Missaglia, cisterne nell'alveo del Lavandaia: vanno rimosse

Ordinanza del Comune di Missaglia. Negli scorsi giorni all'albo pretorio dell'ente è stato pubblicato un documento, firmato dal sindaco Paolo Redaelli, a seguito di alcuni controlli esperiti sul territorio che hanno portato all'individuazione di manufatti in cemento, presumibilmente cisterne per la raccolta dell'acqua, lungo le sponde e all'interno dell'alveo del torrente Lavandaia. Strutture rinvenute in prossimità della "strada consorziale detta dei Mulini", che collega Via 25 Aprile a Via dei Mulini, tra le località di Maresso e Ossola.
A detta dell'ente questi manufatti rappresenterebbero un serio pericolo per la sicurezza idraulica della zona. Il loro possibile distacco e caduta nell'alveo del torrente potrebbe ostacolare il regolare deflusso delle acque, aumentando il rischio di esondazione, fenomeno purtroppo non nuovo per quel che riguarda il Lavandaia.
Inoltre, la movimentazione di questi manufatti verso valle potrebbe danneggiare le difese spondali o i ponti sul torrente, causando potenziali danni significativi alle infrastrutture pubbliche.
Il Comune ha dunque deciso di adottare un’ordinanza contingibile e urgente, nell’ambito dell’attività di protezione civile, al fine di garantire una costante ed efficace azione di prevenzione dei dissesti, favorire il deflusso delle acque e ridurre il rischio di danno alle infrastrutture esistenti.
Il documento stabilisce che i proprietari dei terreni interessati, entro 15 giorni dalla ricezione dello stesso, devono provvedere alla rimozione e allo smaltimento dei manufatti in oggetto.
Inoltre, sono tenuti a informare l’ufficio tecnico comunale in merito alla data di svolgimento dei lavori e alla loro conclusione.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.