Tragico ''volo'' dal tetto di un'azienda: muore un 32enne senegalese, casa a Cassago

Risiedeva a Cassago la prima vittima del lavoro del territorio brianzolo di questo 2025 appena iniziato. Si tratta di Cheikh Ndiaie, 32 anni, operaio di origini senegalesi, che ieri pomeriggio ha perso la vita a Giussano (MB).
Il tetto del capannone su cui stava lavorando non avrebbe retto al suo peso, con il vuoto che - di fatto - si è aperto sotto di lui. Per il lavoratore, alle dipendenze di un'impresa del territorio lecchese, non c'è stato purtroppo nulla da fare.
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L'episodio si è verificato poco dopo le 14 in Via Brunati, zona periferica della città, costellata di capannoni industriali. Qui il cassaghese sembra stesse lavorando per conto di un'azienda di Bulciago, incaricata di smantellare il capannone di Giussano, dismesso da qualche tempo. 
La copertura, fatta di lastra ondulate, non avrebbe però retto al peso del lavoratore che all'improvviso è precipitato nel vuoto. Un impatto al suolo violentissimo, con il 32enne che avrebbe riportato un grave trauma cranico e altre lesioni rivelatesi incompatibili con la vita.
Nonostante la chiamata al 112 fosse scattata immediatamente, per la vittima non c'è stato nulla da fare; i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane senegalese. 
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Presenti in posto, oltre ai volontari della Croce Bianca di Besana Brianza, anche Vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale del comune di Giussano. Spetterà appunto agli operanti accertare con esattezza la dinamica della tragedia anche per stabilire eventuali responsabilità.
La salma del lavoratore intanto, è a disposizione della magistratura per altri eventuali accertamenti di natura medico legale.
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