Barzago: in consiglio i quesiti de ''Il Paese'' su Via Santuario Inferiore
La situazione di Via Santuario Inferiore a Bevera di Barzago, è stata oggetto dell'ultima seduta consiliare svoltasi la scorsa settimana. Il gruppo di minoranza capitanato da Michele Bianco aveva infatti presentato un'interpellanza per chiedere conto al sindaco Melissa Cereda e alla sua amministrazione, della situazione idrogeologica dell'arteria (a margine della quale scorre una roggia) e della scelta di spostare i parcheggi pubblici presenti all'altezza dei civici 8 e 10. Gli stalli sono stati infatti traslati - da qualche tempo a questa parte - dall'altra parte della carreggiata, accanto al muro di contenimento di un complesso residenziale.
In aula Bianco ha espresso innanzitutto rammarico per i tempi, dal momento che la risposta scritta sarebbe arrivata in concomitanza con la convocazione del consiglio. ''La maggioranza ha a disposizione tutti gli strumenti e le informazioni – e comunque si è presa oltre due mesi per rispondere – mentre la minoranza deve avere il tempo di poter analizzare, verificare e approfondire le informazioni ricevute. Cosa ovviamente molto complicata da fare in tre giorni e poterne poi discutere con cognizione in consiglio'' ha affermato Bianco.
Rispetto ai numerosi sopralluoghi e confronti che l'amministrazione Cereda ha asserito di aver portato avanti, la minoranza Il Paese Barzago ha però chiesto di meglio dettagliare la situazione rispetto a rischi, stato dei luoghi relativamente alla tenuta della strada, evidenziando quella che a suo parere è stata una mancanza di condivisione con i residenti che sarebbero stati ricevuti dall'Ufficio tecnico a spostamento parcheggi già avvenuta.
Infine, nel commentare la risposta dell'amministrazione, la minoranza ha rincarato la dose, ponendo altre questioni per capire a carico di chi e in quali tempi, saranno eseguiti gli interventi per mettere in sicurezza la riva (di proprietà privata) che fa da argine alla roggia. ''Quali accordi ha preso l’Amministrazione con il privato? Quali garanzie ha l’amministrazione che l’intervento venga fatto? Che tipo di intervento? Chi lo progetta? Chi lo valida? Chi assicura che l’intervento che verrà fatto – se verrà fatto – sarà risolutivo? In che tempi il privato si è impegnato a fare l’intervento? O quali sono i tempi che l’Amministrazione ha dato al privato per realizzare l’intervento? E in caso non fosse fatto cosa intende fare l’Amministrazione per garantire la sicurezza dei residenti e di chi utilizza la strada?'' hanno chiesto i consiglieri Bianco, Limonta e Isacchi.
''Le domande sono molte, ce ne rendiamo conto, ma nascono dalla scarsità di risposte ricevute. La nostra non è polemica, è preoccupazione per la sicurezza delle persone e di fronte al rischio idrogeologico non possiamo scherzare perché – ed è già successo proprio in questo mandato, fortunatamente senza danni alle persone, ma con diversi disagi – la natura è sempre più imprevedibile e si manifesta in modalità sempre più violente, noi vogliamo prevenire i problemi e non augurarci che non succeda nulla perché quella è una “strada a bassa densità di traffico”, come impropriamente riportato nella risposta, quasi come se si puntasse a derubricare e minimizzare il problema per non doverlo affrontare''.
In aula Bianco ha espresso innanzitutto rammarico per i tempi, dal momento che la risposta scritta sarebbe arrivata in concomitanza con la convocazione del consiglio. ''La maggioranza ha a disposizione tutti gli strumenti e le informazioni – e comunque si è presa oltre due mesi per rispondere – mentre la minoranza deve avere il tempo di poter analizzare, verificare e approfondire le informazioni ricevute. Cosa ovviamente molto complicata da fare in tre giorni e poterne poi discutere con cognizione in consiglio'' ha affermato Bianco.

La situazione attuale in Via Santuario Inferiore a Bevera
Rispetto ai numerosi sopralluoghi e confronti che l'amministrazione Cereda ha asserito di aver portato avanti, la minoranza Il Paese Barzago ha però chiesto di meglio dettagliare la situazione rispetto a rischi, stato dei luoghi relativamente alla tenuta della strada, evidenziando quella che a suo parere è stata una mancanza di condivisione con i residenti che sarebbero stati ricevuti dall'Ufficio tecnico a spostamento parcheggi già avvenuta.
Infine, nel commentare la risposta dell'amministrazione, la minoranza ha rincarato la dose, ponendo altre questioni per capire a carico di chi e in quali tempi, saranno eseguiti gli interventi per mettere in sicurezza la riva (di proprietà privata) che fa da argine alla roggia. ''Quali accordi ha preso l’Amministrazione con il privato? Quali garanzie ha l’amministrazione che l’intervento venga fatto? Che tipo di intervento? Chi lo progetta? Chi lo valida? Chi assicura che l’intervento che verrà fatto – se verrà fatto – sarà risolutivo? In che tempi il privato si è impegnato a fare l’intervento? O quali sono i tempi che l’Amministrazione ha dato al privato per realizzare l’intervento? E in caso non fosse fatto cosa intende fare l’Amministrazione per garantire la sicurezza dei residenti e di chi utilizza la strada?'' hanno chiesto i consiglieri Bianco, Limonta e Isacchi.

Un'immagine della situazione prima che i parcheggi venissero spostati
''Le domande sono molte, ce ne rendiamo conto, ma nascono dalla scarsità di risposte ricevute. La nostra non è polemica, è preoccupazione per la sicurezza delle persone e di fronte al rischio idrogeologico non possiamo scherzare perché – ed è già successo proprio in questo mandato, fortunatamente senza danni alle persone, ma con diversi disagi – la natura è sempre più imprevedibile e si manifesta in modalità sempre più violente, noi vogliamo prevenire i problemi e non augurarci che non succeda nulla perché quella è una “strada a bassa densità di traffico”, come impropriamente riportato nella risposta, quasi come se si puntasse a derubricare e minimizzare il problema per non doverlo affrontare''.
