Garbagnate: la poesia di Umberto Colombo per la moglie Francesca, venuta a mancare

Ci siamo abituati alle sue poesie che per due anni ci hanno accompagnati con regolarità, tra fatti di cronaca, riflessioni e introspezioni. Ieri, Umberto Colombo, cittadino di Garbagnate Monastero con alle spalle anni di impegno in ambito culturale, si è trovato a scrivere forse i versi più pesanti, più difficili, ma forse anche in qualche modo terapeutici per un dolore che si fa grande: il componimento per un addio.
Si è infatti spenta, a 80 anni, Francesca Estacchini, la cara moglie, vicino alla quale aveva voluto rimanere negli ultimi mesi. Una compagna con cui ha condiviso gran parte della vita: per chi frequenta il paese, si era soliti vederli passeggiare sui marciapiedi e per le vie insieme al loro animale domestico. L'anziana era persona dolce, riservata e allo stesso tempo briosa: nell’immagine scelta per il saluto, è ritratta sul lago di Como, a passeggio con gli amici a quattro zampe. Le esequie per l’ultimo saluto si terranno domani, venerdì 7 marzo alle 15.00 nella chiesa parrocchiale di San Bernardo a Brongio e saranno precedute dalla recita del rosario alle 14.30. Da qui, la salma verrà accompagnata al tempio crematorio.
Riportiamo la delicata poesia, intrisa d’amore e a tratti onirica, scritta da Colombo per l’addio e riportata anche sull'epigrafe che annuncia appunto la scomparsa di Francesca. Citando Catullo, ''ave atque vale''.