Casatenovo: il prof.Sironi di nuovo relatore per UTE il 27 gennaio

Come ormai si ripete da tre anni, anche nel 2025 i percorsi UTE prevedono uno spazio dedicato alla geografia, disciplina fondamentale per comprendere i processi di un presente sempre più intrecciato e complesso, eppure così poco frequentata nel nostro paese, sia a livello scolastico che nelle iniziative culturali.  
Per approfondire la conoscenza di alcune regioni del mondo contemporaneo l'Università per Tutte le Età si è affidata, anche in questo anno accademico, alla guida di Alfio Sironi, docente di geografia nella scuola secondaria di secondo grado, cultore della materia presso l'Università degli Studi di Milano e organizzatore de "Il libro del Mondo - Festival delle Geografie".
Lo scorso lunedì, 20 gennaio, presso la sala civica di Villa Farina, Sironi ha tenuto una lezione tesa a illustrare alcuni aspetti singolari del Giappone, attraverso una analisi condotta intrecciando tra loro geografia fisica e umana, a più scale di analisi.  
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Il prof.Sironi in un'immagine di repertorio

Il Giappone, secondo il docente, rappresenta un paese eccezionale prima di tutto dal punto di vista demografico: con una superficie non molto più grande di quella italiana, prevalentemente montuosa e attiva dal punto di vista sismico, ospita più del doppio della nostra popolazione. Una popolazione, quella nipponica, che ha avuto una rapidissima crescita nel corso del Novecento e che oggi sta vivendo, sempre con grande rapidità, la più severa tra le crisi demografiche presenti a livello globale. Una situazione in parte analoga italiana, aggravata però dalla quasi totale assenza dell'apporto migratorio. I demografi prevedono per il Giappone una popolazione quasi dimezzata entro il 2100, che porrà il paese davanti a questioni di ordine economico e sociale mai esplorate prima.
In seguito Sironi ha tracciato una analisi del tipo di insediamenti e reti urbane giapponesi, in particolar modo individuandone  le conurbazioni più importanti e sottolineandone la grande connessione mediante le infrastrutture di trasporto a diverse scale, allargando lo sguardo a BESETO,  la megalopoli composta oggi da Beijing (Pechino), Seoul e Tokyo, analizzata con attenzione da geografi urbani e altri studiosi contemporanei.
Il docente ha poi indirizzato la sua analisi verso la geografia economica giapponese, sottolineando come sia stata e sia tutt'oggi intrecciata con la storia del paese. Il 1868 da questo punto di vista - ha sostenuto il docente - è considerato da molti storici un punto di cesura tra il Giappone antico e quello moderno; in quegli anni avviene il Rinnovamento Meiji, un cambiamento dell'assetto politico del paese che ha tratti unici nel suo genere: da una parte restaurando il potere dell'Imperatore, dall'altra eliminando il bakufu, l'organizzazione amministrativa e militare che per secoli aveva retto il paese.
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E' da quel momento che il Giappone si apre al mondo e in particolar modo all'Occidente e avvia la sua impetuosa crescita economica. Una crescita che lo porterà a scrivere le pagine più nere e più brillanti della sua storia. Le più nere con l'adesione alle forze dell'Asse durante la seconda guerra mondiale e con la colonizzazione di gran parte del sud est asiatico. Le pagine più brillanti relativamente al boom economico del dopoguerra, guidato in particolar modo dalla rivoluzione organizzativa messa in campo da Toyota e Taiichi Ōno.
Sironi ha poi concluso inquadrando brevemente la collocazione geopolitica del Giappone contemporaneo, solido alleato degli Stati Uniti d'America in quanto tessera fondamentale all'interno dello scacchiere strategico dell'Asia Pacifico nel suo ruolo di contenimento della potenza militare e commerciale cinese.
Il prossimo lunedì, 27 gennaio, ci si sposterà invece più vicini all'Italia, nel Mar Mediterraneo; sarà infatti la volta di un approfondimento sulla Turchia alla presenza del medesimo ed apprezzato relatore.
Date evento
lunedì, 27 gennaio 2025
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