Missaglia: i servizi rivolti ai minori nella quarta serata del ciclo dedicato all'ospedale Mandic

Prosegue il ciclo ''I Giovedì del Mandic'', giunto ormai al quarto appuntamento. Un'iniziativa ben accolta dalla popolazione che ha partecipato numerosa alla serata di ieri, questa volta ospitata nella sala civica di Palazzina Teodolinda a Missaglia per trattare il tema della salute dei giovani.
Nei precedenti incontri svoltisi rispettivamente a Merate, a Casatenovo e a Olgiate Molgora, si era parlato del quadro ospedaliero del territorio, dell’integrazione sociosanitaria e del rapporto tra struttura specialistica e ospedaliera. La serata è stata moderata ancora una volta da Fabio Crippa, presidente dell’ambito distrettuale del Meratese che ha fortemente voluto e coordinato questa serie di incontri. 
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I relatori che hanno preso parte alla serata di ieri presso Palazzina Teodolinda

La serata di ieri è stata ricca di informazioni trasmesse dai relatori, ma soprattutto ha fornito l'opportunità di conoscere molte delle attività che operano sul territorio e che spesso rappresentano delle vere e proprie eccellenze di Regione Lombardia. 
''Sono felicissimo che queste iniziative riescano a coinvolgere così tante persone: significa che stiamo rispondendo ad un effettivo bisogno di conoscere delle importanti realtà del territorio. Il ciclo di incontri è stato fortemente voluto da Fabio Crippa, non è scontato e credo che sia importante mettere in contatto la cittadinanza con un ospedale come quello di Merate e con tutti coloro che operano sul territorio. Le cure palliative pediatriche sono un’eccellenza di cui siamo orgogliosi così come tutte le cure rivolte ai minori'' ha detto Luca Sesana, dando il benvenuto al numeroso pubblico intervenuto. 
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A destra la dottoressa Anna Cogliardi

Ad aprire il giro di interventi è stata la dottoressa Anna Cogliardi, primario del reparto di Pediatria del Mandic di Merate che ha tracciato un quadro della situazione ospedaliera.
''Quando sono arrivata a fine 2023 ho dovuto affrontare una situazione molto complessa, il Covid aveva destabilizzato l‘intera struttura: alcune zone del reparto pediatrico erano state destinate al ricovero di adulti durante la pandemia e c’era una mancanza di personale. Ho trovato però tanta voglia di fare e un progetto dedicato alle cure palliative,  forte ed essenziale, pronto per essere lanciato. È stata una sfida che abbiamo accolto anche grazie al sostegno di varie figure come medici, che seppur in età pensionabile hanno deciso di rimanere per dare il loro sostegno. Ad oggi la pediatria di Merate rappresenta un centro importantissimo per il territorio, è aperta 24/24 h e opera anche su ambulatori che offrono ai cittadini i servizi più disparati quali allergologo, ematologia, endocrinologia, gastroenterologo, infettivologo, immunoematologia e cronicità''. 
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In piedi a sinistra il dottor Luca Sesana

Il minore e la sua salute sono argomenti attuali sul territorio del Lecchese e del Meratese, la rete dei presidi ospedalieri sta operando proprio per garantire un sempre maggiore supporto alle famiglie anche con l’inaugurazione di nuovi progetti. Dai bambini appena nati ai giovani, durante la serata sono stati affrontati aspetti che coinvolgono diverse età afflitte non solo da malattie croniche, ma anche da situazioni di disagio. 
La dottoressa Francesca Cortinovis, responsabile delle cure palliative pediatriche dell’ospedale Mandic ha presentato il progetto dedicato proprio alle cure palliative pediatriche, un bisogno incluso nella legge 38 del 2010 che ha richiesto alle regioni delle vere e proprie reti per fornire cure in questo ambito. La rete di Merate rappresenta la prima rete locale funzionante sul territorio e che è già stata presa a modello e in esame da Pirellone per procedere sulla medesima direzione.
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''Spesso la parola cure palliative spaventa soprattutto per quanto riguarda l’età pediatrica, ma bisogna specificare che nulla c’entrano con l’accompagnamento al fine vita degli adulti, in questo caso l’obiettivo è garantire la qualità della vita – ha specificato la dottoressa Cortinovis - le cure palliative pediatriche riguardano malattie inguaribili ma non per questo incurabili, si affiancano alle normali cure mediche per dare sostegno e sollievo ai pazienti e alle famiglie a cui viene fornito un totale supporto. Sul territorio di Lecco ci sono circa 100 bambini che rientrano in questa tipologia, sicuramente hanno aspettative di vita diverse rispetto ad un bimbo sano, alcuni hanno un sostegno alla respirazione, altri per l’alimentazione. Sono realtà complesse che hanno bisogno di supporto e le cure palliative iniziano già dalla prevenzione, poi l’identificazione della malattia con poi il supporto durante tutta la vita e infine viene fornito un sostegno alle famiglie per l’elaborazione del lutto''. 
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Il progetto delle cure palliative è ufficialmente partito nel febbraio 2024 con l’istituzione di una struttura con base a Merate che tratta un totale di 50 pazienti di cui 21 a domicilio; per chi ne fa richiesta infatti c’è la figura di un’infermiera dedicata pronta a raggiugere i pazienti nelle proprie abitazioni. Molte sono le collaborazioni mese in campo come quella con in pneumologi dell'INRCA chirurghi dell’alimentazione dell’ospedale di Bergamo, con il DIFRA (dipartimento di fragilità) e la Nostra Famiglia di Bosisio Parini. 
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A destra il dottor Davide Villani

Il dottor Davide Villani, esperto in neuropsichiatria infantile ha invece fornito un quadro dei pazienti del territorio sottolineando come negli ultimi anni, non solo a causa del lockdown, si è avuto un notevole aumento dei casi trattati che vanno dai disturbi alimentari o alle patologie dello spettro autistico. Il tema della neuropsichiatria infantile è sempre molto complesso, ma soprattutto è estremamente difficile stare al passo con il numero delle richieste. Attualmente sul territorio operano 4 sedi quali quella di Merate, Olginate, Bellano e all’ospedale Manzoni di Lecco che mette il paziente in contatto direttamente con altre aree ospedaliere. Nel 2024 sono stati presi in carico 4383 pazienti inclusi in diversi ambiti: autismo (0.5 AA, Dsl- dsa disturbo apprendimento), follow up neonatale, psicopatologia dell’adolescenza, adhd; secondo l’ultimo bilancio il 50% delle visite riguarda l’ambito dell’apprendimento. 
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Non è semplice identificare i disturbi dell’ambito della neuropsichiatria infantile e risulta quanto mai fondamentale l’intervento della rete dei pediatri che operano direttamente sul territorio e sono perennemente in contatto con il paziente. 
''Sul territorio del meratese ci sono 16 medici, non abbiamo a che fare con gravi patologie, cerchiamo di favorire una buona crescita e una prevenzione dando delle indicazioni ai genitori per evitare che la patologia diventi di tipo ospedaliero. Il nostro lavoro sta diventando sempre più complesso ed è quanto più fondamentale creare una rete, una vera e propria aggregazione tra medici per garantire una presenza su tutto il territorio. La Regione Lombardia, e in particolare il distretto di Merate, stanno investendo molto sui nuovi progetto, soprattutto per l’individuazione di nuove patologie, sulla prevenzione'' ha detto la dottoressa Enrica Mariani, referente dei pediatri di libera scelta (AFT PLS) del distretto di Merate che si è poi soffermata sull’individuazione dei casi di autismo.
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Oggi viene utilizzata una piattaforma che permette di caricare dei dati riguardanti il bambino emersi duranti i normali colloqui con i genitori durante visite prestabilite in vari momenti dell’età. E’ un sistema totalmente funzionale che permette di individuare facilmente i possibili casi di autismo contattando poi direttamente i genitori. Purtroppo per le altre aree non è presente un sistema omologo e risulta ancora più fondamentale il lavoro dei medici sui pazienti, ma anche l’attività nella scuola sottoponendo ai bambini questionari per capire il loro stato di salute e il modo di relazionarsi con il mondo. 
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A sinistra la dottoressa Carmen Baldi

La serata si è conclusa con uno sguardo ampio verso i giovani e sul prezioso lavoro del consultorio rappresentato dalla dottoressa Carmen Baldi (responsabile coordinamento attività consultoriale ASST Lecco) che ha presentato un quadro della situazione sul territorio.
''Il nostro lavoro è in continua evoluzione e spesso è dato dai cambiamenti della popolazione sul nostro territorio, per esempio l’età media è salita a 46.2 anni e questo ci spinge a fare un’attività di supporto non solo ai giovani ma anche alle donne in menopausa. Aumenta il saldo migratorio, mentre diminuisce il numero dei componenti dei nuclei familiari, abbiamo sempre più a che fare con famiglie mono genitoriali e il sistema deve fornire supporto ai genitori single affiancandoli nelle varie difficoltà. Oggi più che mai il lavoro del consultorio diventa prezioso, sia per i bambini che per gli adolescenti, non si deve avere timore a chiedere aiuto o un semplice parere''.
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A sinistra la dottoressa Elena Mariani

Il consultorio si occupa dei minori prima ancora che nascano fornendo un percorso di prevenzione pre e post nascita, i servizi offerti riguardano tutte le varie fasi, passando per l’infanzia e l’adolescenza. Nell’ambito della perinatalità vengono fornite da quest’anno delle visite domiciliari che iniziano direttamente dopo le dimissioni in seguito al parto, c’è poi un supporto alle donne in caso di depressione post partum anche lieve per permettere la creazione di una buona relazione tra madre e bambino. Il consultorio offre un libero accesso psicologico in collaborazione con lo spazio 15/24 (sportello dedicato a ragazze e ragazzi dai 15 ai 24 anni), ma anche una costante collaborazione con l’attività giudiziaria monitorando alcuni soggetti che operano in condizioni di disagio.
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Secondo da destra Fabio Crippa

Intensa è l’attività nelle scuole in cui si porta avanti la divulgazione in ambito sanitario e sessuale, si lavora con i ragazzi per il riconoscimento delle emozioni, dell’autostima e tra gli studenti delle superiori si formano delle vere  proprie figure per relazionarsi con i propri coetanei e trasmettere l’educazione sessuale. Il lavoro nel dipartimento ha ridotto notevolmente i casi di gravidanze, aborti, episodi di abusi e di omofobia e le malattie sessualmente trasmissibili anche se su base regionale se ne registra un sostanziale aumento. Tra i molti servizi offerti dal consultorio, ma questa volta dedicati ai più piccoli,  ci sono anche il sostegno della lettura insieme ai genitori, corsi specifici sulle nozioni di manovre salvavita e lezioni di sicurezza in auto promosse dall’Aci.
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In sala Teodolinda per il quarto appuntamento del giovedì del Mandic erano tanti i presenti, fra semplici cittadini e rappresentanti delle istituzioni, fra cui il primo cittadino di Missaglia Paolo Redaelli e l’assessore ai servizi sociali Diego Benfatto, oltre a molti altri colleghi del territorio. Gli incontri proseguiranno giovedì 20 marzo nella sala civica Sandro Pertini ad Osnago con una serata dedicata alla cura di cuore e polmone nel meratese.
G.M.
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