Cassago perde il suo poeta: è mancato Grazio Caliandro
Cassago ha perso il suo poeta. Si è spento ieri a 83 anni Grazio Caliandro, conosciutissimo in paese, dove era arrivato nel lontano 1960, trasferitosi da Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.
"A farmi salire su quel treno non fu tanto il bisogno di lavorare come tanti miei coetanei quanto il senso di avventura" ci aveva raccontato qualche anno fa, in un'intervista. L'allora diciannovenne, pugliese d'origine, decise di raggiungere la Brianza, perchè a Cassago già risiedevano alcuni parenti pronti a ospitarlo e a dargli una mano nelle fasi iniziali.
Dipendente di giorno presso alcune fabbriche del territorio, la passione per la poesia la coltivava nel tempo libero.
"Tutto è nato dal giudizio di un professore di lettere, mio amico, che mi fece i complimenti dopo aver letto un mio scritto" ci aveva raccontato, fiero di aver ricevuto quella conferma che gli serviva per spronarlo ulteriormente a proseguire in quell'attività, che lo faceva sentire vivo. "Mi sono iscritto al circolo letterario Pickwick di Besana Brianza e anche a quello di Como Acarya con in quali ho organizzato e partecipato a vari concorsi poetici".
Oltre una dozzina le raccolte di poesie scritte durante la sua esistenza, con temi ogni volta diversi: i panorami, l'amore, il rapporto con Dio, la natura. Anche la terra dove è emigrato e la gente che lo ha accolto ha trovato spazio nelle sue raccolte. Del resto, pur legatissimo alla sua Puglia, Caliandro si era innamorato della Brianza, affascinato soprattutto, dalle sue colline e dai laghi.
Membro della Commissione Cultura del Comune per diversi anni, il cassaghese aveva collaborato anche con l'Associazione Sant'Agostino, ad esempio nella pubblicazione del libro Voglia di Cielo, presentato poco meno di una decina di anni fa dinnanzi ad una sala consiliare gremita. In quell'occasione Grazio (detto Orazio) Caliandro, era stato definito ''artigiano della parola'' ed elogiato per il contributo positivo dato alla sfera del sociale e della persona, sempre generoso nei confronti della comunità.
Uno dei temi che più lo appassionavano - nella scrittura - era quello religioso perché "la fede è una fonte di ispirazione continua.
Le poesie diventano così un modo per ringraziare Dio e per avvicinarmi a Lui" ci aveva raccontato. In effetti i suoi versi per moltissimi anni sono stati ospitati da Shalom, l'informatore della parrocchia di Cassago che domani pomeriggio alle ore 15.30 ospiterà le esequie funebri dell'anziano.
Un'esistenza votata dunque alla famiglia (Caliandro era sposato e padre di una figlia ndr), al lavoro e alle sue passioni, a cominciare appunto dal comporre versi, lasciandosi trasportare dalla sua ispirazione e dalla capacità di metterla ''nero su bianco''. Del resto, come ci aveva confidato qualche anno fa, una convinzione non lo abbandonava mai: "la poesia mi continuerà a accompagnare per il resto della vita".
"A farmi salire su quel treno non fu tanto il bisogno di lavorare come tanti miei coetanei quanto il senso di avventura" ci aveva raccontato qualche anno fa, in un'intervista. L'allora diciannovenne, pugliese d'origine, decise di raggiungere la Brianza, perchè a Cassago già risiedevano alcuni parenti pronti a ospitarlo e a dargli una mano nelle fasi iniziali.
Dipendente di giorno presso alcune fabbriche del territorio, la passione per la poesia la coltivava nel tempo libero.
"Tutto è nato dal giudizio di un professore di lettere, mio amico, che mi fece i complimenti dopo aver letto un mio scritto" ci aveva raccontato, fiero di aver ricevuto quella conferma che gli serviva per spronarlo ulteriormente a proseguire in quell'attività, che lo faceva sentire vivo. "Mi sono iscritto al circolo letterario Pickwick di Besana Brianza e anche a quello di Como Acarya con in quali ho organizzato e partecipato a vari concorsi poetici".
Oltre una dozzina le raccolte di poesie scritte durante la sua esistenza, con temi ogni volta diversi: i panorami, l'amore, il rapporto con Dio, la natura. Anche la terra dove è emigrato e la gente che lo ha accolto ha trovato spazio nelle sue raccolte. Del resto, pur legatissimo alla sua Puglia, Caliandro si era innamorato della Brianza, affascinato soprattutto, dalle sue colline e dai laghi.
Membro della Commissione Cultura del Comune per diversi anni, il cassaghese aveva collaborato anche con l'Associazione Sant'Agostino, ad esempio nella pubblicazione del libro Voglia di Cielo, presentato poco meno di una decina di anni fa dinnanzi ad una sala consiliare gremita. In quell'occasione Grazio (detto Orazio) Caliandro, era stato definito ''artigiano della parola'' ed elogiato per il contributo positivo dato alla sfera del sociale e della persona, sempre generoso nei confronti della comunità.
Uno dei temi che più lo appassionavano - nella scrittura - era quello religioso perché "la fede è una fonte di ispirazione continua.
Le poesie diventano così un modo per ringraziare Dio e per avvicinarmi a Lui" ci aveva raccontato. In effetti i suoi versi per moltissimi anni sono stati ospitati da Shalom, l'informatore della parrocchia di Cassago che domani pomeriggio alle ore 15.30 ospiterà le esequie funebri dell'anziano.
Un'esistenza votata dunque alla famiglia (Caliandro era sposato e padre di una figlia ndr), al lavoro e alle sue passioni, a cominciare appunto dal comporre versi, lasciandosi trasportare dalla sua ispirazione e dalla capacità di metterla ''nero su bianco''. Del resto, come ci aveva confidato qualche anno fa, una convinzione non lo abbandonava mai: "la poesia mi continuerà a accompagnare per il resto della vita".