Greppi: gli alunni di classe quinta alla scuola dell'infanzia di Pagnano
Continua la collaborazione tra la Scuola dell’Infanzia di Pagnano (Merate) e il Liceo delle Scienze umane dell’Istituto superiore Greppi di Monticello. Da ormai cinque anni studenti e studentesse della classe quinta hanno l’opportunità di sperimentare direttamente e, dunque, di conoscere al di là dei manuali scolastici, un metodo didattico-educativo non tradizionale come quello montessoriano.
Di seguito il racconto dell’esperienza a cura dell'alunna Ilenia Puzzutiello:
Sabato 18 gennaio siamo andati alla ''Casa dei Bambini'', espressione con cui Maria Montessori identificava le scuole dell’infanzia fondate sul suo metodo. Noi ragazzi e ragazze di 5SA, 5SB e 5SC, accompagnati dalle docenti di Scienze umane, siamo stati accolti da cinque maestre che hanno prima di tutto spiegato i principi alla base del metodo Montessori: il protagonismo attivo del bambino nel suo processo educativo, la sua autonomia e il suo coinvolgimento nelle attività domestiche. A tal proposito è stato significativo vedere come un’intera aula sia destinata agli esercizi di vita pratica: tra tinozze per lavare i panni, stendibiancheria e moka per il caffè, i piccoli ci hanno mostrato che anche loro sono in grado di svolgere le azioni che tradizionalmente vengono affidate ''ai grandi''.
Nell’aula di linguistica, a gruppi, hanno invece dimostrato le loro capacità di scrittura e di associazione tra contenuti e immagini con la tombola degli animali, accoppiando il nome di un animale alla sua foto; durante questa attività è emerso un altro principio base dell’educazione montessoriana: il metodo peer to peer, ossia l’aiuto tra i pari.
A questo punto, potrebbe sorgere spontanea la domanda: perché iscrivere il proprio figlio a una scuola montessoriana?
Durante le lezioni di Pedagogia abbiamo imparato che il metodo e il materiale elaborati da Maria Montessori permettono il raggiungimento di numerosi obiettivi, dall’aumento di indipendenza e autonomia allo sviluppo della motricità fine e grossolana, grazie ad attività pratiche che aiutano i bambini a migliorare la coordinazione e il controllo dei movimenti, come usare lettere smerigliate caratterizzate da una dimensione tattile oltre che visiva.
Inoltre, le attività montessoriane richiedono attenzione e precisione e, di conseguenza, favoriscono lo sviluppo della capacità di concentrarsi per periodi prolungati e lo sviluppo cognitivo, grazie all'uso di materiali sensoriali e matematici; stimolano la curiosità e incoraggiano l'esplorazione e la scoperta, promuovendo un amore per l'apprendimento che dura tutta la vita. Infine, non bisogna dimenticare che lavorare in un ambiente di classe collaborativo aiuta i bambini a sviluppare abilità sociali, come la condivisione, la cooperazione e il rispetto per gli altri. Alla luce di tutto ciò, possiamo definire quella montessoriana un’educazione olistica, che si occupa dei bambini non solo dal punto di vista didattico, ma anche sociale, emotivo e fisico.
Ringraziamo le maestre per la disponibilità che da anni dimostrano agli studenti della nostra scuola e per la passione con cui ci hanno presentato il loro lavoro.
Speriamo di avere stimolato la curiosità dei lettori nei confronti del metodo montessoriano e della Scuola dell’Infanzia di Pagnano.
Se ne avete l’occasione, vi invitiamo a visitarla: siamo sicuri che anche voi ne sarete conquistati!
Di seguito il racconto dell’esperienza a cura dell'alunna Ilenia Puzzutiello:
Sabato 18 gennaio siamo andati alla ''Casa dei Bambini'', espressione con cui Maria Montessori identificava le scuole dell’infanzia fondate sul suo metodo. Noi ragazzi e ragazze di 5SA, 5SB e 5SC, accompagnati dalle docenti di Scienze umane, siamo stati accolti da cinque maestre che hanno prima di tutto spiegato i principi alla base del metodo Montessori: il protagonismo attivo del bambino nel suo processo educativo, la sua autonomia e il suo coinvolgimento nelle attività domestiche. A tal proposito è stato significativo vedere come un’intera aula sia destinata agli esercizi di vita pratica: tra tinozze per lavare i panni, stendibiancheria e moka per il caffè, i piccoli ci hanno mostrato che anche loro sono in grado di svolgere le azioni che tradizionalmente vengono affidate ''ai grandi''.
Nell’aula di linguistica, a gruppi, hanno invece dimostrato le loro capacità di scrittura e di associazione tra contenuti e immagini con la tombola degli animali, accoppiando il nome di un animale alla sua foto; durante questa attività è emerso un altro principio base dell’educazione montessoriana: il metodo peer to peer, ossia l’aiuto tra i pari.
A questo punto, potrebbe sorgere spontanea la domanda: perché iscrivere il proprio figlio a una scuola montessoriana?
Durante le lezioni di Pedagogia abbiamo imparato che il metodo e il materiale elaborati da Maria Montessori permettono il raggiungimento di numerosi obiettivi, dall’aumento di indipendenza e autonomia allo sviluppo della motricità fine e grossolana, grazie ad attività pratiche che aiutano i bambini a migliorare la coordinazione e il controllo dei movimenti, come usare lettere smerigliate caratterizzate da una dimensione tattile oltre che visiva.
Inoltre, le attività montessoriane richiedono attenzione e precisione e, di conseguenza, favoriscono lo sviluppo della capacità di concentrarsi per periodi prolungati e lo sviluppo cognitivo, grazie all'uso di materiali sensoriali e matematici; stimolano la curiosità e incoraggiano l'esplorazione e la scoperta, promuovendo un amore per l'apprendimento che dura tutta la vita. Infine, non bisogna dimenticare che lavorare in un ambiente di classe collaborativo aiuta i bambini a sviluppare abilità sociali, come la condivisione, la cooperazione e il rispetto per gli altri. Alla luce di tutto ciò, possiamo definire quella montessoriana un’educazione olistica, che si occupa dei bambini non solo dal punto di vista didattico, ma anche sociale, emotivo e fisico.
Ringraziamo le maestre per la disponibilità che da anni dimostrano agli studenti della nostra scuola e per la passione con cui ci hanno presentato il loro lavoro.
Speriamo di avere stimolato la curiosità dei lettori nei confronti del metodo montessoriano e della Scuola dell’Infanzia di Pagnano.
Se ne avete l’occasione, vi invitiamo a visitarla: siamo sicuri che anche voi ne sarete conquistati!
Ilenia Puzzutiello, studentessa di 5SC dell’Istituto Greppi di Monticello Brianza