Nibionno: si cerca il furgone chiaro che avrebbe investito Ambra De Dionigi per poi dileguarsi
Proseguono le indagini per dare un nome al conducente del furgone di colore chiaro che avrebbe travolto mortalmente a Nibionno Ambra De Dionigi, la 29enne originaria di Pasturo, senza poi fermarsi a prestare soccorso. A distanza ormai di qualche giorno dalla tragica fine della giovane - uno ''spirito libero'' come la descrive chi l'aveva conosciuta - non si placa il dolore e la rabbia per quanto accaduto. Tanti i messaggi postati sui social nel ricordo della valsassinese, ma anche e soprattutto a condanna del comportamento di chi, dopo averla investita, l'ha lasciata lì, senza fare nulla.
![nibionnoss36_salma7.jpg (57 KB)](/public/filemanager/pub_files/2024/Dicembre/nibionnoss36_salma7.jpg)
''Non devo lanciare appelli…la coscienza ce l'abbiamo e se hanno un po' di coscienza devono dire, devono parlare'' le parole pronunciate della madre della vittima, Cinzia Baruffaldi, ai microfoni della RAI nelle scorse ore.
Un auspicio che ad oggi non ha avuto alcun seguito. A distanza di cinque giorni dalla tragedia, nessuno avrebbe ancora ammesso le proprie responsabilità.
''Era lì da amici, è uscita a fumarsi una sigaretta, ha fatto due passi a piedi e...'' ha proseguito la mamma nel motivare la presenza di Ambra a Nibionno, lungo quel controviale buio che corre parallelo alla SS36, in località Gaggio, a pochi passi dal ponte appena riaperto.
Una zona non priva di rischi e di insidie soprattutto di notte, e per questo a tratti videosorvegliata. I carabinieri, nell'immediatezza dei fatti, hanno acquisito le immagini delle telecamere comunali e dei sistemi privati di alcune aziende situate a poca distanza dal punto in cui è stata travolta e uccisa la giovane di Pasturo. Le risultanze delle indagini, unitamente ai reperti raccolti in loco e ad altre testimonianze, avrebbero appunto consentito di risalire ad un veicolo di colore chiaro, indicato quale presunto responsabile della tragedia costata la vita ad Ambra. Una giovane originaria della Valsassina, ma ''cittadina del mondo'', appena rientrata da un lungo viaggio fra Spagna e Francia e legatissima al proprio cane.
![nibionnoss36_salma8.jpg (98 KB)](/public/filemanager/pub_files/2024/Dicembre/nibionnoss36_salma8.jpg)
Il rinvenimento del suo corpo risale alle prime ore dello scorso 23 dicembre, da parte di alcuni operai. Lanciato l'allarme al 112, sul posto si sono infatti portati i soccorritori ma per la giovane non c'era ormai più nulla da fare. I carabinieri hanno così delimitato l'area per avviare le indagini, alla presenza anche del personale della ''scientifica''.
Non è stato facile neppure risalire alla sua identità: quando è stata individuata la 29enne non aveva addosso documenti. Solo la mattina della Vigilia di Natale i suoi familiari hanno potuto avere la certezza che si trattasse della propria congiunta.
![nibionnoss36_salma3.jpg (92 KB)](/public/filemanager/pub_files/2024/Dicembre/nibionnoss36_salma3.jpg)
L'auspicio dunque, è che il mezzo che ha investito Ambra, lasciandola poi lì, su quel fazzoletto d'erba, al freddo e al buio di una sera d'inverno, possa essere presto individuato.
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''Non devo lanciare appelli…la coscienza ce l'abbiamo e se hanno un po' di coscienza devono dire, devono parlare'' le parole pronunciate della madre della vittima, Cinzia Baruffaldi, ai microfoni della RAI nelle scorse ore.
Un auspicio che ad oggi non ha avuto alcun seguito. A distanza di cinque giorni dalla tragedia, nessuno avrebbe ancora ammesso le proprie responsabilità.
''Era lì da amici, è uscita a fumarsi una sigaretta, ha fatto due passi a piedi e...'' ha proseguito la mamma nel motivare la presenza di Ambra a Nibionno, lungo quel controviale buio che corre parallelo alla SS36, in località Gaggio, a pochi passi dal ponte appena riaperto.
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Il rinvenimento del suo corpo risale alle prime ore dello scorso 23 dicembre, da parte di alcuni operai. Lanciato l'allarme al 112, sul posto si sono infatti portati i soccorritori ma per la giovane non c'era ormai più nulla da fare. I carabinieri hanno così delimitato l'area per avviare le indagini, alla presenza anche del personale della ''scientifica''.
Non è stato facile neppure risalire alla sua identità: quando è stata individuata la 29enne non aveva addosso documenti. Solo la mattina della Vigilia di Natale i suoi familiari hanno potuto avere la certezza che si trattasse della propria congiunta.
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L'auspicio dunque, è che il mezzo che ha investito Ambra, lasciandola poi lì, su quel fazzoletto d'erba, al freddo e al buio di una sera d'inverno, possa essere presto individuato.
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