Casatenovo: ladri in azione nella chiesina di S.Elisabetta. Forzata la cassetta delle offerte
Incursione nei giorni scorsi ai danni della chiesa di Santa Elisabetta. La struttura a pianta circolare situata in prossimità del Villaggio Vismara, a Casatenovo, si è resa infatti scenario di un furto da parte di ignoti.
Stando a quanto è stato possibile ricostruire, l'episodio risalirebbe ad un momento imprecisato fra il 23 ed il 26 dicembre quando i malviventi - probabilmente in orario notturno- si sono portati all'ingresso della chiesina, punto di riferimento per l'adorazione perpetua da moltissimi anni. Grazie ad un'iniziativa nata ormai qualche lustro fa, i fedeli a turno si ritrovano infatti a pregare all'interno dell'edificio dedicato a Santa Elisabetta, luogo caro all'intera comunità pastorale.
Dopo essere riusciti a forzare l'ingresso - mandando in frantumi la vetrata sovrastante una delle due porte blindate dalle quali si accede alla chiesina - ignoti si sono infatti portati verso la cassetta delle offerte, forzandola per prelevare il denaro in essa contenuto. Una somma al momento non stimata con esattezza, ma (pare) di modesta entità.
Una volta accortisi dell'accaduto, i volontari che si occupano dell'adorazione perpetua hanno segnalato l'episodio al parroco don Massimo Santambrogio. Notiziati chiaramente anche i carabinieri della locale stazione, intervenuti per il consueto sopralluogo.
Non è la prima volta che la chiesina di Santa Elisabetta si rende scenario di vandalismi e incursioni da parte di ignoti, complice la zona in cui è ubicata. Seppur si trovi a pochi passi dalla strada provinciale 51 e inserita in un'area residenziale piuttosto popolosa, l'accesso appare poco visibile, soprattutto nelle ore notturne e serali, in quanto privo di illuminazione.
Un episodio che, proprio per la religiosità del luogo (la chiesa è stata costruita e benedetta nel lontano 1953 per volere della famiglia Vismara ndr), ha destato dispiacere e sdegno nella comunità.
Stando a quanto è stato possibile ricostruire, l'episodio risalirebbe ad un momento imprecisato fra il 23 ed il 26 dicembre quando i malviventi - probabilmente in orario notturno- si sono portati all'ingresso della chiesina, punto di riferimento per l'adorazione perpetua da moltissimi anni. Grazie ad un'iniziativa nata ormai qualche lustro fa, i fedeli a turno si ritrovano infatti a pregare all'interno dell'edificio dedicato a Santa Elisabetta, luogo caro all'intera comunità pastorale.
Dopo essere riusciti a forzare l'ingresso - mandando in frantumi la vetrata sovrastante una delle due porte blindate dalle quali si accede alla chiesina - ignoti si sono infatti portati verso la cassetta delle offerte, forzandola per prelevare il denaro in essa contenuto. Una somma al momento non stimata con esattezza, ma (pare) di modesta entità.
Una volta accortisi dell'accaduto, i volontari che si occupano dell'adorazione perpetua hanno segnalato l'episodio al parroco don Massimo Santambrogio. Notiziati chiaramente anche i carabinieri della locale stazione, intervenuti per il consueto sopralluogo.
Non è la prima volta che la chiesina di Santa Elisabetta si rende scenario di vandalismi e incursioni da parte di ignoti, complice la zona in cui è ubicata. Seppur si trovi a pochi passi dalla strada provinciale 51 e inserita in un'area residenziale piuttosto popolosa, l'accesso appare poco visibile, soprattutto nelle ore notturne e serali, in quanto privo di illuminazione.
Un episodio che, proprio per la religiosità del luogo (la chiesa è stata costruita e benedetta nel lontano 1953 per volere della famiglia Vismara ndr), ha destato dispiacere e sdegno nella comunità.
G.C.