Oggiono: prognosi riservata per il giovane precipitato da una tettoia per circa 9 metri

Prognosi riservata per il giovane lavoratore classe 2004, di origine straniera, rimasto coinvolto in un grave infortunio avvenuto questa mattina intorno alle 8.30 in un'azienda di Via al Mognago, la zona artigianale che separa Oggiono da Molteno.
Stando alle prime informazioni raccolte il ventenne - alle dipendenze di un'impresa esterna che stava effettuando interventi di manutenzione - sarebbe precipitato da un'altezza di circa nove metri; pare stesse camminando su una tettoia che si è però rotta all'improvviso, incapace forse di reggere il peso del lavoratore. Sotto ai suoi piedi si è aperto il vuoto.
Nell'impatto al suolo il giovane - residente a Corsico (Milano) - ha riportato traumi al cranio, al volto e all'alto superiore che hanno richiesto stamani, l'immediata attivazione del 112.
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A Oggiono - presso l'azienda specializzata nella produzione di componenti elettromeccaniche - si sono portati gli operatori dell'ambulanza, supportati da personale infermieristico e dall'équipe medica alzatasi in volo da Como.
Sottoposto alle prime cure del caso, il ventenne è stato stabilizzato e trasferito sull'elicottero che in pochi minuti lo ha condotto all'ospedale San Gerardo di Monza dove si trova in terapia intensiva. La prognosi resta riservata.
Toccherà ai Carabinieri della Compagnia di Merate, portatisi in posto unitamente al personale tecnico di ATS Brianza, occuparsi degli accertamenti finalizzati a chiarire con esattezza la dinamica del grave sinistro.
Si tratta del secondo infortunio sul lavoro che si verifica in meno di una settimana nell'oggionese. Lo scorso giovedì 27 febbraio gli operatori del 118 avevano dovuto prestare soccorso ad un lavoratore di settant'anni residente a Verderio che, impegnato in un intervento di manutenzione presso una fonderia di Rogeno, era stato sbalzato dal cestello sul quale si trovava - urtato da un altro mezzo di lavoro e ribaltatosi.
L'uomo era precipitato al suolo, compiendo un volo di circa 4-6 metri e riportando traumi agli arti che ne avevano richiesto il trasporto all'ospedale di Circolo di Varese in codice rosso. Seppur le sue condizioni fossero giudicate serie, il verderiese non versava in pericolo di vita. Ferito in maniera più lieve anche un collega.
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