Oggiono: sulla riqualificazione dell'ex ospedale le vedute in Aula sono opposte

Torna al centro del dibattito in consiglio comunale a Oggiono, il progetto di riqualificazione dell’ex-ospedale di Via Locatelli attraverso fondi provenienti dal PNRR e dall’Ambito Territoriale di Lecco, immobile che sarà parzialmente destinato alla realizzazione di 13 mini-alloggi nel quadro di un servizio di ''housing sociale''. La dichiarazione di pubblico interesse, elemento chiave della delibera votato in sede di Consiglio lo scorso lunedì 16 dicembre, ha riacceso le divisioni tra maggioranza e minoranza, culminando in un confronto sui punti più critici della proposta. 
Il sindaco Chiara Narciso ha spiegato come la dichiarazione di pubblico interesse consenta di derogare ad alcuni parametri urbanistici, in particolare per quanto riguarda la variazione della sagoma dell’edificio e il superamento dei limiti di altezza. 
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Il sindaco Chiara Narciso

''La ristrutturazione dell’attuale struttura dell’ex-ospedale è necessaria per adeguare l’edificio alle normative vigenti e per migliorare la funzionalità. Ad esempio, verranno introdotti un vano ascensore e un vano scale riposizionato, che consentirà l’accesso al tetto dove saranno installati pannelli solari e altri impianti tecnologici'' ha spiegato il sindaco, giustificando la necessità di approvare la dichiarazione di pubblico interesse, senza la quale non è in alcun modo possibile portare il progetto alla fase successiva. 
Quest'ultimo infatti, ha già ottenuto un parere favorevole dalla Soprintendenza per quanto riguarda la fattibilità iniziale, anche se resta in attesa dell’approvazione definitiva per procedere con la gara d’appalto. ''Il nostro obiettivo è completare la convenzione con la Stazione Unica Appaltante entro gennaio, per avviare la gara e individuare un’azienda entro marzo'' ha aggiunto Narciso, evidenziando l'importanza di rispettare le tempistiche imposte dal PNRR e dall’Ambito.
Il capogruppo di maggioranza Michele Negri ha ribadito l’importanza strategica dell’intervento. ''Abbiamo deciso di cogliere un’opportunità unica, consapevoli dei rischi che ciò avrebbe comportato. Anche questo significa fare attività politica. Questo progetto è un’occasione per restituire dignità a uno stabile abbandonato e offrire servizi a una categoria vulnerabile, che porterà Oggiono ad essere ancora più protagonista delle politiche socio-sanitarie nella Provincia di Lecco. Come gruppo, ribadiamo il senso di una scelta secondo noi molto valida e crediamo fermamente che valga la pena portare avanti questa iniziativa''.
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Di diverso avviso è stato il gruppo di opposizione, che ha espresso forti perplessità riguardo ai costi, all’impatto finanziario e alla portata del progetto.
Il consigliere Debora Acerbi ha criticato la scelta di destinare risorse considerevoli a una struttura definita ''fatiscente''. ''Il rapporto costi-benefici di questo intervento è azzardato. Ritengo poco strategico accendere un mutuo sulle spalle dei cittadini per realizzare un progetto parziale. A questo punto, sarebbe stato molto più conveniente acquistare mini-alloggi già pronti''.
La minoranza ha inoltre ribadito la sproporzione tra le risorse impegnate dal Comune e il beneficio atteso. Il capogruppo Alessandro Negri ha fatto notare come solo 7 dei 13 alloggi previsti saranno destinati a cittadini di Oggiono, mentre gli altri saranno assegnati dall’Ambito di Lecco, che contribuisce con risorse inferiori rispetto al Comune.
''Stiamo spendendo 3 milioni di euro per ristrutturare solo una parte dell’ex-ospedale, con un costo al metro quadro di 3500 euro, che servirà un numero limitato di utenti'' ha aggiunto.
Anche la gestione dei tempi è stata oggetto di critiche. Negri ha evidenziato come l’approvazione del progetto sia stata condizionata da pareri della Sovrintendenza che richiedono tempi lunghi: ''Il cronoprogramma è stato redatto sul filo del rasoio. Qualsiasi ritardo, anche legato a fattori esterni come le condizioni atmosferiche, potrebbe mettere a rischio l’intera operazione e comportare la perdita dei fondi PNRR''.
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Alessandro Negri, capogruppo di minoranza

In replica alle critiche, il sindaco Narciso ha ribadito la convinzione della maggioranza riguardo alla validità del progetto. ''Siamo consapevoli delle difficoltà e delle legittime preoccupazioni, ma crediamo che questa sia un’opportunità unica per riqualificare uno stabile che da anni gridava vendetta per l’abbandono. È un progetto pensato per rispondere alle esigenze esistenti di una popolazione anziana in crescita nella nostra città, che merita attenzione e servizi adeguati''.
Il primo cittadino ha anche difeso l’operato della giunta in relazione alla collaborazione con la Sovrintendenza e agli enti coinvolti, sottolineando come il dialogo costante abbia già portato a risultati concreti. ''Nonostante la complessità delle procedure, abbiamo buone ragioni per essere ottimisti riguardo all’esito positivo del parere definitivo della Soprintendenza''.
La votazione finale ha sancito l’approvazione della delibera con 8 voti favorevoli e 3 contrari, evidenziando una spaccatura netta tra maggioranza e minoranza. Se da un lato il progetto viene presentato come un’occasione irripetibile per il rilancio di un edificio storico e la creazione di servizi per la comunità, dall’altro emergono dubbi sulla sostenibilità economica e sull’effettiva utilità dell’intervento.
F.Fa.
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