Casatenovo: attivo #QuindiciVentiquattro, lo spazio di ascolto per giovani a Villa Facchi
È partito ufficialmente a Casatenovo nel pomeriggio di martedì 11 marzo, #QuindiciVentiquattro, il servizio di integrazione socio-sanitaria per l'individuazione precoce del disagio nato dalla collaborazione tra Asst Lecco, l'Ambito Distrettuale di Merate e il Comune, che ha messo a disposizione un locale all’interno del complesso di Villa Facchi, già punto di riferimento per i giovani del territorio.
Ad accogliere (individualmente) i primi ragazzi e ragazze – di età compresa appunto tra i 15 e i 24 anni – è stata la dottoressa Laura Beretta, psicologa di Asst Lecco. L'obiettivo del servizio, già attivo a Lecco e Merate, è quello di intercettare precocemente il disagio giovanile offrendo una risposta alla necessità di individuare eventuali situazioni di disagio psicologico prima che possano strutturarsi o cronicizzarsi, sfociando in disturbi più importanti. Una vera e propria realtà ambulatoriale con il duplice ruolo di luogo di raccolta della domanda di aiuto, ma anche di filtro per un corretto invio dei giovani ai servizi specialistici.
''Generalmente i giovani che fanno richiesta d’aiuto in queste fasce d’età lo fanno per un blocco evolutivo, difficoltà a scuola, con i loro pari o a casa. Oppure per reazioni ad aventi traumatici'' ha raccontato la dottoressa Beretta, spiegando che i percorsi per affrontare queste criticità possono durare anche 6 o 12 mesi, ma che tante volte sono sufficienti anche solo pochi incontri. Altre, purtroppo, risulta invece necessario guidare il giovane attraverso un percorso diverso magari mediante il Centro Psico Sociale, l’ambulatorio psichiatrico o talvolta anche con il Servizio Dipendenze, a seconda della situazione.
Ragazzi e ragazze del territorio Casatese che intendono usufruire di #QuindiciVentiquattro – per loro totalmente gratuito – non hanno bisogno del consenso dei genitori (che verranno invece informati se il caso dovesse risultare ‘complesso’) e potranno fare richiesta semplicemente scrivendo a quindiciventiquattro.merate@asst-lecco.it o al numero 333 6163137. Solo il primo incontro di accoglienza con le Terapiste della Riabilitazione Psichiatrica, per capire la necessità del richiedente, si svolgerà a Merate. Gli incontri con la psicologa, la dottoressa Beretta appunto, si terranno invece sempre a Casatenovo all’interno di Villa Facchi, dove il servizio viene svolto in sala civica ogni martedì pomeriggio dalle ore 13 alle 17. L’intenzione è quello di attivarlo anche al venerdì.
''Stiamo lavorando a degli incontri con i professori dell’Istituto Graziella Fumagalli, del Greppi e del Liceo Parini, oltre che con i responsabili delle Pastorali Giovanili del Casatese per far conoscere il servizio'' ha spiegato Fabio Crippa, consigliere comunale di Casatenovo e presidente dell’Ambito Distrettuale di Merate. ''Anche loro svolgono questo tipo di attività, infatti non ci vuole essere sovrapposizione, semplicemente fare sinergia e far loro sapere che ragazzi e ragazze possono essere accolti anche qui''.
L’idea è quella di creare una fitta rete di soggetti che remino tutti nella stessa direzione per aiutare i giovani. ''Al giorno d’oggi si fa fatica a intercettare i bisogni'' ha aggiunto il vicesindaco Lorenzo Citterio. “Per questa ragione gli enti pubblici devono essere pro-attivi anche nel favorire l’accesso ai servizi e soprattutto a diffonderli e farli conoscere''.
Ad accogliere (individualmente) i primi ragazzi e ragazze – di età compresa appunto tra i 15 e i 24 anni – è stata la dottoressa Laura Beretta, psicologa di Asst Lecco. L'obiettivo del servizio, già attivo a Lecco e Merate, è quello di intercettare precocemente il disagio giovanile offrendo una risposta alla necessità di individuare eventuali situazioni di disagio psicologico prima che possano strutturarsi o cronicizzarsi, sfociando in disturbi più importanti. Una vera e propria realtà ambulatoriale con il duplice ruolo di luogo di raccolta della domanda di aiuto, ma anche di filtro per un corretto invio dei giovani ai servizi specialistici.
Da sinistra il vicesindaco Lorenzo Citterio, la dottoressa Laura Beretta, psicologa di Asst Lecco e Fabio Crippa, consigliere comunale e presidente dell'Ambito di Merate
''Generalmente i giovani che fanno richiesta d’aiuto in queste fasce d’età lo fanno per un blocco evolutivo, difficoltà a scuola, con i loro pari o a casa. Oppure per reazioni ad aventi traumatici'' ha raccontato la dottoressa Beretta, spiegando che i percorsi per affrontare queste criticità possono durare anche 6 o 12 mesi, ma che tante volte sono sufficienti anche solo pochi incontri. Altre, purtroppo, risulta invece necessario guidare il giovane attraverso un percorso diverso magari mediante il Centro Psico Sociale, l’ambulatorio psichiatrico o talvolta anche con il Servizio Dipendenze, a seconda della situazione.
Ragazzi e ragazze del territorio Casatese che intendono usufruire di #QuindiciVentiquattro – per loro totalmente gratuito – non hanno bisogno del consenso dei genitori (che verranno invece informati se il caso dovesse risultare ‘complesso’) e potranno fare richiesta semplicemente scrivendo a quindiciventiquattro.merate@asst-lecco.it o al numero 333 6163137. Solo il primo incontro di accoglienza con le Terapiste della Riabilitazione Psichiatrica, per capire la necessità del richiedente, si svolgerà a Merate. Gli incontri con la psicologa, la dottoressa Beretta appunto, si terranno invece sempre a Casatenovo all’interno di Villa Facchi, dove il servizio viene svolto in sala civica ogni martedì pomeriggio dalle ore 13 alle 17. L’intenzione è quello di attivarlo anche al venerdì.
''Stiamo lavorando a degli incontri con i professori dell’Istituto Graziella Fumagalli, del Greppi e del Liceo Parini, oltre che con i responsabili delle Pastorali Giovanili del Casatese per far conoscere il servizio'' ha spiegato Fabio Crippa, consigliere comunale di Casatenovo e presidente dell’Ambito Distrettuale di Merate. ''Anche loro svolgono questo tipo di attività, infatti non ci vuole essere sovrapposizione, semplicemente fare sinergia e far loro sapere che ragazzi e ragazze possono essere accolti anche qui''.
L’idea è quella di creare una fitta rete di soggetti che remino tutti nella stessa direzione per aiutare i giovani. ''Al giorno d’oggi si fa fatica a intercettare i bisogni'' ha aggiunto il vicesindaco Lorenzo Citterio. “Per questa ragione gli enti pubblici devono essere pro-attivi anche nel favorire l’accesso ai servizi e soprattutto a diffonderli e farli conoscere''.
E.Ma.