Monticello: nel presepe allestito nella chiesa di Sant'Agata, una panchina rossa
''L'amore non lascia lividi''. Un messaggio che merita di essere ricordato quotidianamente e che la Parrocchia di Monticello non a caso, ha deciso di diffondere attraverso il proprio presepe, allestito come di consueto a destra dell'altare.
L'opera, realizzata da un piccolo gruppo di volontari, si caratterizza quest'anno - oltre che per la precisione e la cura riposta in ogni particolare - per la presenza di una panchina rossa, identica a quella che qualche anno fa era stata collocata dinnanzi al municipio e dunque nelle immediate vicinanze dela chiesa intitolata a Sant'Agata.
Un simbolo semplice, ma capace di catturare l'attenzione dei visitatori, in prima battuta per il colore, che spicca decisamente sul resto. Il presepe, ricco di dettagli, ricalca infatti una natività tradizionale, ricavata all'interno di una sorta di grotta realizzata con la corteccia di un tronco. Nella scena non mancano gli immancabili pastori, gli artigiani e gli animali.
Tutto intorno case in pietra che rimandano ad un piccolo villaggio dove tutti si conoscono e sono impegnati in piccoli gesti di vita quotidiana e sulla collina, dunque un po' più in alto rispetto al resto, una chiesa. Non ha le sembianze di quella monticellese dedicata a Sant'Agata, ma la ricorda proprio per la posizione in cui è collocata.
Poi lì, accanto al pozzo, ecco la panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne di cui lo scorso 25 novembre si è celebrata la giornata internazionale, con tante iniziative organizzate in tutto il territorio.
Un modo, forse, per ricordare che la battaglia contro quella che ormai è divenuta una vera e propria piaga sociale, con episodi divenuti ormai al centro della cronaca quotidiana, va portata avanti tutti i giorni. Anche a Natale.
L'opera, realizzata da un piccolo gruppo di volontari, si caratterizza quest'anno - oltre che per la precisione e la cura riposta in ogni particolare - per la presenza di una panchina rossa, identica a quella che qualche anno fa era stata collocata dinnanzi al municipio e dunque nelle immediate vicinanze dela chiesa intitolata a Sant'Agata.
Un simbolo semplice, ma capace di catturare l'attenzione dei visitatori, in prima battuta per il colore, che spicca decisamente sul resto. Il presepe, ricco di dettagli, ricalca infatti una natività tradizionale, ricavata all'interno di una sorta di grotta realizzata con la corteccia di un tronco. Nella scena non mancano gli immancabili pastori, gli artigiani e gli animali.
Tutto intorno case in pietra che rimandano ad un piccolo villaggio dove tutti si conoscono e sono impegnati in piccoli gesti di vita quotidiana e sulla collina, dunque un po' più in alto rispetto al resto, una chiesa. Non ha le sembianze di quella monticellese dedicata a Sant'Agata, ma la ricorda proprio per la posizione in cui è collocata.
Poi lì, accanto al pozzo, ecco la panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne di cui lo scorso 25 novembre si è celebrata la giornata internazionale, con tante iniziative organizzate in tutto il territorio.
Un modo, forse, per ricordare che la battaglia contro quella che ormai è divenuta una vera e propria piaga sociale, con episodi divenuti ormai al centro della cronaca quotidiana, va portata avanti tutti i giorni. Anche a Natale.
G.C.