Molteno: la variante al PGT deve essere a consumo di suolo zero

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Circolo Ambiente Ilaria Alpi:
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 "La variante al PGT di Molteno deve essere a consumo di suolo zero!". E' questa la proposta principale che il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" rivolge all'Amministrazione comunale di Molteno che nelle scorse settimane ha avviato la procedura per la variante al Piano di Governo del Territorio (PGT). Gli ambientalisti chiedono uno stop a nuove costruzioni e nuove strade in tutto il territorio comunale. Questo anche in considerazione del fatto che Molteno è il comune più cementificato della provincia di Lecco, con oltre il 46% del proprio territorio coperto da cemento e asfalto! Pertanto il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" chiede al Comune due cose: non prevedere nessuna nuova costruzione e cancellare tutte le edificazioni già previste nel PGT vigente e in scadenza. Tra queste ultime attualmente sono previste come edificabili, in particolare, alcune superfici verdi in località Paradiso e nella zona di viale Grandi; poi in via Verdi nella zona industriale.
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Oltre a questa parte, il Circolo ambientalista chiede lo stralcio delle nuove strade previste sempre nel PGT vigente e in particolare la 'tangenzialina' di Raviola, che deturperebbe il corso del torrente Bevera aumentando il rischio allagamenti in caso di esondazione naturale.

Il Circolo chiede poi l'istituzione di un nuovo parco locale (PLIS) nell'area naturale del Mais, a confine col territorio di Bosisio Parini. A Molteno andrebbe tutelata tutta la zona verde a nord del cimitero in sponda orografica sinistra del torrente Bevera, appunto fino al confine con Bosisio (che, a sua volta, dovrebbe tutelare il proprio territorio nella vera e propria area umida del Mais).
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Infine per quanto riguarda i corsi d'acqua che attraversano Molteno, secondo gli ambientalisti non va previsto alcun intervento di regimazione, quindi no al bypass tra il Bevera e il Gandaloglio, ma contemporaneamente va risolto il vero e unico nodo idraulico in corrispondenza della zona di confluenza tra i due torrenti, che ora risulta coperta dalla soletta dell'ex Segalini: l'area di confluenza andrebbe ricondotta ad uso pubblico, prevedendo la demolizione dell'edificio sovrastante e rendendo naturale tutta la zona in cui i due torrenti si ricongiungono.
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Sulle proposte di variante al PGT, così commenta Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: "Molteno ha un territorio caratterizzato da un grande disordine urbanistico, causato dalle scelte sbagliate dei decenni passati che hanno cementificato e violentato il territorio. La nuova variante deve servire a riordinare il territorio e a tutelare quel poco di verde e naturale che è rimasto, preservando il suolo e le aree di esondazione naturale dei torrenti. Questo anche nell'ottica di prevenire i danni derivanti dagli allagamenti: l'unico rimedio è quello della prevenzione, per cui la prima azione è lo stop al consumo di suolo. L'Amministrazione di Molteno non può ignorare questo passaggio e, di conseguenza, deve cancellare ogni e qualsiasi nuova edificazione, così come nuove strade!". 
Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"
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