Monticello: aumentano IMU e Irpef. Critica la minoranza

Ritocco delle aliquote IMU e dell'addizionale Irpef. Lo ha stabilito ieri sera il consiglio comunale di Monticello (con voto contrario della minoranza). 
In apertura di seduta il sindaco Alessandra Hofmann ha spiegato ai colleghi la necessità di apportare delle modifiche innanzitutto all'imposta sul patrimonio; oggetto del provvedimento gli immobili appartenenti alle categorie A10 e C1 (uffici e negozi) che passano dallo 0.89% allo 0.91%. Lieve rincaro anche per le aree fabbricabili, portate da 1.02 a 1.04%, mentre per tutte le altre aliquote la situazione resta invariata.
''E' una manovra necessaria per garantire la sostenibilità del bilancio sulle entrate correnti'' ha detto Hofmann, con il consigliere di Vivere Monticello, Aronne Colombo, che ha sottolineato l'assenza della parola ''incremento'' nel testo della delibera in approvazione. ''Quando c'è una riduzione la vediamo riportata in grassetto, ben evidenziata. Perchè non scrivere in maniera chiara che stiamo andando ad aumentare l'imposta?'' ha chiesto provocatoriamente l'esponente dell'opposizione alla prima cittadina.
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Il consiglio comunale riunito martedì sera in municipio

''L'ho detto io poco fa. Qui si parla di adeguamento, ma non avrei utilizzato la parola incremento se ci fosse stato qualcosa da nascondere'' la replica del sindaco Hofmann che ha poi annunciato la decisione di ritoccare - al rialzo - anche l'addizionale Irpef, imposta sul reddito. 
Confermata la soglia di esenzione a 15mila euro, una delle più alte del territorio secondo l'amministratrice, che ha poi spiegato la scelta di confermare i quattro scaglioni già in vigore. Si va dallo 0.50 allo 0.80%, con il rialzo che andrà ad interessare i contribuenti che dichiarano un reddito fra i 28mila e i 50mila euro; per questi si è scelto di portare l'aliquota da 0.65 allo 0.70%. Una manovra che consentirà al Comune di introitare circa 15mila euro in più in parte corrente, dunque per assicurare i servizi alla cittadinanza.
Un aumento definito da Hofmann inevitabile, a fronte anche dei paventati tagli ai comuni anticipati dal Governo; ''non è più possibile andare avanti senza prevedere degli incrementi''.
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Da destra Rossella Carlini e Aronne Colombo di Vivere Monticello

La scelta dell'amministrazione tuttavia, è stata fortemente criticata da Rossella Carlini di Vivere Monticello. ''Con questa delibera si va a colpire una fascia ben precisa, oltre che la più numerosa, che è il ceto medio'' ha detto l'esponente della minoranza. ''E tutto questo quando in campagna elettorale era stato detto che la pressione fiscale non sarebbe stata toccata''.
''Non potevamo colpire chi ha un reddito oltre i 50mila euro perchè rientra già nella fascia di contribuzione massima. Al tempo stesso tuteliamo i cittadini più fragili; quelli che rientrano nella soglia fino ai 15mila euro non pagheranno l'imposta. Peraltro sono i monticellesi che dichiarano un reddito fino ai 28mila euro a rappresentare la fetta più corposa: parliamo di circa 2mila contribuenti che non subiranno alcun incremento rispetto alla situazione attuale. Il ceto medio, come lo definite voi, è rappresentato da circa 900 monticellesi'' ha precisato Hofmann.
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Il sindaco Alessandra Hofmann fra il vice Roberto De Simone e l'avv.Mario Blandino, segretario comunale

Ma la tesi sostenuta dal sindaco non ha comunque convinto la minoranza; secondo Aronne Colombo l'equilibrio di bilancio si sarebbe potuto raggiungere anche tagliando alcune voci, senza dover apportare ritocchi a IMU e Irpef. 
''Cosa tolgo? I costi sociali? Il chiosco e le opere pubbliche vengono finanziaticon spese in conto capitale, non con quelle correnti. Sono le basi della finanza pubblica: non confondiamo i cittadini'' ha replicato seccata Alessandra Hofmann alle considerazioni dei colleghi di Vivere Monticello che hanno citato quale esempio di spreco di risorse pubbliche, anche i costi di manutenzione per la pianta del parco della Limonera, danneggiata nell'ambito del cantiere per il chiosco e oggetto di investimento per consentirne il ''salvataggio''.
La minoranza è rimasta ferma sulla propria posizione, non condividendo la scelta dell'amministrazione ed esprimendo voto contrario rispetto alle due delibere oggetto di voto.
G.C.
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