Cassago: ordinanza comunale per la pulizia dei corsi d'acqua
Il Comune di Cassago corre ai ripari per prevenire il rischio di esondazioni e degrado ambientale. Con un’ordinanza pubblicata negli scorsi giorni all'albo pretorio e già in vigore, l'ente ha imposto ai proprietari di terreni, enti pubblici e privati l’obbligo di provvedere alla manutenzione e alla pulizia di rogge e torrenti (il sistema delle Bevere e altri corsi d'acqua) presenti sul territorio.
L’iniziativa si inserisce in un quadro di crescente attenzione verso la tutela del reticolo idrico minore, una rete di canali, rogge e fontanili essenziali per il drenaggio delle acque piovane e la prevenzione di allagamenti. Il provvedimento si è reso necessario a seguito di sopralluoghi effettuati dagli uffici comunali, i quali hanno rilevato una situazione preoccupante: corsi d’acqua ostruiti da vegetazione, accumuli di rifiuti e sponde in stato di degrado.
La mancata manutenzione, infatti, oltre a rappresentare un pericolo idraulico, ha anche un impatto sulla salute pubblica. Le acque stagnanti favoriscono infatti la proliferazione di insetti e roditori.
A tutto questo si aggiunge la vulnerabilità di ponti, argini e griglie, la cui mancata manutenzione potrebbe aggravare ulteriormente il problema.

Per questi motivi, il Comune ha deciso di intervenire con un’ordinanza - firmata dalla responsabile del settore tecnico-gestione del territorio, Marta Liberali - che stabilisce precisi obblighi per chiunque abbia proprietà confinanti con corsi d’acqua.
L’ordinanza impone dunque una serie di interventi necessari per garantire il corretto deflusso delle acque. Tra questi la pulizia periodica degli alvei e delle fasce di rispetto, mantenendo i tracciati liberi da vegetazione infestante e rifiuti, la rimozione immediata di alberi, tronchi e rami che potrebbero ostruire il passaggio dell’acqua, il mantenimento delle sponde per prevenire frane e cedimenti del terreno, accompagnati dal divieto assoluto di bruciare la vegetazione o utilizzare diserbanti chimici per la pulizia.
Chi non rispetterà l’ordinanza rischia multe da 25 a 500 euro, oltre alla possibilità che il Comune intervenga d’ufficio, addebitando i costi dell’operazione ai proprietari inadempienti.
Per garantire il rispetto delle nuove disposizioni, l'ente ha trasmesso il documento non solo ai cittadini, ma anche a enti e associazioni coinvolti nella gestione del territorio. Tra questi, il Parco del Lambro, Coldiretti e Confagricoltura, oltre ai gestori dei servizi pubblici come E-Distribuzione, Lario Reti Holding, Snam e Open Fiber.
La Polizia Locale sarà incaricata di monitorare la situazione e applicare eventuali sanzioni.
Lo scopo dunque, è quello di invitare i cittadini a collaborare attivamente per preservare il territorio: è fondamentale che ognuno faccia la propria parte.
L’iniziativa si inserisce in un quadro di crescente attenzione verso la tutela del reticolo idrico minore, una rete di canali, rogge e fontanili essenziali per il drenaggio delle acque piovane e la prevenzione di allagamenti. Il provvedimento si è reso necessario a seguito di sopralluoghi effettuati dagli uffici comunali, i quali hanno rilevato una situazione preoccupante: corsi d’acqua ostruiti da vegetazione, accumuli di rifiuti e sponde in stato di degrado.
La mancata manutenzione, infatti, oltre a rappresentare un pericolo idraulico, ha anche un impatto sulla salute pubblica. Le acque stagnanti favoriscono infatti la proliferazione di insetti e roditori.
A tutto questo si aggiunge la vulnerabilità di ponti, argini e griglie, la cui mancata manutenzione potrebbe aggravare ulteriormente il problema.

Il palazzo comunale in un'immagine tratta dalla pagina FB dell'ente
Per questi motivi, il Comune ha deciso di intervenire con un’ordinanza - firmata dalla responsabile del settore tecnico-gestione del territorio, Marta Liberali - che stabilisce precisi obblighi per chiunque abbia proprietà confinanti con corsi d’acqua.
L’ordinanza impone dunque una serie di interventi necessari per garantire il corretto deflusso delle acque. Tra questi la pulizia periodica degli alvei e delle fasce di rispetto, mantenendo i tracciati liberi da vegetazione infestante e rifiuti, la rimozione immediata di alberi, tronchi e rami che potrebbero ostruire il passaggio dell’acqua, il mantenimento delle sponde per prevenire frane e cedimenti del terreno, accompagnati dal divieto assoluto di bruciare la vegetazione o utilizzare diserbanti chimici per la pulizia.
Chi non rispetterà l’ordinanza rischia multe da 25 a 500 euro, oltre alla possibilità che il Comune intervenga d’ufficio, addebitando i costi dell’operazione ai proprietari inadempienti.
Per garantire il rispetto delle nuove disposizioni, l'ente ha trasmesso il documento non solo ai cittadini, ma anche a enti e associazioni coinvolti nella gestione del territorio. Tra questi, il Parco del Lambro, Coldiretti e Confagricoltura, oltre ai gestori dei servizi pubblici come E-Distribuzione, Lario Reti Holding, Snam e Open Fiber.
La Polizia Locale sarà incaricata di monitorare la situazione e applicare eventuali sanzioni.
Lo scopo dunque, è quello di invitare i cittadini a collaborare attivamente per preservare il territorio: è fondamentale che ognuno faccia la propria parte.
