Casatenovo: i volontari dell'Operazione Mato Grosso incontrano l'Arcivescovo Delpini
''Se remiamo insieme tutti, va la nave con amore. Non temere i flutti, segui sempre il cuore''. Nelle parole del canto ''Le nostre radici'', troviamo la sintesi perfetta dell'incontro in scena venerdì sera presso l'Auditorium di Casatenovo.
![casateomg4.jpg (99 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg4.jpg)
Giovani e adulti dell'Operazione Mato Grosso (OMG) hanno raggiunto il cineteatro di Via Parini per incontrare l'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, ma soprattutto per ''gridare'' a voce alta, quanto è bello far parte di quella che a tutti gli effetti, rappresenta una famiglia allargata, che condivide lo stesso cammino e i medesimi ideali.
Attivo in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile, il movimento sostiene da quasi sessant’anni un centinaio di missioni, offrendo alle comunità locali opportunità educative e lavorative.
![casateomg2.jpg (221 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg2.jpg)
![casateomg3.jpg (129 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg3.jpg)
E' stata una serata di canti e di testimonianze quella di Casatenovo. Uno dopo l'altro, ragazzi e ragazze, ma anche coppie di sposi, hanno preso il microfono raccontando la bellezza di far parte di Operazione Mato Grosso.
''Qui ho trovato persone semplici, stringendo amicizie vere'' ha detto Elisa, 17enne del gruppo di Besana. ''L'OMG mi fa credere in qualcosa di bello, mi fa dire: ne vale la pena. Tira fuori la migliore versione di me''.
![casateomg5.jpg (147 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg5.jpg)
![casateomg6.jpg (117 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg6.jpg)
Tommaso, giovane studente di Bellano, ha spiegato di essersi avvicinato al sodalizio quasi per caso, dando un contributo nei lavori proposti nel fine settimana. ''E' difficile spiegare cosa rappresenta questa realtà: bisogna toccare con mano. Viverla''.
![casateomg11.jpg (124 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg11.jpg)
![casateomg14.jpg (128 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg14.jpg)
C'è anche chi, dopo un'esperienza a pochi passi da casa, ha deciso di spostarsi in America Latina ''al servizio degli ultimi''. Laura, 23enne di Lecco, è stata sei mesi in Ecuador e quando è rientrata, ha iniziato a vedere la quotidianità con occhi diversi. Anche Matilde, un'altra giovane volontaria, ha provato con mano la realtà della missione - nel suo caso in Perù - scontrandosi con un contesto di povertà estrema che ha messo completamente in discussione molte delle credenze coltivate sino a quel momento.
![casateomg7.jpg (123 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg7.jpg)
![casateomg8.jpg (160 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg8.jpg)
''All'inizio devi imparare a conoscere le persone che collaborano con te. Io ho trovato delle amicizie pure, un ambiente pulito e vero, in contrasto con quel mondo che si basa sulla velocità e sull'aspetto economico'' ha detto Anna.
![casateomg9.jpg (168 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg9.jpg)
![casateomg1.jpg (91 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg1.jpg)
A tirare le fila della serata è stato invece don Ambrogio Galbusera, sacerdote salesiano legato al movimento e originario proprio di Casatenovo, o meglio, di Valaperta. Avendo conosciuto di persona padre Ugo De Censi, fondatore dell'Operazione Mato Grosso, il religioso ne ha ricordato la profondità e l'incredibile desiderio di fare qualcosa di concreto per gli ''ultimi'', valorizzando anche i giovani incontrati negli oratori. Del resto senza di loro, che prestano servizio nei campi di lavoro e danno linfa al movimento, non si andrebbe da nessuna parte.
![casateomg10.jpg (153 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg10.jpg)
![casateomg12.jpg (108 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg12.jpg)
Don Ambrogio ha dunque ricordato quanto sia necessario ''rompere il guscio'', ''uscire da se stessi'' e ''allargare gli orizzonti''. E di giovani ce n'erano tantissimi ieri sera in Auditorium, segnale della voglia di esserci e di supportare gli altri, senza particolari regole. Del resto chi aderisce all'Operazione Mato Grosso, sa di dover condividere un unico obiettivo: fare qualcosa di concreto per aiutare chi è in difficoltà. Non esistono organi direttivi, né vincoli formali: l’appartenenza al gruppo è libera e basata esclusivamente sulla forza dei legami personali.
![casateomg15.jpg (129 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg15.jpg)
![casateomg13.jpg (199 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg13.jpg)
Una serata ricca dunque di emozioni: Monsignor Delpini, seduto fra il pubblico, accanto ai sacerdoti casatesi don Massimo Santambrogio, don Romano Crippa e don Eusebio Stefanoni, ha apprezzato la spontaneità e la genuinità emerse dalle testimonianze dei giovani volontari del movimento, evidenziando - nel suo intervento in chiusura di incontro - la bellezza di dedicare il proprio tempo libero ad attività di servizio a favore di chi non ha nulla.
![casateomg4.jpg (99 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg4.jpg)
Terzo da destra Monsignor Mario Delpini, fra il pubblico intervenuto ieri sera in Auditorium
Giovani e adulti dell'Operazione Mato Grosso (OMG) hanno raggiunto il cineteatro di Via Parini per incontrare l'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, ma soprattutto per ''gridare'' a voce alta, quanto è bello far parte di quella che a tutti gli effetti, rappresenta una famiglia allargata, che condivide lo stesso cammino e i medesimi ideali.
Attivo in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile, il movimento sostiene da quasi sessant’anni un centinaio di missioni, offrendo alle comunità locali opportunità educative e lavorative.
![casateomg2.jpg (221 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg2.jpg)
![casateomg3.jpg (129 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg3.jpg)
E' stata una serata di canti e di testimonianze quella di Casatenovo. Uno dopo l'altro, ragazzi e ragazze, ma anche coppie di sposi, hanno preso il microfono raccontando la bellezza di far parte di Operazione Mato Grosso.
''Qui ho trovato persone semplici, stringendo amicizie vere'' ha detto Elisa, 17enne del gruppo di Besana. ''L'OMG mi fa credere in qualcosa di bello, mi fa dire: ne vale la pena. Tira fuori la migliore versione di me''.
![casateomg5.jpg (147 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg5.jpg)
![casateomg6.jpg (117 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg6.jpg)
Tommaso, giovane studente di Bellano, ha spiegato di essersi avvicinato al sodalizio quasi per caso, dando un contributo nei lavori proposti nel fine settimana. ''E' difficile spiegare cosa rappresenta questa realtà: bisogna toccare con mano. Viverla''.
![casateomg11.jpg (124 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg11.jpg)
![casateomg14.jpg (128 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg14.jpg)
C'è anche chi, dopo un'esperienza a pochi passi da casa, ha deciso di spostarsi in America Latina ''al servizio degli ultimi''. Laura, 23enne di Lecco, è stata sei mesi in Ecuador e quando è rientrata, ha iniziato a vedere la quotidianità con occhi diversi. Anche Matilde, un'altra giovane volontaria, ha provato con mano la realtà della missione - nel suo caso in Perù - scontrandosi con un contesto di povertà estrema che ha messo completamente in discussione molte delle credenze coltivate sino a quel momento.
![casateomg7.jpg (123 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg7.jpg)
![casateomg8.jpg (160 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg8.jpg)
''All'inizio devi imparare a conoscere le persone che collaborano con te. Io ho trovato delle amicizie pure, un ambiente pulito e vero, in contrasto con quel mondo che si basa sulla velocità e sull'aspetto economico'' ha detto Anna.
![casateomg9.jpg (168 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg9.jpg)
![casateomg1.jpg (91 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg1.jpg)
Don Ambrogio Galbusera
A tirare le fila della serata è stato invece don Ambrogio Galbusera, sacerdote salesiano legato al movimento e originario proprio di Casatenovo, o meglio, di Valaperta. Avendo conosciuto di persona padre Ugo De Censi, fondatore dell'Operazione Mato Grosso, il religioso ne ha ricordato la profondità e l'incredibile desiderio di fare qualcosa di concreto per gli ''ultimi'', valorizzando anche i giovani incontrati negli oratori. Del resto senza di loro, che prestano servizio nei campi di lavoro e danno linfa al movimento, non si andrebbe da nessuna parte.
![casateomg10.jpg (153 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg10.jpg)
![casateomg12.jpg (108 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg12.jpg)
Don Ambrogio ha dunque ricordato quanto sia necessario ''rompere il guscio'', ''uscire da se stessi'' e ''allargare gli orizzonti''. E di giovani ce n'erano tantissimi ieri sera in Auditorium, segnale della voglia di esserci e di supportare gli altri, senza particolari regole. Del resto chi aderisce all'Operazione Mato Grosso, sa di dover condividere un unico obiettivo: fare qualcosa di concreto per aiutare chi è in difficoltà. Non esistono organi direttivi, né vincoli formali: l’appartenenza al gruppo è libera e basata esclusivamente sulla forza dei legami personali.
![casateomg15.jpg (129 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg15.jpg)
![casateomg13.jpg (199 KB)](/public/filemanager/pub_files/2025/Febbraio/casateomg13.jpg)
Una serata ricca dunque di emozioni: Monsignor Delpini, seduto fra il pubblico, accanto ai sacerdoti casatesi don Massimo Santambrogio, don Romano Crippa e don Eusebio Stefanoni, ha apprezzato la spontaneità e la genuinità emerse dalle testimonianze dei giovani volontari del movimento, evidenziando - nel suo intervento in chiusura di incontro - la bellezza di dedicare il proprio tempo libero ad attività di servizio a favore di chi non ha nulla.
G.C.