Ello: il Canzoniere Popolare della Brianza celebra la cultura contadina
Domenica pomeriggio la sala consiliare del comune di Ello ha ospitato i canti popolari e rurali del Canzoniere Popolare della Brianza, invitato ad esibirsi in occasione della festa di Sant’Antonio Abate. La cantata è stata organizzata per rendere omaggio al santo, da sempre ritenuto il patrono e protettore dei contadini e degli allevatori.
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I membri del gruppo hanno spiegato: "Sant’Antonio è raffigurato vicino a un maiale, simbolo del demonio da cui il Santo cercava di fuggire rifugiandosi nel deserto. Da questa immagine è nata la devozione popolare, che lo vede come protettore degli animali e delle attività agricole. Il 17 gennaio, in molte parti d’Italia, è tradizione benedire gli animali e, oggi, anche i mezzi di trasporto che hanno sostituito gli animali da lavoro''.
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Nel solco della tradizione sembrava quindi giusto rappresentare i canti rurali della cultura contadina dei nostri luoghi. Per l’occasione, i membri del Canzoniere Popolare della Brianza hanno presentato un vasto repertorio legato al mondo rurale.
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"Abbiamo portato canti che parlano di lavoro nei campi, di sfruttamento, ma anche canti d’amore e canti da osteria, tutti profondamente radicati nella cultura contadina'' hanno spiegato i membri del gruppo. "È stato un programma vario, pensato per rappresentare la ricchezza della tradizione popolare, e il pubblico sembra aver apprezzato. Alcuni spettatori ci hanno detto di essersi divertiti molto''.
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Il pubblico presente in sala era infatti numeroso, contento di poter riassaporare parte della propria storia o di quella dei propri genitori e nonni.
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Il gruppo, nato a Oggiono nel 1974, si dedica alla riproposta del canto popolare della tradizione lombarda e si inserisce nel movimento del folk-revival avviato in Italia negli anni ’60. Con le sue rappresentazioni, continua a mantenere viva e a tramandare la ricca tradizione culturale e musicale del nostro territorio, legando passato e presente.
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I membri del gruppo hanno spiegato: "Sant’Antonio è raffigurato vicino a un maiale, simbolo del demonio da cui il Santo cercava di fuggire rifugiandosi nel deserto. Da questa immagine è nata la devozione popolare, che lo vede come protettore degli animali e delle attività agricole. Il 17 gennaio, in molte parti d’Italia, è tradizione benedire gli animali e, oggi, anche i mezzi di trasporto che hanno sostituito gli animali da lavoro''.
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Nel solco della tradizione sembrava quindi giusto rappresentare i canti rurali della cultura contadina dei nostri luoghi. Per l’occasione, i membri del Canzoniere Popolare della Brianza hanno presentato un vasto repertorio legato al mondo rurale.
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"Abbiamo portato canti che parlano di lavoro nei campi, di sfruttamento, ma anche canti d’amore e canti da osteria, tutti profondamente radicati nella cultura contadina'' hanno spiegato i membri del gruppo. "È stato un programma vario, pensato per rappresentare la ricchezza della tradizione popolare, e il pubblico sembra aver apprezzato. Alcuni spettatori ci hanno detto di essersi divertiti molto''.
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Il pubblico presente in sala era infatti numeroso, contento di poter riassaporare parte della propria storia o di quella dei propri genitori e nonni.
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Il gruppo, nato a Oggiono nel 1974, si dedica alla riproposta del canto popolare della tradizione lombarda e si inserisce nel movimento del folk-revival avviato in Italia negli anni ’60. Con le sue rappresentazioni, continua a mantenere viva e a tramandare la ricca tradizione culturale e musicale del nostro territorio, legando passato e presente.
Sa.A.