Cassago recede da Villa Greppi in via cautelativa per ragioni ''di bilancio'', ma anche politiche

In controtendenza con quanto fatto di recente dalla Provincia di Monza e Brianza e dal Comune di Sirtori, Cassago ha deciso di recedere dal Consorzio Brianteo Villa Greppi
L'annuncio è stato ufficializzato stamani in consiglio comunale, quando il vicesindaco nonchè assessore alla cultura Marina Fumagalli, ha reso nota la scelta - contenuta nella proposta di delibera - di ''mettere in discussione'' la permanenza di Cassago nell'ente culturale con sede a Monticello. 
Ricordando che la quota detenuta dal Comune è pari al 2,95% - comprendente la Scuola di Musica Guarnieri e il patrimonio immobiliare, mentre il trasporto scolastico non è più garantito da tempo - l'amministrazione Marabese ha deciso, a scopo precauzionale come sottolineato a più riprese, di recedere da Villa Greppi, cogliendo anche le nuove possibilità concesse dallo statuto, oggetto di recente, di una revisione condivisa dai soci.
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Il sindaco Roberta Marabese

Statuto che oggi consente di far parte in toto del Consorzio, o al contrario di associarsi per la sola parte culturale, o per quella immobiliare. Opzione quest'ultima scelta dalla Provincia monzese che, dopo aver deliberato il recesso, nelle scorse settimane ha compiuto un passo indietro, proseguendo la propria collaborazione con l'ente che da mezzo secolo si occupa di cultura, formazione e valorizzazione del territorio e di cui fanno parte tutti i comuni del circondario Casatese, oltre a Triuggio, Correzzana, Nibionno e con il quale da pochi mesi si è convenzionato anche Arcore. 
Tornando al caso di Cassago, pur confermando la scelta della maggioranza di recedere dal Consorzio, l'assessore Fumagalli ha ricordato che il provvedimento avrà efficacia dal 1°gennaio 2027, dunque fra due anni. Un tempo che servirà all'amministrazione - come ricordato dal sindaco Roberta Marabese - per valutare a trecentosessanta gradi l'opportunità o meno, sia dal punto di vista politico, sia economico, di restare in Villa Greppi, analizzando anche gli effetti del nuovo statuto. 
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I consiglieri di Tu Cassago, gruppo di minoranza. In primo piano Elisa Casiraghi

Per il gruppo di opposizione TU Cassago, la decisione della maggioranza non è stata una sorpresa. Da tempo, come ha rilevato nel suo intervento il consigliere Elisa Casiraghi, la distanza tra l'amministrazione Marabese e il Consorzio è più che percettibile. A questo proposito l'esponente della minoranza ha citato, a titolo di esempio, la mancata adesione al festival Suoni Mobili in scena la scorsa estate.
''Per una persona come me, questa scelta rappresenta uno schiaffo oltre che un oltraggio a vent'anni di amministrazione passata'' ha detto Casiraghi, dando lettura di un duro affondo nei confronti del Comune, o meglio, dell'amministrazione Marabese, accusata di non coinvolgere tutte le associazioni allo stesso modo e di non ''fare comunità''. Nello scritto anche il riferimento alla palestra della scuola primaria Pertini, le cui gradinate non sono accessibili al pubblico da anni, mettendo dunque in discussione l'utilizzo in toto dello stabile, soprattutto in occasione di eventi dall'elevata affluenza di pubblico (ne avevano già parlato QUI).
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Gli assessori Norberto Puricelli e Marina Fumagalli

''Mi domando come potrete parlare ai giovani di cultura: questa in effetti porta un peso economico, ma la vera povertà è di chi non crede che possa rappresentare un riferimento importante'' ha agggiunto Elisa Casiraghi. ''Vi siete presentati alle elezioni come l'amministrazione dei sogni possibili e del concreto, ma forse vi siete dimenticati che non siete a capo di una società. Siete persone che investono per il bene comune. Dopo questa scelta magari, il paese sarà più ricco: si risparmieranno 12mila euro all'anno, ma si perderà un valore inestimabile''.
Parole che hanno suscitato una reazione altrettanto forte da parte del sindaco Marabese. ''Le ricordo innanzitutto che il Comune non è una società: non facciamo utili, nè guadagni'' ha detto la prima cittadina. ''Le ragioni di questa scelta sono ben delineate nella delibera che sarà posta in votazione. E' prevista la possibilità di attingere al servizio che offre Villa Greppi solo per le attività culturali: non stravolgete le cose per pura propaganda politica''.
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I consiglieri del gruppo di maggioranza Cassago Ideale

''Non siamo qui - ha proseguito Marabese - per fare un processo al Consorzio. Abbiamo aderito ad un evento anche sabato 21 dicembre. Vogliamo ponderare la situazione nei prossimi due anni, sulla base di quella che sarà la capacità economica del Comune di Cassago. E' questa la vera finalità. La situazione della palestra della scuola primaria non c'entra nulla: la decisione dei Vigili del Fuoco di limitare l'utilizzo delle tribune risale al 2016 e ai vostri banchi siedono due esponenti dell'allora amministrazione. Noi siamo arrivati dopo. Le condizioni sono rimaste le stesse, non è cambiato niente''.
Il confronto politico, a tratti particolarmente acceso, non si è però placato. ''Viene veicolata una scelta non bella a livello di immagine - ha aggiunto Elisa Casiraghi - e io ho diritto di esprimere il mio pensiero senza che nessuno debba sentirsi offeso. Il diritto di critica esiste. Penso che questa non sia un'amministrazione pro giovani, che non tuteli tutte le associazioni e che non investa sulla cultura e credo di essere libera di poterlo dire''.
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Una visione non condivisa dall'assessore alla cultura Fumagalli che, tornando al cuore della discussione, vale a dire Villa Greppi, ha ricordato la scarsa partecipazione da parte dei cittadini di Cassago agli eventi organizzati dal Consorzio.
''Di giovani soprattutto, ne ho visti pochi in questi anni: non hanno quasi mai partecipato alle iniziative proposte. Allo Street food o al Babbo Natale invece, abbiamo riscontrato molte più presenze'' ha detto, citando alcuni degli eventi organizzati dal Comune.
Il capogruppo Alessio Giussani ha invitato a rivedere le modalità di comunicazione, in maniera tale da pubblicizzare le iniziative organizzate insieme al Consorzio in maniera più capillare, avvalendosi di un volantinaggio o dei social, strumenti questi ultimi utilizzati maggiormente dai ragazzi. ''E' vero che la proposta di Villa Greppi è di diverso tipo e questo è un bene. Anche io in passato, ho faticato a coinvolgere i giovani per questo vi invito a rivedere le strategie di pubblicità'' ha detto Giussani, riferendosi alla propria esperienza di volontario dell'associazione FrecciaRossa.
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''La comunicazione raggiunge chi vuole essere raggiunto: forse i cassaghesi non sono interessati agli eventi di Villa Greppi, o magari abbiamo sbagliato noi nella selezione della proposta. Sappiamo che sono presenti i cittadini degli altri comuni, ma i 12mila euro annui li pagano i cassaghesi e noi a loro dobbiamo rivolgerci, magari con un sondaggio per capire perchè non interessa il prodotto che offriamo. Vogliamo farlo? Mi chiedo soltanto se valga la pena pagare per servizi che ai nostri residenti non interessano'' ha aggiunto Marabese, ritenendo quella assunta dalla maggioranza una decisione prudente. ''Magari aumenteranno le spese per i singoli comuni visto che la Provincia di Monza ha ritrattato solo parzialmente la propria scelta. E' rimasta nel Consorzio, ma pagherà di meno. Cosa succederà adesso?''. 
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Gli assessori Eros Bonfanti e Claudio Redaelli

Fra un botta e risposta e l'altro, ci ha provato il consigliere di TU Cassago Lorenzo Colzani a stemperare il clima, divenuto a dir poco teso, lanciando un invito alla maggioranza. 
''Questa è una scelta politica, ma attenzione: questi piccoli paesi non sono più autosufficienti, da soli fanno fatica ad essere autonomi. E' più che mai importante mettersi insieme agli altri comuni: da soli siamo il nulla. Bulciago, Cassago, Cremella: non fa differenza ormai. Pensateci a fondo, perchè i colori dei partiti non contano: unitevi, non allontanatevi dagli altri. Utilizzate questi due anni per rifletterci sopra bene'' ha detto il consigliere di minoranza.
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Il sindaco Marabese e il vicesegretario Elena Visini

Per Marabese però, ''dietro le scelte politiche ci sono tante valutazioni. La nostra presenza dipenderà anche dagli altri comuni e dalla Provincia: il rischio è quello di accollarci ulteriori costi e non ce lo possiamo permettere. Questa è una gestione prudente, non frivola. Ho fiducia nelle capacità dell'assessore Fumagalli rispetto alla proposta culturale'' ha detto infine la prima cittadina, riferendosi ai 12mila euro che il Comune di Cassago risparmierebbe nel caso in cui il recesso dal Consorzio dovesse divenire definitivo.
Ad oggi infatti, si sta andando in quella direzione: la maggioranza ha votato compatta per abbandonare l'ente culturale con sede a Monticello. Contrario - neanche a dirlo, dopo quanto asserito in aula - il gruppo TU Cassago.
G.C.
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