Rogeno: approvato il bilancio, la minoranza è contraria

Approvato il bilancio di previsione 2025-2027 a Rogeno. Il documento è stato presentato nel consiglio comunale dello scorso 30 dicembre ed è stato approvato con un numero legale della seduta raggiunto con la presenza di tutti e quattro i componenti della minoranza: erano infatti assenti tre consiglieri di maggioranza. 
L’amministrazione guidata dal sindaco Matteo Redaelli ha voluto portare in consiglio il bilancio prima della fine dell’anno per i vantaggi che questo comporta, in termini operativi, di programmazione ed organizzazione per la gestione dell’ente, evitando così la precarietà dell’esercizio provvisorio. “Tutto questo è stato reso possibile in primo luogo dall’impegno profuso da questa amministrazione a “fare e fare bene” ma anche dall’apprezzabile equilibrio economico, finanziario e patrimoniale del nostro Comune che consente di guardare al futuro della nostra realtà locale con giustificata fiducia” spiega l’assessore al bilancio Isabella Viganò, precisando che, pur nel perseguimento delle politiche di contenimento della spesa pubblica e di efficienza nella gestione delle risorse, si intende “garantire la continuità dei servizi educativi, sociali, culturali e portare avanti opere importanti per il nostro paese”.
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L'assessore al bilancio Isabella Viganò

A livello contabile, il risultato presunto di amministrazione è di circa 1.800.000, di cui 905.000 euro come quota accantonata, 113.000 euro vincolati, 656.000 circa destinati agli investimenti e circa 149.000 euro disponibili. Il bilancio 2025 cuba per quasi 3.360.000 euro. Sul lato delle entrate non ci sono scostamenti significativi rispetto al passato, ma l’intenzione è di programmare anche per gli anni futuri la conferma dei tributi e delle imposte. “Confermiamo che gli importi collocati nei vari capitoli di entrata e di uscita sono stati attentamente verificati in base ad una politica di massimo controllo dei flussi economico-finanziari, che vuole caratterizzare la nostra gestione amministrativa e nel tempo potrà rafforzare la tenuta dei conti” ha precisato l’assessore Viganò. “Le spese correnti sono sempre soggette ad attente verifiche di congruità e si riflettono in misura pressoché costante anche nei prossimi anni. Le spese di personale e la relativa programmazione del fabbisogno sono improntate al principio di riduzione della spesa di cui alla L. 449/1997 e successive modifiche. Nel triennio non sono previsti nel documento accensioni di mutui ma sono in corso di valutazione e approfondimento in relazione alle singole e importanti opere che rientrano nel programma di questa amministrazione. Il finanziamento delle opere in conto capitale riguarda svariati settori di investimento, sempre con un’attenzione particolare per le manutenzioni straordinarie, che riteniamo indispensabili e strategiche per la conservazione e la valorizzazione del nostro paese”.
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Il sindaco Matteo Redaelli

Il consigliere Davide Conti ha tenuto a precisare che l’amministrazione comunale da ormai sei anni porta in consiglio comunale il bilancio prima della fine dell’anno. “Approvare ora il bilancio permette al Comune di mantenere la piena continuità dei servizi ai cittadini e la possibilità di utilizzare dal 1° gennaio 2025 le risorse previste” ha precisato. “Il gruppo di maggioranza intende così garantire all’amministrazione le condizioni di operare con strumenti finanziari indispensabili alla realizzazione delle linee programmatiche del proprio mandato”. Ha poi concluso con queste parole: “Il bilancio del Comune di Rogeno è un bilancio solido, che permette all’amministrazione di garantire importanti risorse ed investimenti. L’attenzione alle risorse è sempre stata e rimane un punto fondamentale dell’azione amministrativa, poiché la buona gestione del bilancio permette di assumere con maggior serenità tutte le scelte e cui siamo chiamati”.
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Il consigliere Davide Conti

Il gruppo di minoranza UnitXtutti ha espresso contrarietà al bilancio. In particolare è intervenuta la consigliera Cristina Mauri a evidenziare le perplessità suscitate a seguito della visione dei documenti. La prima riguarda la quadratura del bilancio, nel quale sono previsti “per l'intero triennio introiti in conto capitale derivanti da permessi a costruire troppo elevati rispetto al trend registrato nei rendiconti degli anni precedenti”. La previsione risulta di 390.000 euro, mentre nel 2022 e nel 2023 le cifre rispettivamente accertate sono 59.823 euro e 51.663 euro.  
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La consigliera Cristina Mauri

Un’altra cistica riguarda il piano triennale delle opere pubbliche che contiene una spesa di 1.500.000 euro per la riqualificazione dell’area ex Segalini, finanziata attraverso contributi statali. “Un déjà vu con una previsione di spesa esorbitante per il bilancio comunale anche in un’ottica di mantenimento ordinario della struttura che prevederà negli anni successivi all’eventuale realizzazione, l'impiego di risorse a bilancio di parte corrente. Auspichiamo una redistribuzione più equa delle risorse prevedendo opere di manutenzione straordinaria sugli immobili di proprietà comunale già esistenti” ha detto Mauri. “A parere del gruppo è necessario, prima di intraprendere l'ennesimo progetto faraonico per il Paese, fermarsi, riflettere e assumersi l'onere della decisione se proseguire o meno con il progetto relativo alla costruzione del Campus scolastico la cui area attualmente è occupata da un bio-lago e che a bilancio l'opera assorbe una fetta cospicua di fondo pluriennale vincolato al 01.01.2024 e di residui presunti, altrettanto alti alla data del 31.12.2024”.
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Patrizia Perissinotto, capogruppo di maggioranza

Il fondo pluriennale vincolato, pari a circa 982.000 euro, è composto da 357.707 euro alimentato da entrate vincolate e destinate a investimenti accertati in competenza 2023 e da 624.632 euro “alimentato da entrate vincolate e destinate ad investimenti accertati in anni precedenti: l’investimento è relativo ad un unico impegno con vincolo campus e alla data del 31.12.2024 i residui presunti sulla voce risultano euro 2.775.445 euro”.
La capogruppo di minoranza Patrizia Perissinotto ha espresso quindi la dichiarazione contraria del suo gruppo contenente le motivazioni già date dalla collega Cristina Mauri sulla quadratura di bilancio e ha evidenziato “le insufficienti previsioni di spesa per la manutenzione stradale”. Un ultimo punto di contestazione è il piano triennale opere pubbliche, “dove nel 2026 è prevista una spesa di 1.500.000 euro per la riqualificazione dell'area ex Segalini, finanziata attraverso l'ottenimento di contributi statali anche in un’ottica di mantenimento ordinario della struttura che prevederà negli anni successivi all’eventuale realizzazione, l'impiego di risorse a bilancio di parte corrente”.
M.Mau.
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