in materia di politiche giovanili, sport e tempo libero e turismo, che ha sottolineato le incongruenze riscontrate dall’opposizione tra il programma politico condiviso in campagna elettorale dal gruppo di maggioranza e le decisioni attuate nel bilancio.
''Se c’è stato un punto sul quale la campagna elettorale dell’attuale amministrazione ha battuto era quello del project financing per la manutenzione e realizzazione di campi di padel con un soggetto privato, per cui l’investimento del Comune sarebbe dovuto essere di mezzo milione di euro'' ha commentato Negri, sottolineando l’assenza della citata somma all’interno del piano triennale degli investimenti.
La risposta del sindaco Chiara Narciso ha confermato la non negligenza dell’amministrazione in tale direzione, ribadendo che la proposta di project financing non ha una scadenza e che la proposta del soggetto privato è concreta. ''Abbiamo deciso di togliere il progetto da questa annualità perché ipotizziamo che, non avendo ancora avuto inizio, difficilmente potrà essere terminato entro la fine del 2025. Ci stiamo lavorando, non appena ci sarà qualcosa di concreto lo porteremo nelle commissioni preposte'' ha spiegato Narciso.
Allo stesso modo, il capogruppo di minoranza ha menzionato l’assenza di sufficienti risorse stanziate per la realizzazione del percorso ciclopedonale lungo il perimetro del lago di Annone: "Non vorrei che questa fosse un’altra battuta elettorale come per il centro sportivo'' ha commentato Negri con tono provocatorio. Narciso ha spiegato che l’incarico di portare avanti la progettazione della pista, già iniziata e con risorse regionali stanziate, è stato trasferito al Comune di Civate, divenuto capofila.
Da ultimo, ma di estrema rilevanza per la città di Oggiono, la materia dei servizi sociali: con più di 1.000 cittadini che usufruiscono dei servizi sociali su una popolazione di circa 9.000 abitanti, la minoranza ha sollevato dubbi sulla sostenibilità futura del programma e ha chiesto se il Comune rischi di diventare una ''succursale'' di cooperative sociali. Il sindaco, di tutta risposta, ha evidenziato l’obiettivo di primaria importanza di mantenere servizi di alta qualità, pur razionalizzando le risorse per evitare assistenzialismi cronici. ''L’obiettivo è accompagnare i cittadini verso l’autonomia, senza gravare eccessivamente sul bilancio comunale. È chiaro che ci sono situazioni di emergenza in cui si decide di intervenire con contributi comunali, spesso però si tratta di erogazioni temporanee al fine di maturare requisiti per usufruire di altre misure. La mentalità dei nostri servizi sociali mi sembra non improntata a perpetuare sempre le stesse misure, ma si lavora per cercare la misura adatta alla persona in uno specifico momento della vita'' ha spiegato Narciso con convinzione. ''In questi anni ho visto tante esperienze di riscatto, di persone che sono state supportate e inserite in contesti lavorativi protetti che alla fine sono state in grado di ricostruire un percorso di vita normale. Questo è il massimo del risultato che si può ottenere e al quale puntiamo''.
Le principali voci di bilancio che sono state riportate dall’assessore al bilancio Nadia Crippa sono le seguenti: in relazione alle entrate, le risorse principali derivano da addizionale IRPEF (stimata in crescita), IMU e canoni unici patrimoniali; per le spese, le missioni principali includono il mantenimento dei servizi sociali, l’istruzione e la sicurezza urbana, con particolare attenzione alla manutenzione della rete di videosorveglianza e al supporto alle famiglie in difficoltà; per quanto riguarda gli investimenti, infine, tra gli interventi più rilevanti figurano i lavori di riqualificazione dell’ex ospedale di Via Locatelli, con un finanziamento previsto di 500 mila euro nel 2025 e 1,3 milioni nel 2026, e la realizzazione della mensa per la scuola elementare Diaz, con un finanziamento previsto di 400 mila euro nel 2025.
Lungo e dettagliato l’intervento del capogruppo di minoranza Alessandro Negri che, in seguito ad un’analisi del Documento Unico di Programmazione (DUP), ha evidenziato dubbi e criticità condivisi da tutto il gruppo in merito agli obiettivi strategici e allo stanziamento delle risorse definiti dalla giunta comunale. Nello specifico, i nodi principali evidenziati da Negri coprono diverse materie amministrative.
In merito alla questione del trasporto scolastico, secondo la minoranza l'aumento dei costi del servizio dal 2019 al 2024 (circa 63 mila euro) non è stato accompagnato da adeguati interventi tariffari, con una riduzione del gettito da 39 mila a 35 mila euro e un impatto negativo sulla spesa corrente. Inoltre, Negri ha denunciato una disuguaglianza tariffaria nelle fasce ISEE, dove la differenza della cifra richiesta per il servizio tra chi ha reddito zero e chi rientra nella fascia più alta è di soli 80 euro annui. In risposta, Crippa ha spiegato che i maggiori costi derivano dal nuovo e più oneroso affidamento del servizio effettuato lo scorso anno e che l’adeguamento del piano tariffario è stato calcolato semplicemente in base a parametri ISTAT; l’assessore al bilancio, tuttavia, ha accolto la sollecitazione di Negri, esplicitando la possibilità di effettuare una revisione complessiva del piano tariffario il prossimo anno per il 2026.
Dubbi anche in merito alle decisioni relative all’utilizzo di spazi e sale comunali, tra i quali figurano l’Auditorium di Via Veneto, la sala consiliare e Villa Sironi: con un gettito annuo di soli 10 mila euro, la minoranza ha chiesto un utilizzo più strategico di quest’ultima per ''trasformarla in un asset capace di generare introiti aggiuntivi da poter destinare a iniziative culturali'', citando l’esempio di Villa Monastero (Varenna). Di contro, l’amministrazione ha difeso la scelta di mantenere tariffe basse per favorire l’utilizzo delle sale da parte delle associazioni e garantire accessibilità culturale gratuita, ribadendo l’importanza della scelta politica sottostante.
Duro attacco anche in materia di politiche giovanili, sport e tempo libero e turismo, che ha sottolineato le incongruenze riscontrate dall’opposizione tra il programma politico condiviso in campagna elettorale dal gruppo di maggioranza e le decisioni attuate nel bilancio.
''Se c’è stato un punto sul quale la campagna elettorale dell’attuale amministrazione ha battuto era quello del project financing per la manutenzione e realizzazione di campi di padel con un soggetto privato, per cui l’investimento del Comune sarebbe dovuto essere di mezzo milione di euro'' ha commentato Negri, sottolineando l’assenza della citata somma all’interno del piano triennale degli investimenti.
La risposta del sindaco Chiara Narciso ha confermato la non negligenza dell’amministrazione in tale direzione, ribadendo che la proposta di project financing non ha una scadenza e che la proposta del soggetto privato è concreta. ''Abbiamo deciso di togliere il progetto da questa annualità perché ipotizziamo che, non avendo ancora avuto inizio, difficilmente potrà essere terminato entro la fine del 2025. Ci stiamo lavorando, non appena ci sarà qualcosa di concreto lo porteremo nelle commissioni preposte'' ha spiegato Narciso.
Allo stesso modo, il capogruppo di minoranza ha menzionato l’assenza di sufficienti risorse stanziate per la realizzazione del percorso ciclopedonale lungo il perimetro del lago di Annone: "Non vorrei che questa fosse un’altra battuta elettorale come per il centro sportivo'' ha commentato Negri con tono provocatorio. Narciso ha spiegato che l’incarico di portare avanti la progettazione della pista, già iniziata e con risorse regionali stanziate, è stato trasferito al Comune di Civate, divenuto capofila.
Da ultimo, ma di estrema rilevanza per la città di Oggiono, la materia dei servizi sociali: con più di 1.000 cittadini che usufruiscono dei servizi sociali su una popolazione di circa 9.000 abitanti, la minoranza ha sollevato dubbi sulla sostenibilità futura del programma e ha chiesto se il Comune rischi di diventare una ''succursale'' di cooperative sociali. Il sindaco, di tutta risposta, ha evidenziato l’obiettivo di primaria importanza di mantenere servizi di alta qualità, pur razionalizzando le risorse per evitare assistenzialismi cronici. ''L’obiettivo è accompagnare i cittadini verso l’autonomia, senza gravare eccessivamente sul bilancio comunale. È chiaro che ci sono situazioni di emergenza in cui si decide di intervenire con contributi comunali, spesso però si tratta di erogazioni temporanee al fine di maturare requisiti per usufruire di altre misure. La mentalità dei nostri servizi sociali mi sembra non improntata a perpetuare sempre le stesse misure, ma si lavora per cercare la misura adatta alla persona in uno specifico momento della vita'' ha spiegato Narciso con convinzione. ''In questi anni ho visto tante esperienze di riscatto, di persone che sono state supportate e inserite in contesti lavorativi protetti che alla fine sono state in grado di ricostruire un percorso di vita normale. Questo è il massimo del risultato che si può ottenere e al quale puntiamo''.
F.Fa.