Ciao Amati

Noi Giuseppe Amati lo conoscevamo bene per le riparazioni dei nostri automezzi aziendali, ma soprattutto per i lavori che, per via della nostra professione, nessun altro sarebbe riuscito a realizzarci. 
Lo incontrai lo scorso anno alla Q8 di Monticello: mi riconobbe subito e questo la dice tutta sui nostri rapporti. Era su una moto bellissima e ne fui felice quando mi raccontò del suo cambiar stile di vita. 
Persone come lui andrebbero portate quale esempio, a molti ragazzi ed adulti, evidenziando il coraggio di creare e portare avanti una propria attività. Forse questo farebbe emergere in loro eventuali doti che potrebbero avere, ma purtroppo il coraggio è un valore scomparso da tempo. 
Un abbraccio Amati, così ti chiamavamo noi. Ora proteggi chi ti ha amato e rispettato: eri un grande e per noi, ma non solo, resterai un grande.