Casatenovo: in consiglio si parla ancora della scuola media, Galbiati risponde sulla ghiaia tolta e sulla vicina riapertura
La scuola media Agnesi di Casatenovo, che come noto - dopo il provvedimento di dissequestro - riaprirà il prossimo 7 gennaio, è stata di nuovo al centro del confronto in consiglio comunale.
Il capogruppo di minoranza Angelo Perego ha presentato infatti un'interrogazione per chiedere lumi in merito alla ghiaia tolta dalla copertura dell'edificio principale e della palestra su indicazione del CTU, il consulente tecnico che era stato nominato dalla Procura di Lecco per fare luce sulle cause del cedimento della soletta dell'auditorium scolastico, a seguito della perturbazione di inizio settembre.
Ieri sera, nella sala intitolata a Giovanni Maldini, l'esponente di CasateSi ha infatti ricordato che la ghiaia non era prevista all'origine del progetto, risalente agli anni Settanta, ma era stata posta sulla copertura della scuola nel 2015, con un intervento analogo che tre anni dopo aveva interessato anche la palestra. Un ulteriore strato - aggiunto dunque in seconda batttuta - che ha inciso non poco, a detta di Perego, sul sovraccarico dell'edificio, tanto che il CTU prima di dare il via libera alla riapertura della scuola (provvedimento assunto poi dalla Procura sulla base delle valutazioni tecniche ricevute ndr) ha dato indicazione di togliere tutta la ghiaia.
''Si è aggiunto carico alla soletta di una scuola degli anni Settanta, come è stato possibile? Chi ne risponde? I cittadini, che hanno pagato per metterla e toglierla'' ha detto il capogruppo di minoranza, rilevando poi che ''la scuola è stata usata per dieci anni in queste condizioni''. ''Riteniamo - ha aggiunto - che questa sia una circostanza grave e ora auspichiamo della sana autocritica''.
Perego ha poi sottolineato la questione sicurezza del breve cantiere che era stato allestito per la rimozione della ghiaia; gli operai al lavoro erano stati infatti ripresi - tramite diversi scatti, poi postati sui social - mentre si trovavano in quota, privi di dispositivi di sicurezza.
''Il cantiere di un Comune deve essere un esempio: capisco l'urgenza dell'intervento, ma nulla può mai derogare la sicurezza'' ha concluso il capogruppo di CasateSi.
Nel rispondere, il sindaco Filippo Galbiati ha precisato che la decisione di aggiungere della ghiaia sulla copertura della scuola era stata assunta a seguito di un progetto validato in sede tecnica. ''Tutti gli atti sono a disposizione'' ha detto il primo cittadino, spiegando poi che le prove eseguite alla presenza del CTU sono andate bene nonostante la presenza del materiale. ''Il carico è stato portato oltre il massimo previsto e la struttura era comunque in sicurezza: questo lo si evince dalla relazione del consulente della Procura'' ha aggiunto. ''La ghiaia era stata aggiunta sulla copertura bitiuminosa a seguito di una tromba d'aria: con il senno di poi non andava messa. Il CTU ha ritenuto di riportare la scuola allo stato di progetto, rimuovendo quello strato: magari non era necessario visto l'esito dell'indagine, ma noi ci siamo attenuti fin da subito alle indicazioni''.
Sul cantiere invece, il primo cittadino ha confermato che l'impresa si è comportata male dal punto di vista della sicurezza. ''L'affidamento dell'intervento è avvenuto secondo tutti i criteri, ad un'azienda in possesso dei requisiti. L'atteggiamento delle maestranze è invece censurabile e questo è evidente a tutti''.
Se Angelo Perego a fronte della risposta ottenuta si è dichiarato non soddisfatto, Galbiati ha chiuso il confronto con una considerazione, tornando alla scelta di un decennio fa di aggiungere la ghiaia alla copertura. ''All'epoca mi consigliarono di agire così e la spesa non fu certo indifferente. Arriverà il momento in cui chiederò io perchè le cose sono state fatte in un certo modo: è nel mio interesse''.
Riguardava la scuola media anche la seconda interrogazione presentata da CasateSi, a firma del consigliere Alessio Cabello. Quest'ultimo ha infatti chiesto alla maggioranza di spiegare le condizioni in cui avverrà la riapertura del plesso, con la ripresa delle lezioni prevista subito dopo le vacanze di Natale.
Una parte della scuola media resterà infatti sotto sequestro, quella oggetto del cedimento dello scorso 8 settembre. ''Il confinamento - ha spiegato il sindaco - riguarda tutto il perimetro dell'auditorium. Sono stati apposti dei sigilli dai Carabinieri su indicazione della Procura anche sulle porte di accesso''.
La palestra al rientro di ragazzi e docenti potrà essere utilizzata, così come l'alloggio del custode che può considerarsi agibile, anche se - come ha precisato ancora una volta il sindaco -anche in questo caso si è provveduto ad alcune chiusure su indicazione sempre dell'autorità giudiziaria.
''Sui percorsi di accesso abbiamo sviluppato alcune idee per rispettare le vie di fuga e avremo un sopralluogo entro la fine della settimana. Su questo aspetto dobbiamo però coinvolgere la dirigenza scolastica'' ha concluso, precisando che l'edificio - al netto dell'auditorium - tornerà ad essere pienamente fruibile. ''E' stato ripristinato il controsoffitto nelle aule dalle quali era stato tolto per consentire le indagini. La segreteria per il momento resta invece nel plesso di Via Giovenzana: lo ha deciso la Scuola per evitare un ulteriore trasloco dei computer e di tutti gli archivi''.
In merito all'indagine di vulnerabilità sismica, che come noto ad oggi manca sull'edificio di Crotta, Galbiati ha spiegato di non aver compiuto delle valutazioni in merito. ''A mio avviso non ci sono elementi di criticità: le prove del CTU sono confortanti. La scuola per me è sicura e lo dicono i tecnici, anche esterni al Comune. E' vero, c'è questa mancanza e valuteremo il da farsi'' ha aggiunto, ricordando di aver portato avanti in questi anni la stessa indagine sugli altri plessi della primaria e sulla scuola dell'infanzia di Valaperta. Sulle medie l'idea era quella di investire sulla nuova struttura ancora ''work in progress'' che è però andata incontro ad altri problemi, come noto, con le tempistiche dilatatesi rispetto alle ipotesi iniziali.
''Questa vicenda è stata per me particolarmente dolorosa anche perchè in questi anni sono stato uno dei sindaci che si è più speso sulla sicurezza delle scuole'' ha concluso Galbiati, dichiarandosi dispiaciuto per l'atteggiamento assunto in questi ultimi mesi, in termini di comunicazione. ''Ho deciso di parlare poco e di stare un passo indietro per un dovere nei confronti della Procura, perchè non volevo compromettere la riapertura della scuola. Mi sono un po' morso la lingua in alcuni casi: per questo e per essermi tirato indietro volutamente ho chiesto scusa ai genitori''.
A fronte delle risposte ottenute, il consigliere Cabello si è ritenuto soddisfatto.
Il capogruppo di minoranza Angelo Perego ha presentato infatti un'interrogazione per chiedere lumi in merito alla ghiaia tolta dalla copertura dell'edificio principale e della palestra su indicazione del CTU, il consulente tecnico che era stato nominato dalla Procura di Lecco per fare luce sulle cause del cedimento della soletta dell'auditorium scolastico, a seguito della perturbazione di inizio settembre.
Ieri sera, nella sala intitolata a Giovanni Maldini, l'esponente di CasateSi ha infatti ricordato che la ghiaia non era prevista all'origine del progetto, risalente agli anni Settanta, ma era stata posta sulla copertura della scuola nel 2015, con un intervento analogo che tre anni dopo aveva interessato anche la palestra. Un ulteriore strato - aggiunto dunque in seconda batttuta - che ha inciso non poco, a detta di Perego, sul sovraccarico dell'edificio, tanto che il CTU prima di dare il via libera alla riapertura della scuola (provvedimento assunto poi dalla Procura sulla base delle valutazioni tecniche ricevute ndr) ha dato indicazione di togliere tutta la ghiaia.
''Si è aggiunto carico alla soletta di una scuola degli anni Settanta, come è stato possibile? Chi ne risponde? I cittadini, che hanno pagato per metterla e toglierla'' ha detto il capogruppo di minoranza, rilevando poi che ''la scuola è stata usata per dieci anni in queste condizioni''. ''Riteniamo - ha aggiunto - che questa sia una circostanza grave e ora auspichiamo della sana autocritica''.
Perego ha poi sottolineato la questione sicurezza del breve cantiere che era stato allestito per la rimozione della ghiaia; gli operai al lavoro erano stati infatti ripresi - tramite diversi scatti, poi postati sui social - mentre si trovavano in quota, privi di dispositivi di sicurezza.
''Il cantiere di un Comune deve essere un esempio: capisco l'urgenza dell'intervento, ma nulla può mai derogare la sicurezza'' ha concluso il capogruppo di CasateSi.
Nel rispondere, il sindaco Filippo Galbiati ha precisato che la decisione di aggiungere della ghiaia sulla copertura della scuola era stata assunta a seguito di un progetto validato in sede tecnica. ''Tutti gli atti sono a disposizione'' ha detto il primo cittadino, spiegando poi che le prove eseguite alla presenza del CTU sono andate bene nonostante la presenza del materiale. ''Il carico è stato portato oltre il massimo previsto e la struttura era comunque in sicurezza: questo lo si evince dalla relazione del consulente della Procura'' ha aggiunto. ''La ghiaia era stata aggiunta sulla copertura bitiuminosa a seguito di una tromba d'aria: con il senno di poi non andava messa. Il CTU ha ritenuto di riportare la scuola allo stato di progetto, rimuovendo quello strato: magari non era necessario visto l'esito dell'indagine, ma noi ci siamo attenuti fin da subito alle indicazioni''.
Sul cantiere invece, il primo cittadino ha confermato che l'impresa si è comportata male dal punto di vista della sicurezza. ''L'affidamento dell'intervento è avvenuto secondo tutti i criteri, ad un'azienda in possesso dei requisiti. L'atteggiamento delle maestranze è invece censurabile e questo è evidente a tutti''.
Se Angelo Perego a fronte della risposta ottenuta si è dichiarato non soddisfatto, Galbiati ha chiuso il confronto con una considerazione, tornando alla scelta di un decennio fa di aggiungere la ghiaia alla copertura. ''All'epoca mi consigliarono di agire così e la spesa non fu certo indifferente. Arriverà il momento in cui chiederò io perchè le cose sono state fatte in un certo modo: è nel mio interesse''.
Riguardava la scuola media anche la seconda interrogazione presentata da CasateSi, a firma del consigliere Alessio Cabello. Quest'ultimo ha infatti chiesto alla maggioranza di spiegare le condizioni in cui avverrà la riapertura del plesso, con la ripresa delle lezioni prevista subito dopo le vacanze di Natale.
Una parte della scuola media resterà infatti sotto sequestro, quella oggetto del cedimento dello scorso 8 settembre. ''Il confinamento - ha spiegato il sindaco - riguarda tutto il perimetro dell'auditorium. Sono stati apposti dei sigilli dai Carabinieri su indicazione della Procura anche sulle porte di accesso''.
La palestra al rientro di ragazzi e docenti potrà essere utilizzata, così come l'alloggio del custode che può considerarsi agibile, anche se - come ha precisato ancora una volta il sindaco -anche in questo caso si è provveduto ad alcune chiusure su indicazione sempre dell'autorità giudiziaria.
''Sui percorsi di accesso abbiamo sviluppato alcune idee per rispettare le vie di fuga e avremo un sopralluogo entro la fine della settimana. Su questo aspetto dobbiamo però coinvolgere la dirigenza scolastica'' ha concluso, precisando che l'edificio - al netto dell'auditorium - tornerà ad essere pienamente fruibile. ''E' stato ripristinato il controsoffitto nelle aule dalle quali era stato tolto per consentire le indagini. La segreteria per il momento resta invece nel plesso di Via Giovenzana: lo ha deciso la Scuola per evitare un ulteriore trasloco dei computer e di tutti gli archivi''.
In merito all'indagine di vulnerabilità sismica, che come noto ad oggi manca sull'edificio di Crotta, Galbiati ha spiegato di non aver compiuto delle valutazioni in merito. ''A mio avviso non ci sono elementi di criticità: le prove del CTU sono confortanti. La scuola per me è sicura e lo dicono i tecnici, anche esterni al Comune. E' vero, c'è questa mancanza e valuteremo il da farsi'' ha aggiunto, ricordando di aver portato avanti in questi anni la stessa indagine sugli altri plessi della primaria e sulla scuola dell'infanzia di Valaperta. Sulle medie l'idea era quella di investire sulla nuova struttura ancora ''work in progress'' che è però andata incontro ad altri problemi, come noto, con le tempistiche dilatatesi rispetto alle ipotesi iniziali.
''Questa vicenda è stata per me particolarmente dolorosa anche perchè in questi anni sono stato uno dei sindaci che si è più speso sulla sicurezza delle scuole'' ha concluso Galbiati, dichiarandosi dispiaciuto per l'atteggiamento assunto in questi ultimi mesi, in termini di comunicazione. ''Ho deciso di parlare poco e di stare un passo indietro per un dovere nei confronti della Procura, perchè non volevo compromettere la riapertura della scuola. Mi sono un po' morso la lingua in alcuni casi: per questo e per essermi tirato indietro volutamente ho chiesto scusa ai genitori''.
A fronte delle risposte ottenute, il consigliere Cabello si è ritenuto soddisfatto.
G.C.