Annone: ''l’amministrazione comunale ripudia la guerra''

Nella seduta del consiglio comunale di lunedì 3 marzo l’amministrazione comunale di Annone di Brianza ha aderito all’unanimità a R1PUD1A, la campagna promossa da Emergency ONG Onlus ai cittadini e alle istituzioni.
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“L’Italia è una repubblica democratica e antifascista. Per questo è contraria alla guerra. Questi tre elementi si tengono insieme nella nostra Costituzione, scritta all’indomani della guerra più cruenta della storia dell’umanità: la Seconda guerra mondiale. I fascismi e le dittature hanno provocato massacri, distruzioni, persecuzioni, stermini.
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Per evitare che una tragedia simile potesse ripetersi, le madri e i padri costituenti hanno inserito tra i principi fondamentali della Costituzione l’articolo 11, che dice una cosa bellissima: l’Italia non farà mai più la guerra. La ripudia. Perché la conosce, l’ha già fatta e ne riconosce l’inutilità e l’orrore. Perché dopo i conflitti mondiali, le atomiche e milioni di morti, il nostro Paese è rinato nell’idea che nessuna guerra sarà mai la soluzione. E insieme agli altri Stati si è impegnato nel risolvere i conflitti con altri mezzi: con la diplomazia, la politica, la promozione della pace”. Questo è il contenuto della proposta di Emergency, illustrato poco prima dell’apertura del consiglio comunale da Adriano Crisafi, coordinatore Area Nord Adda di Emergency.
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“Si tratta di una iniziativa meritevole di accoglimento per la piena condivisione del suo contenuto, che assume ancora più valore e credibilità proprio perché la promotrice dell’iniziativa è Emergency, che da oltre 30 anni opera attivamente per garantire aiuti umanitari alle vittime delle guerre e della povertà” così ha esordito Laura Bartesaghi, vicesindaca, esprimendo così il consenso della maggioranza consigliare. “Quello che ci viene chiesto è di ricordare e chiedere che vanga garantito è attuato quanto sancito dall’art. 11 della Costituzione, il quale esprime un concetto doppiamente importante: l’Italia ripudia la guerra, ma la guerra, intesa non solo come uno strumento di offesa alla libertà degli altri popoli (e dunque la guerra intesa come attacco, occupazione, prevaricazione di altre popolazioni) ma come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Ed è forse su quest’ultimo principio che dovremmo oggi maggiormente concentrarci. Nel piano geopolitico internazionale l’Italia, proprio alla luce del suo dettato costituzionale, è chiamata ad operare e cooperare con gli altri Stati per perseguire forme di risoluzione pacifica e diplomatica delle guerre.”
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Ampia condivisione anche da parte del gruppo consigliare Vivere Annone, così come espresso dal capogruppo Paolo Cesana: “Ringraziamo i rappresentanti di Emergency perché ci hanno ricordato il nostro dovere: crescere in una società che ripudia la guerra ed ogni conflitto come soluzione di ogni controversia. Questo pensiero deve essere il faro che guida le nostre azioni per la costruzione di una comunità che deve imparare a costruire la pace e non pensare alla guerra.
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Impariamo anche nel nostro piccolo a non contribuire ad alimentare "gli amici delle guerre" assicuriamoci che i nostri risparmi non vengano utilizzati per finanziare questi settori, sarà anche solo una goccia nel mare, ma è un segnale che va dato il prima possibile perché servirà a far capire ai "poteri forti" che la società civile è viva ed attenta a non finire in una deriva autodistruttiva, cerchiamo di essere artefici in positivo del nostro destino”.
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Approvata la mozione, l’amministrazione comunale si è riunita sabato 8 marzo di fronte al municipio, sulla cui facciata è stato affisso lo striscione recante la scritta “Questo Comune R1PUD1A la guerra!”.
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