Barzago: nel 2024 don Mario Proserpio è arrivato ai 90 anni. Un libro lo 'omaggia'
Nell'anno che sta ormai per volgere al termine, ha compiuto novant'anni. Un traguardo anagrafico significativo, in occasione del quale gli è stato dedicato persino un libro. Si intitola infatti ''Don Mario Proserpio. Insieme, una vita con gli altri'' il volume pubblicato nelle scorse settimane e che - attraverso una serie di racconti e testimonianze - narra la storia e la vita di un grande uomo di fede originario di Barzago. Il religioso, che lo scorso settembre aveva avuto modo di ricordare con la comunità natìa alcuni momenti centrali del suo lungo ed intenso sacerdozio, è diventato prete nel lontano 1959, dunque sessantacinque anni fa.
Il suo percorso religioso è stato infatti costellato da tante soddisfazioni e caratterizzato da molto impegno, soprattutto nell’ambito del sostegno ai più fragili e a coloro che vivono quotidianamente la dura realtà della detenzione. Don Mario è stato coadiutore di una parrocchia vicina a Busto Arsizio, per poi essere trasferito a Mont’Introzzo, in Valvarrone, quindi al Caleotto di Lecco. Quello che viene sottolineato da tante voci contenute nel libro è la scelta per gli ultimi che il sacerdote ha compiuto, fondando cooperative sociali tuttora attive e varcando le carceri di Lecco e Monza, dove è stato cappellano. E' stato sempre vicino anche al mondo del lavoro, in particolare nelle ACLI e poi nel Movimento Apostolico Ciechi, condividendone i travagli e le aspirazioni.
Nel volume a lui dedicato - di cui il gruppo di minoranza Il Paese Barzago ha voluto occuparsi attraverso un trafiletto pubblicato nel proprio notiziario Punti di Vista - la curatrice Valeria Compagni ha raccolto una serie di memorie dettate dalla riconoscenza e dell’affetto nei confronti del sacerdote, di una classe dell’Istituto superiore Bertacchi di Lecco. Qui don Mario aveva insegnato tanti anni fa, dal 1968 al 1985, lasciando una traccia indelebile nella memoria di molti giovani studenti, divenuti nel frattempo uomini e donne adulti. Un impegno che ha però superato i confini scolastici. A Lecco la figura di don Mario è molto popolare, soprattutto al Caleotto, ma anche nel rione di Castello dove è tutt'ora un punto di riferimento. La parrocchia della città lo scorso settembre lo aveva festeggiato con grande affetto in occasione del traguardo dei novant'anni.
''Alla sua porta ancora oggi bussa chi è in cerca di un aiuto, di un sostegno morale o economico. Questo coraggioso sacerdote continua a brillare di una luce dettata dalla condivisione, dalla solidarietà, dalla generosità, come testimonia chi lo ha conosciuto in passato e nel corso degli anni'' si legge nell'articolo dedicatogli sul notiziario del gruppo di minoranza.
Insomma, il volume corale curato da Compagni è capace di far emergere l’animo gentile e disponibile di don Mario, quarto di dieci fratelli, che a novant’anni continua ad essere un riferimento per molti.
Il suo percorso religioso è stato infatti costellato da tante soddisfazioni e caratterizzato da molto impegno, soprattutto nell’ambito del sostegno ai più fragili e a coloro che vivono quotidianamente la dura realtà della detenzione. Don Mario è stato coadiutore di una parrocchia vicina a Busto Arsizio, per poi essere trasferito a Mont’Introzzo, in Valvarrone, quindi al Caleotto di Lecco. Quello che viene sottolineato da tante voci contenute nel libro è la scelta per gli ultimi che il sacerdote ha compiuto, fondando cooperative sociali tuttora attive e varcando le carceri di Lecco e Monza, dove è stato cappellano. E' stato sempre vicino anche al mondo del lavoro, in particolare nelle ACLI e poi nel Movimento Apostolico Ciechi, condividendone i travagli e le aspirazioni.
Nel volume a lui dedicato - di cui il gruppo di minoranza Il Paese Barzago ha voluto occuparsi attraverso un trafiletto pubblicato nel proprio notiziario Punti di Vista - la curatrice Valeria Compagni ha raccolto una serie di memorie dettate dalla riconoscenza e dell’affetto nei confronti del sacerdote, di una classe dell’Istituto superiore Bertacchi di Lecco. Qui don Mario aveva insegnato tanti anni fa, dal 1968 al 1985, lasciando una traccia indelebile nella memoria di molti giovani studenti, divenuti nel frattempo uomini e donne adulti. Un impegno che ha però superato i confini scolastici. A Lecco la figura di don Mario è molto popolare, soprattutto al Caleotto, ma anche nel rione di Castello dove è tutt'ora un punto di riferimento. La parrocchia della città lo scorso settembre lo aveva festeggiato con grande affetto in occasione del traguardo dei novant'anni.
''Alla sua porta ancora oggi bussa chi è in cerca di un aiuto, di un sostegno morale o economico. Questo coraggioso sacerdote continua a brillare di una luce dettata dalla condivisione, dalla solidarietà, dalla generosità, come testimonia chi lo ha conosciuto in passato e nel corso degli anni'' si legge nell'articolo dedicatogli sul notiziario del gruppo di minoranza.
Insomma, il volume corale curato da Compagni è capace di far emergere l’animo gentile e disponibile di don Mario, quarto di dieci fratelli, che a novant’anni continua ad essere un riferimento per molti.