Cassago chiama Chernobyl ospita i bambini ucraini per le vacanze Natale
Anche questa volta non è stato semplice superare gli ostacoli posti lungo il cammino dalla burocrazia. Il risultato però, si può dire raggiunto. Grazie all'appassionato e prezioso lavoro dell'associazione Cassago chiama Chernobyl, è stato possibile accogliere bambini e ragazzi giunti in Brianza nell'ambito del progetto delle vacanze di Natale terapeutiche.
I minori sono giunti in Italia dopo un viaggio in autobus costellato appunto di intoppi; a partire dal passaggio dalla frontiera di Chop, caratterizzato da una lunga attesa per superare i confini dell'Ucraina. A questo proposito i volontari capitanati da Armando Crippa hanno scritto una lettera al Consolato ucraino a Milano, per chiedere appunto un aiuto finalizzato a rendere più snelle le meticolose formalità di controllo.
Entrato in Europa attraverso l'Ungheria, il mezzo ha raggiunto la Slovenia e da lì l'Italia tramite il valico di Trieste, per arrivare all'orario previsto a Bergamo, sabato 21 dicembre.
''I bambini erano felici, ma stanchi dopo un lungo viaggio di oltre trenta ore. Entusiaste anche le famiglie, che hanno potuto riabbracciare i loro piccoli ospiti'' ha commentato Crippa, ricordando l'importanza di questa iniziativa sociale che si rinnova da ormai moltissimi anni, ma che in questo lungo periodo segnato dal conflitto con la Russia, risulta ancor più prezioso.
Al progetto di accoglienza ha aderito anche l'associazione "Rasom - Insieme" di Rogno, che ha preso in carico otto minori; questi ultimi saranno ospitati presso alcune famiglie del paese in provincia di Bergamo.
In questo periodo caratterizzato dalle festività di fine anno, i bambini - sulla scorta di quanto avvenuto in estate - potranno trascorrere momenti di spensieratezza, lontani dalle rigide temperature ucraine e soprattutto dalle bombe. Il prossimo 25 dicembre prenderanno parte alla messa di mezzanotte presso l'Istituto Sant'Antonio-Opera San Luigi Guanella; nell'occasione due ragazze ucraine leggeranno una preghiera di augurio per la pace.
''Insieme al nostro gruppo di bambini che trascorreranno le festività natalizie in Italia presso le loro famiglie, porgiamo gli auguri a tutti'' ha concluso Crippa. ''Purtroppo l'atmosfera di serenità tipica di questo periodo non coinvolge l'Ucraina dove la guerra, così come in Medio oriente, sembra non voler cessare e prendere ulteriormente il sopravvento'' ha concluso Crippa.
I minori sono giunti in Italia dopo un viaggio in autobus costellato appunto di intoppi; a partire dal passaggio dalla frontiera di Chop, caratterizzato da una lunga attesa per superare i confini dell'Ucraina. A questo proposito i volontari capitanati da Armando Crippa hanno scritto una lettera al Consolato ucraino a Milano, per chiedere appunto un aiuto finalizzato a rendere più snelle le meticolose formalità di controllo.
Entrato in Europa attraverso l'Ungheria, il mezzo ha raggiunto la Slovenia e da lì l'Italia tramite il valico di Trieste, per arrivare all'orario previsto a Bergamo, sabato 21 dicembre.
''I bambini erano felici, ma stanchi dopo un lungo viaggio di oltre trenta ore. Entusiaste anche le famiglie, che hanno potuto riabbracciare i loro piccoli ospiti'' ha commentato Crippa, ricordando l'importanza di questa iniziativa sociale che si rinnova da ormai moltissimi anni, ma che in questo lungo periodo segnato dal conflitto con la Russia, risulta ancor più prezioso.
Al progetto di accoglienza ha aderito anche l'associazione "Rasom - Insieme" di Rogno, che ha preso in carico otto minori; questi ultimi saranno ospitati presso alcune famiglie del paese in provincia di Bergamo.
In questo periodo caratterizzato dalle festività di fine anno, i bambini - sulla scorta di quanto avvenuto in estate - potranno trascorrere momenti di spensieratezza, lontani dalle rigide temperature ucraine e soprattutto dalle bombe. Il prossimo 25 dicembre prenderanno parte alla messa di mezzanotte presso l'Istituto Sant'Antonio-Opera San Luigi Guanella; nell'occasione due ragazze ucraine leggeranno una preghiera di augurio per la pace.
''Insieme al nostro gruppo di bambini che trascorreranno le festività natalizie in Italia presso le loro famiglie, porgiamo gli auguri a tutti'' ha concluso Crippa. ''Purtroppo l'atmosfera di serenità tipica di questo periodo non coinvolge l'Ucraina dove la guerra, così come in Medio oriente, sembra non voler cessare e prendere ulteriormente il sopravvento'' ha concluso Crippa.