Fragomeli e Bocci in visita ai consultori di Lecco e Merate: servono più risorse
Più risorse per il personale e la strumentazione. A chiederlo sono i consiglieri regionali del Pd Paola Bocci e Gian Mario Fragomeli e la responsabile del Tavolo sanità del Pd di Lecco, Milena Mucci, che oggi hanno visitato i consultori di Lecco e Merate.
“La Regione-sottolinea Bocci- deve dare reputazione e visibilità ai consultori, che sono snodi fondamentali del territorio per dare risposte di prossimità ai bisogni della comunità. Esempi come quelli dei consultori di Lecco e Merate, che possono contare su personale competente e capace di sperimentare, meritano maggiore valorizzazione e ulteriori risorse, soprattutto da destinare alla strumentazione e al personale”.
“E’ importante- conclude Mucci - reperire personale specializzato, che possa entrare in strutture ben avviate. Essenziale anche indirizzare le nuove generazioni a interessarsi a realtà sociosanitarie territoriali”.
“La chiusura del punto nascita di Merate resta una perdita per il territorio- afferma Fragomeli- abbiamo però potuto constatare che le risorse sono state redistribuite nel territorio, consentendo di implementare servizi come la rete consultoriale. Si è avviata l’integrazione del presidio col territorio, anche con soggetti del terzo settore e con la Casa di comunità. Una sperimentazione importante, che si può ampliare. Al consultorio di Lecco la sfida è stata l’apertura di servizi complementari di natura sanitaria, in coprogettazione con i servizi dell’ospedale, che ha visto un aumento dell’utenza, a riprova che la strada imboccata è quella giusta. Ora si tratta di migliorare i progetti avviati”.
“La Regione-sottolinea Bocci- deve dare reputazione e visibilità ai consultori, che sono snodi fondamentali del territorio per dare risposte di prossimità ai bisogni della comunità. Esempi come quelli dei consultori di Lecco e Merate, che possono contare su personale competente e capace di sperimentare, meritano maggiore valorizzazione e ulteriori risorse, soprattutto da destinare alla strumentazione e al personale”.
“E’ importante- conclude Mucci - reperire personale specializzato, che possa entrare in strutture ben avviate. Essenziale anche indirizzare le nuove generazioni a interessarsi a realtà sociosanitarie territoriali”.