Dolzago: il Comune aderisce a R1PUD1A con Emergency
Dolzago prende parte alla campagna R1PUD1A - iniziativa promossa da Emergency - esponendo all’esterno del municipio uno striscione con la scritta ''Questo Comune R1PUD1A la guerra''.
''Un gesto dal forte valore simbolico, che rappresenta un chiaro segnale di adesione ai principi di pace e ai valori sanciti dalla Costituzione'' ha spiegato l’amministrazione che ha deciso di aderire all’iniziativa con convinzione, seguendo la linea intrapresa da diverse realtà locali. ''Viviamo in un periodo caratterizzato da eventi sempre più rapidi e allarmanti, che impongono una riflessione. Il nostro Comune ha scelto di schierarsi a favore della pace'' ha dichiarato il sindaco Paolo Lanfranchi.

Le motivazioni alla base della campagna promossa da Emergency – l’associazione italiana che dal 1994 offre cure medico-chirurgiche gratuite alle vittime di guerra e povertà – sono chiare: ''Da 30 anni vediamo con i nostri occhi la verità comune a tutte le guerre: le vittime. E proprio per questo ripudiamo la guerra, sempre. Sappiamo di non essere soli: l’Italia ripudia la guerra, gli italiani ripudiano la guerra. Oggi, in un mondo in cui i conflitti si moltiplicano e la spesa militare cresce, il rifiuto della guerra non è solo un principio sancito dalla Costituzione, ma un dovere morale per garantire un futuro alle prossime generazioni''.

L’iniziativa rientra in un movimento più ampio che sta coinvolgendo numerosi comuni in tutta Italia, dalle grandi città - come Napoli e Roma - fino ai centri più piccoli. Il riscontro positivo delle amministrazioni locali è stato sottolineato anche dal coordinatore della sezione Adda Nord di Emergency, Adriano Crisafi, che ha espresso soddisfazione per l’ampia partecipazione: ''È incoraggiante vedere questa sensibilità diffusa, indipendentemente dalle dimensioni del comune. Ringraziamo Dolzago e tutte le amministrazioni che stanno portando avanti questo messaggio di pace''.

''Per Dolzago, l’adesione alla campagna non è solo un atto simbolico, ma una dichiarazione di intenti: un impegno concreto per promuovere la cultura della pace e sensibilizzare la comunità sul significato profondo del ripudio della guerra, così come sancito dall’articolo 11 della Costituzione italiana'' ha spiegato il primo cittadino.
''Un gesto dal forte valore simbolico, che rappresenta un chiaro segnale di adesione ai principi di pace e ai valori sanciti dalla Costituzione'' ha spiegato l’amministrazione che ha deciso di aderire all’iniziativa con convinzione, seguendo la linea intrapresa da diverse realtà locali. ''Viviamo in un periodo caratterizzato da eventi sempre più rapidi e allarmanti, che impongono una riflessione. Il nostro Comune ha scelto di schierarsi a favore della pace'' ha dichiarato il sindaco Paolo Lanfranchi.

Le motivazioni alla base della campagna promossa da Emergency – l’associazione italiana che dal 1994 offre cure medico-chirurgiche gratuite alle vittime di guerra e povertà – sono chiare: ''Da 30 anni vediamo con i nostri occhi la verità comune a tutte le guerre: le vittime. E proprio per questo ripudiamo la guerra, sempre. Sappiamo di non essere soli: l’Italia ripudia la guerra, gli italiani ripudiano la guerra. Oggi, in un mondo in cui i conflitti si moltiplicano e la spesa militare cresce, il rifiuto della guerra non è solo un principio sancito dalla Costituzione, ma un dovere morale per garantire un futuro alle prossime generazioni''.

L’iniziativa rientra in un movimento più ampio che sta coinvolgendo numerosi comuni in tutta Italia, dalle grandi città - come Napoli e Roma - fino ai centri più piccoli. Il riscontro positivo delle amministrazioni locali è stato sottolineato anche dal coordinatore della sezione Adda Nord di Emergency, Adriano Crisafi, che ha espresso soddisfazione per l’ampia partecipazione: ''È incoraggiante vedere questa sensibilità diffusa, indipendentemente dalle dimensioni del comune. Ringraziamo Dolzago e tutte le amministrazioni che stanno portando avanti questo messaggio di pace''.

''Per Dolzago, l’adesione alla campagna non è solo un atto simbolico, ma una dichiarazione di intenti: un impegno concreto per promuovere la cultura della pace e sensibilizzare la comunità sul significato profondo del ripudio della guerra, così come sancito dall’articolo 11 della Costituzione italiana'' ha spiegato il primo cittadino.
