Pianeta Terra

Questo mondo è una meraviglia. Non c'è niente da fare, è una meraviglia. E se riesci a sentirti parte di questa meraviglia  – ma non tu, con i tuoi due occhi e i tuoi due piedi; se Tu, questa essenza di te, sente d'essere parte di questa meraviglia –  ma che vuoi di più, che vuoi di più? Una macchina nuova? (Tiziano Terzani)

A margine degli incontri promossi dall’Università per Tutte le Età con il professor Alfio Sironi, (docente di geografia nella scuola secondaria di secondo grado, cultore della materia presso l'Università degli Studi di Milano e organizzatore de "Il libro del Mondo - Festival delle Geografie''),  del suo racconto e dei suoi approfondimenti sulla realtà di due paesi, il Giappone e la Turchia, con una incursione nella storia e nelle vicende di Salonicco, importante città greca e fiorente porto situato nella parte più interna di un golfo del mare Egeo, riprendo questo pensiero di Tiziano Terzani, giornalista, scrittore, instancabile viandante, straordinario uomo di cultura, narratore di uomini e di popoli, amante della natura e della sua armonia..

Scelgo la parola viandante, anziché quella di viaggiatore od esploratore, perché il viandante, è colui che si inoltra nel cuore delle periferie e dei villaggi, si inerpica su sentieri impervi per raggiungere luoghi lontani e meno conosciuti, incurante della fatica o del disagio, che si ferma a dialogare con le persone che incrocia, che ascolta le loro storie, che siede alla loro tavola, che, a sera, partecipa ai loro canti e alle loro preghiere, che interpreta i rumori dei passi, i suoni delle voci  e i movimenti dei gesti. 
È colui che si immerge nell’incanto della natura, che ammira i colori dell’alba e del tramonto, che assapora il respiro e il silenzio dei boschi e delle foreste.

E anche noi siamo stati viandanti nell’ascoltare Sironi; abbiamo percorso con lui le rotte e gli itinerari della sua coinvolgente e avvincente narrazione, alla scoperta di millenarie e indelebili storie e culture e di mete affascinanti e incredibili delle aree e dei territori attraversati.
Giappone e Turchia: abbiamo conosciuto le loro meraviglie, ci siamo immersi nella loro realtà, in antiche tradizioni, nei modelli di vita e nella creatività della loro gente. Siamo approdati in luoghi misteriosi e suggestivi.

Cosa ricaviamo da questi racconti e da queste esperienze?
Che la diversità e la peculiarità delle culture, delle storie, dell’identità di questi e di ciascun altro Paese, di ciascun altro popolo, il loro intreccio, la loro conoscenza e il loro amalgama, sono ricchezza, bellezza, originalità, meraviglia che impreziosiscono il pianeta Terra. 
Che non ci sono monti, mari o fiumi a separare popoli o persone. Che in tutti deve prevalere l’educazione al rispetto, alla comprensione e all’assimilazione, che occorre alzare lo sguardo per catturare, in ogni nicchia, in ogni angolo anche remoto i colori, le luci, la musica che sprigionano.

Ma abbiamo seguito anche le scie di drammatici eventi e di immani tragedie, il racconto di deportazioni e pianificazioni di massacri e  stermini con innumerevoli vittime.
Orrori, drammi, violenze, persecuzioni, conflitti, sofferenze, un grande dolore che si ripete anche ai nostri giorni e non solo nei teatri di guerra più noti, ma anche in tante altre parti del mondo.

Sentiamo ancora Terzani: ''Il mondo è vostro! Potete cambiarlo''.

Altro che macchine nuove. Abbiamo il dovere e la responsabilità di sanare le ferite e di restituire al nostro pianeta le sue originarie meraviglie; di assumerci l’impegno e la volontà a percorrere insieme, anche al prezzo di lacrime e fatiche, le tappe di una immensa traversata che porti alla meta della concordia e della cooperazione e alla prospettiva della  pacificazione universale.
Giovanni Cogliati
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.