Casatenovo, Vismara: dal Tribunale di Reggio Emilia un'asta per aggiudicare un ramo d'azienda che assorbirà i lavoratori
Settimana cruciale, quella iniziata quest'oggi, per il destino di Vismara Spa, storica realtà produttiva di Casatenovo. Nelle prossime ore, nell'ambito di una gara a evidenza pubblica, si procederà con l'apertura delle buste per l'assegnazione del ramo d'azienda dedicato a ''produzione, lavorazione, stagionatura, commercializzazione di carni, insaccati e generi alimentari''. La procedura, indetta dal Tribunale di Reggio Emilia, rappresenta un passaggio determinante per il futuro dell’azienda con sede in Via Sant'Anna e dei suoi lavoratori.
L'asta, fissata con una base di partenza di 9.200.000 euro, si terrà domani di fronte al notaio dott.ssa Valentina Rubertelli, incaricata dal giudice delegato dott.Niccolò Stanzani Maserati. Alla presenza dei rappresentanti di Vismara, del commissario giudiziale dott.Franco Cadoppi e degli eventuali offerenti (o dei loro delegati con procura notarile), si apriranno le buste contenenti le offerte presentate fino a mezzogiorno di oggi, 13 gennaio.
Due i prossibili scenari. In caso di un unico proponente (in possesso chiaramente dei requisiti richiesti) si procederà direttamente con l’aggiudicazione del ramo d’azienda; al contrario, qualora dovessero esserci più ''attori'' al tavolo, verrà avviata una gara al rialzo, con rilanci minimi di 200.000 euro, partendo dall’offerta più alta.L'attesa è massima: un eventuale esito positivo dell’asta potrebbe garantire infatti la continuità produttiva del salumificio casatese e l’assorbimento dei 164 lavoratori attualmente impiegati da Vismara Spa. Questo passaggio avverrebbe attraverso la costituzione di una nuova società (NewCo) pronta a rilevare il ramo d’azienda per proseguire l’attività; una srl costituita nell'ambito della procedura concorsuale che sta interessando da tempo - non senza colpi di scena nel frattempo - l'azienda casatese.
Come noto delle sorti dello storico salumificio, legato a doppio filo alla comunità di Casatenovo e - dal 2000 fino allo scorso anno - anche anche alla Ferrarini Spa (la famiglia è uscita di scena ufficialmente nel febbraio 2024, dopo il subentro del gruppo Pini ndr), si è discusso a più riprese in Tribunale in questi ultimi anni, più precisamente dall'ormai lontano 2018, quando esplose la situazione debitoria della controllante e anche Vismara entrò in crisi. Sono seguite diverse vicessitudini, fra cui la questione giudiziaria legata ad un decreto ingiuntivo di Intesa Sanpaolo del valore di 13,25 milioni di euro, rimasto nel frattempo in sospeso.
Il piano concordatario invece, omologato nel 2021, è naufragato qualche mese fa per inadempimento del debitore (cioè della stessa Vismara Spa), con la procedura ripartita sostanzialmente da capo nel tentativo di salvare l'azienda e soprattutto i suoi dipendenti.
Del resto, nonostante le difficoltà, il lavoro a Casatenovo non è mai mancato. Anche durante le ultime settimane segnate dalle festività natalizie, la produzione è proseguita senza interruzioni, dimostrando la solidità operativa dell’azienda, pur nell'incertezza del futuro.
Le sigle sindacali - così come l'amministrazione comunale - stanno seguendo con grande attenzione l’evolversi della situazione. L'obiettivo principale è garantire non solo la continuità operativa, ma soprattutto la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, in un contesto economico già segnato da difficoltà nel settore.
L'apertura delle buste sarà il momento della verità: se tutto procederà senza intoppi come ci si augura e se l’interesse degli investitori sarà concreto (nelle scorse settimane si erano già rincorsi rumors rispetto ad un potenziale acquirente pronto a scendere in campo ndr), si potrà tracciare una nuova strada per l'impresa grazie alla costituzione di una nuova società.
La giornata di domani potrebbe segnare dunque un punto di svolta per il salumificio di Casatenovo e per l’intera comunità locale. La speranza - condivisa - è che l’asta possa rappresentare l’inizio di un rilancio concreto.
L'asta, fissata con una base di partenza di 9.200.000 euro, si terrà domani di fronte al notaio dott.ssa Valentina Rubertelli, incaricata dal giudice delegato dott.Niccolò Stanzani Maserati. Alla presenza dei rappresentanti di Vismara, del commissario giudiziale dott.Franco Cadoppi e degli eventuali offerenti (o dei loro delegati con procura notarile), si apriranno le buste contenenti le offerte presentate fino a mezzogiorno di oggi, 13 gennaio.
Due i prossibili scenari. In caso di un unico proponente (in possesso chiaramente dei requisiti richiesti) si procederà direttamente con l’aggiudicazione del ramo d’azienda; al contrario, qualora dovessero esserci più ''attori'' al tavolo, verrà avviata una gara al rialzo, con rilanci minimi di 200.000 euro, partendo dall’offerta più alta.L'attesa è massima: un eventuale esito positivo dell’asta potrebbe garantire infatti la continuità produttiva del salumificio casatese e l’assorbimento dei 164 lavoratori attualmente impiegati da Vismara Spa. Questo passaggio avverrebbe attraverso la costituzione di una nuova società (NewCo) pronta a rilevare il ramo d’azienda per proseguire l’attività; una srl costituita nell'ambito della procedura concorsuale che sta interessando da tempo - non senza colpi di scena nel frattempo - l'azienda casatese.
Come noto delle sorti dello storico salumificio, legato a doppio filo alla comunità di Casatenovo e - dal 2000 fino allo scorso anno - anche anche alla Ferrarini Spa (la famiglia è uscita di scena ufficialmente nel febbraio 2024, dopo il subentro del gruppo Pini ndr), si è discusso a più riprese in Tribunale in questi ultimi anni, più precisamente dall'ormai lontano 2018, quando esplose la situazione debitoria della controllante e anche Vismara entrò in crisi. Sono seguite diverse vicessitudini, fra cui la questione giudiziaria legata ad un decreto ingiuntivo di Intesa Sanpaolo del valore di 13,25 milioni di euro, rimasto nel frattempo in sospeso.
Il piano concordatario invece, omologato nel 2021, è naufragato qualche mese fa per inadempimento del debitore (cioè della stessa Vismara Spa), con la procedura ripartita sostanzialmente da capo nel tentativo di salvare l'azienda e soprattutto i suoi dipendenti.
Del resto, nonostante le difficoltà, il lavoro a Casatenovo non è mai mancato. Anche durante le ultime settimane segnate dalle festività natalizie, la produzione è proseguita senza interruzioni, dimostrando la solidità operativa dell’azienda, pur nell'incertezza del futuro.
Le sigle sindacali - così come l'amministrazione comunale - stanno seguendo con grande attenzione l’evolversi della situazione. L'obiettivo principale è garantire non solo la continuità operativa, ma soprattutto la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, in un contesto economico già segnato da difficoltà nel settore.
L'apertura delle buste sarà il momento della verità: se tutto procederà senza intoppi come ci si augura e se l’interesse degli investitori sarà concreto (nelle scorse settimane si erano già rincorsi rumors rispetto ad un potenziale acquirente pronto a scendere in campo ndr), si potrà tracciare una nuova strada per l'impresa grazie alla costituzione di una nuova società.
La giornata di domani potrebbe segnare dunque un punto di svolta per il salumificio di Casatenovo e per l’intera comunità locale. La speranza - condivisa - è che l’asta possa rappresentare l’inizio di un rilancio concreto.
G.C.