GD meratesi contro la soppressione delle fermate di Trenord

La decisione di Trenord di sopprimere le fermate di Osnago e Airuno dalla linea S8 è un’ennesima dimostrazione di scelte imposte dall’alto, senza alcun confronto con chi quotidianamente utilizza il servizio ferroviario, a partire dal Comitato Pendolari del Meratese. Un colpo basso per centinaia di pendolari, studenti e lavoratori, che già affrontano disagi e disservizi quotidiani e ora si trovano di fronte a una nuova e gravissima difficoltà.

Non solo il servizio ferroviario nel Meratese è già fortemente carente, ma ora ci troviamo davanti a un’ulteriore penalizzazione, decisa senza alcuna comunicazione e senza il coinvolgimento di chi ogni giorno prende il treno per spostarsi. Non si può giocare con la vita dei cittadini in questo modo: le stazioni di Osnago e Airuno sono utilizzate da centinaia di persone ogni giorno e questa decisione rischia di creare enormi disagi.

Particolarmente grave è la soppressione di treni fondamentali come quello delle 7:25 in partenza da Osnago per Lecco, una scelta che impatta pesantemente sugli studenti diretti alle scuole superiori del Lecchese. Questa riduzione di servizio compromette il diritto allo studio dei ragazzi, costringendo gli studenti pendolari a cercare soluzioni di trasporto alternative, più onerose e meno efficienti.

Inoltre, la cancellazione delle fermate a Osnago e Airuno provocherà inevitabilmente un aumento dell’utenza presso le stazioni di Cernusco-Merate e Olgiate-Calco-Brivio, aggravando una situazione già critica. Già oggi i parcheggi di queste stazioni risultano saturi nelle prime ore del mattino, e l’incremento del flusso di passeggeri non farà altro che peggiorare le condizioni di accessibilità e fruibilità del servizio ferroviario.

La direttrice S8 è una vera e propria arteria strategica per l’Alta Brianza Meratese e il Lecchese, rendendo possibili collegamenti con Lecco, Monza e Milano e sostenendo lo sviluppo economico e sociale dell’intera area. Invece di essere potenziata, come sarebbe logico e necessario, subisce l’ennesima riduzione del servizio. Una scelta miope che va contro ogni logica di investimento infrastrutturale e che segue la beffa del mancato inserimento delle stazioni di Osnago, Cernusco-Merate e Olgiate-Calco-Brivio nel sistema STIBM nel 2019, promesso e poi ritirato. I pendolari si trovano così a pagare due differenti tariffe, elevate, per un servizio sempre più essenziale ma sempre meno accessibile.

Questa scelta appare ancora più inaccettabile considerando che le stazioni del Meratese non sono ancora incluse nel sistema tariffario integrato STIBM, con il risultato che i pendolari della zona pagano di più senza poter usufruire del sistema a zone e dei relativi vantaggi.

Chiediamo che Trenord e Regione Lombardia facciano immediatamente marcia indietro su questa decisione e aprano un tavolo di confronto con pendolari e amministratori locali. Non è accettabile che provvedimenti di tale impatto vengano presi senza alcuna trasparenza e senza valutare le conseguenze per i cittadini.
Giovani Democratici del Meratese
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