Dolzago: brucia la Gibiana, simbolo di buon auspicio
Come da tradizione sabato pomeriggio Dolzago si è trasformata in un vivace palcoscenico, grazie al ritorno del consueto processo alla Gibiana che si ripete ogni anno a fine gennaio.Nonostante il meteo inclemente, il paese ha risposto con entusiasmo all’invito dell’amministrazione comunale e dell’associazione ViviDolzago, anche quest’anno promotori di un evento capace di unire tradizione e comunità, con un pizzico di buon auspicio rivolto all’anno appena iniziato.
La festa ha preso il via nel tardo pomeriggio, quando i bambini, accompagnati dai genitori, si sono ritrovati ai capolinea delle linee piedibus per formare un corteo molto rumoroso. Armati di pentole, coperchi e campanacci, i piccoli protagonisti hanno attraversato le strade del paese scacciando simbolicamente le negatività e chiamando a raccolta le energie positive.Il cuore dell’evento è stato, come ogni anno, il tradizionale processo alla Gibiana, che si è svolto in Piazza della Repubblica. La serata si è poi conclusa con il suggestivo rogo presso il centro sportivo, un gesto che, secondo la tradizione, rappresenta la distruzione delle sventure passate e l’augurio di un futuro più luminoso.
"Nonostante la pioggia abbia fatto capolino, devo dire che la manifestazione è riuscita bene, ed è stata molto partecipata" ha commentato il sindaco Paolo Lanfranchi."Questa tradizione è sempre un momento molto sentito e, dopo l’interruzione dell’anno scorso dovuta alle restrizioni, è stato ancora più speciale vederla tornare. I bambini si sono divertiti tantissimo, e questo è ciò che conta di più. Ringrazio di cuore il Gruppo Alpini, la Protezione Civile e ViviDolzago, che con il loro lavoro rendono possibile un evento che ogni anno regala un sorriso a tutta la comunità". Al termine della festa, il profumo del risotto con zafferano e luganega ha unito i partecipanti, accompagnato da un caldo vin brulé, offrendo un momento conviviale che ha reso l’atmosfera certamente accogliente.
La festa ha preso il via nel tardo pomeriggio, quando i bambini, accompagnati dai genitori, si sono ritrovati ai capolinea delle linee piedibus per formare un corteo molto rumoroso. Armati di pentole, coperchi e campanacci, i piccoli protagonisti hanno attraversato le strade del paese scacciando simbolicamente le negatività e chiamando a raccolta le energie positive.Il cuore dell’evento è stato, come ogni anno, il tradizionale processo alla Gibiana, che si è svolto in Piazza della Repubblica. La serata si è poi conclusa con il suggestivo rogo presso il centro sportivo, un gesto che, secondo la tradizione, rappresenta la distruzione delle sventure passate e l’augurio di un futuro più luminoso.
"Nonostante la pioggia abbia fatto capolino, devo dire che la manifestazione è riuscita bene, ed è stata molto partecipata" ha commentato il sindaco Paolo Lanfranchi."Questa tradizione è sempre un momento molto sentito e, dopo l’interruzione dell’anno scorso dovuta alle restrizioni, è stato ancora più speciale vederla tornare. I bambini si sono divertiti tantissimo, e questo è ciò che conta di più. Ringrazio di cuore il Gruppo Alpini, la Protezione Civile e ViviDolzago, che con il loro lavoro rendono possibile un evento che ogni anno regala un sorriso a tutta la comunità". Al termine della festa, il profumo del risotto con zafferano e luganega ha unito i partecipanti, accompagnato da un caldo vin brulé, offrendo un momento conviviale che ha reso l’atmosfera certamente accogliente.