Casatenovo: alla Colombina è tornato il falò di Sant'Antonio

Venerdì 17 gennaio a Casatenovo, quarantaquattro anni di tradizione popolare si sono rinnovati con l'accensione del falò di Sant’Antonio, evento svoltosi nel grande prato accanto a Piazza per la Pace.
Anziani, bambini e ragazzi hanno potuto gustare un’ottima cena preparata dai volontari dell’associazione La Colombina, con vin brulé e frittelle calde per affrontare il freddo della serata.
casatefalo1.jpg (142 KB)
Alle 20.30 una colonna di bambini e bambine si sono avvicinati alla grande catasta di legna posta al centro del prato, preparata con i rami e gli arbusti secchi recuperati durante la pulizia dei boschi della Brianza: al via dei volontari, ognuno ha avvicinato la propria candela ai rami più esterni, creando un cerchio luminoso intorno al falò, che ha preso vita velocemente.
casatefalo4.jpg (183 KB)
casatefalo3.jpg (187 KB)
Allontanati poi da genitori e nonni, i più piccoli sono rimasti incantati nel vedere le fiamme divampare, raggiungendo poi l’altezza di almeno cinque metri. 
casatefalo2.jpg (221 KB)
casatefalo11.jpg (112 KB)
Le diverse generazioni di cittadini casatesi sono rimasti davanti al falò a scaldarsi, riuniti in un momento apparentemente sospeso dallo scorrere del tempo, che si rinnova ogni anno nella sua unicità e ritualità.
casatefalo5.jpg (134 KB)
casatefalo6.jpg (183 KB)
I tanti volontari - capitanati da Federico Pennati, anima della Colombina - hanno organizzato i tradizionali giochi all’aperto: spacca la pignatta per i bambini, con ''sacchi'' ripieni di caramelle e dolcetti, tiro alla fune e salto dell’oca per i più grandi, in palio una coppia di salami nostrani.
casatefalo7.jpg (180 KB)
casatefalo8.jpg (166 KB)
''La magia del fuoco incanta tutti. Come comunità ci stiamo impegnando a tenere viva questa bellissima tradizione, vedere tanti bimbi contenti in questa occasione è ciò che fa felici anche noi'' ci hanno raccontato i protagonisti dell'evento.
casatefalo10.jpg (175 KB)
casatefalo9.jpg (107 KB)
Una serata dal sapore antico, rustico e agreste che da anni si trasmette nella memoria collettiva, che ogni anno prende vita grazie all’impegno dei volontari e alla partecipazione attiva e volenterosa di tutta la comunità.
L.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.