Colle Brianza: un ritorno alla tradizione con la Gibiana

Dopo diversi anni di assenza, sabato sera a Colle Brianza si è rinnovata una delle tradizioni più sentite del territorio: il rogo della Gibiana. Nonostante la pioggia, la serata ha visto una grande partecipazione, con circa settanta persone riunite in Piazza Cardinal Schuster per dare simbolicamente fuoco ai brutti pensieri e salutare l'inverno con il tradizionale falò. "È stato bello vedere così tante persone partecipare nonostante il maltempo. Questo evento non è solo un rito, ma un’occasione per stare insieme e rafforzare il senso di comunità" ha dichiarato il sindaco Tiziana Galbusera.
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La festa è iniziata nel pomeriggio con un laboratorio dedicato ai bambini e ai ragazzi, un momento di creatività che ha permesso loro di avvicinarsi a questa antica usanza. Successivamente, alle 18.30, la piazza si è animata con la lettura della leggenda della Gibiana, un momento che ha coinvolto tutti i presenti e preparato l’atmosfera per il momento clou della serata: il grande falò. "Vedere il fantoccio bruciare è sempre un momento carico di significato, un rito che ci aiuta a lasciare andare il passato e accogliere il nuovo con speranza e leggerezza" ha aggiunto il sindaco.
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Ma la Gibiana quest’anno non è stata solo in piazza: quest’anno la festa è partita dallo Spazio Anziani, dove, lo scorso giovedì, gli ospiti hanno potuto assaporare un delizioso risotto con la salsiccia e dolci chiacchiere, grazie all’organizzazione della custode e dell’assistente sociale. Un’iniziativa che ha permesso anche ai più anziani di sentirsi parte della comunità e di godere della tradizione in un ambiente familiare e accogliente.
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Il pensiero dell’amministrazione comunale è andato a tutti coloro che hanno reso possibile questo ritorno, in particolare a Girolamo Riva e Milena Colombo, che hanno coordinato i volontari, l’oratorio e le diverse attività.
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''Un ringraziamento doveroso anche alla parrocchia, che ha permesso la preparazione del risotto con la salsiccia per i presenti, rendendo la serata ancora più conviviale. Grazie a chi ha collaborato per riportare questa tradizione nel cuore del paese. È stato un evento che ha unito grandi e piccoli, e speriamo possa diventare un appuntamento fisso per gli anni a venire. Tra schiamazzi e pentolacce, il fuoco ha portato con sé il calore di una comunità che, nonostante il tempo incerto, ha scelto di ritrovarsi e celebrare insieme un rito antico, ma sempre attuale'' ha concluso Galbusera. 
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