Cremella, Settimana Lilla: in municipio si parla di disagio giovanile e di alimentazione
Una serata dall'approccio informale, ma al contempo fortemente significativa. Si può sintetizzare in questi termini l'incontro promosso mercoledì 12 marzo dall’amministrazione comunale di Cremella insieme alla commissione affari sociali, per parlare di un tema di estrema attualità, ma spesso poco approfondito: i disturbi alimentari.

Grazie al dottor Alessandro Chinello, psicoterapeuta nonché specialista in neuropsicologia e ricercatore presso la fondazione Maria Bianca Corno di Monza, sono stati esplorati i segni del disagio giovanile, al fine di educare in particolar modo genitori e docenti nel conoscere le caratteristiche di queste fragilità. Proprio per quest’ultimo motivo, alla serata era presente fra il pubblico anche la dottoressa Viviana Patricelli, dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Barzanò.

''Si tratta di momenti difficili che i nostri ragazzi, e non solo, si trovano a dover affrontare lungo la propria crescita. È quindi nostra responsabilità organizzare serate del genere, proprio per rendere tutti più consapevoli e creare una rete di intervento'' ha affermato il sindaco Cristina Brusadelli dopo i ringraziamenti rivolti ad Alessandro Magni, consigliere e presidente della commissione affari sociali, e al relatore della serata, promossa in occasione della Settimana Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.

''Questa sera parleremo in particolar modo delle difficoltà nei rapporti con il cibo, il corpo e gli altri'' ha esordito il dottor Chinello. ''Il 50% delle malattie mentali ha origine in adolescenza e il 75% prima dei 25 anni, durante un momento della vita di trasformazione e di sviluppo importante che deve essere salvaguardato''.
Distaccandosi dalla narrativa contemporanea dei più, il professionista ha anche affermato che il disagio giovanile è sempre stato in aumento, anche prima del Covid, a partire dai primi anni 2000.

Anoressia nervosa, bulimia, obesità ed alimentazione selettiva sono state al centro della serata, al fine di poterle analizzare e conoscere al meglio. ''L’anoressia matura e ha tempi di guarigione molto lunghi, che impediscono alla persona malata di provare tanti sentimenti tipici dell’adolescenza, conducendo ad uno stato di apatia e freddezza emotiva importante. Il paziente diventa estremamente rigido per poter controllare il proprio corpo al fronte di un disagio interiore che non sa bene come affrontare, portando il corpo ad essere un lato alieno della propria individualità''.

Il dottor Chinello ha anche portato a riflettere su quelli che sono gli strumenti digitali odierni, senza mistificarli né in positivo né in negativo. ''I social, e più in generale, il mondo online, hanno permesso ai ragazzi di essere esposti a diverse realtà. Questo può essere qualcosa di positivo, se pensiamo alle nuove rappresentazioni, soprattutto nell’immagine al femminile, che fino a poco tempo fa era esclusivamente prerogativa di una narrazione maschilista. Di contro, se usati scorrettamente, è possibile incorrere in community pericolose, come le #proana, pagine gestite da utenti affetti da anoressia o addirittura da case farmaceutiche, dove vengono supportate modalità di alimentazione dannose''.

Oltre ad informare sulle caratteristiche dei disturbi, il neuropsicologo si è anche impegnato a fornire degli strumenti concreti per riconoscere e segnalare questo tipo di disagio. ''La fondazione Maria Bianca Corno ha aperto il servizio online gratuito L’esperto risponde, al fine di rispondere a tutti quegli interrogativi che possono nascere nella comunità, nei pazienti, nei famigliari e negli amici che si trovano ad affrontare tematiche riguardanti i DNA (Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione). Si tratta di uno strumento importante specialmente nel momento in cui si sospettano delle problematiche e si necessita di un aiuto nella loro gestione''.

In chiusura di incontro il pubblico ha avuto la possibilità di condividere riflessioni, perplessità o domande poste allo specialista (in anonimato) grazie ai bigliettini - rigorosamente lilla - distribuiti a inizio serata.

''Per i ragazzi è possibile affidarsi allo sportello psicologico #1524, un servizio diffuso ormai nella nostra provincia, con sedi a Casatenovo, Lecco e Merate, che consente un supporto totalmente gratuito. Per i disturbi alimentari in particolare, è possibile chiamare Il Telefono Lilla, un servizio che permette di conoscere i propri diritti quando affetti da DNA'' ha concluso il sindaco Brusadelli.
Il sindaco Cristina Brusadelli (al centro) con i componenti della commissione affari sociali
Grazie al dottor Alessandro Chinello, psicoterapeuta nonché specialista in neuropsicologia e ricercatore presso la fondazione Maria Bianca Corno di Monza, sono stati esplorati i segni del disagio giovanile, al fine di educare in particolar modo genitori e docenti nel conoscere le caratteristiche di queste fragilità. Proprio per quest’ultimo motivo, alla serata era presente fra il pubblico anche la dottoressa Viviana Patricelli, dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Barzanò.

Il dottor Alessandro Chinello
''Si tratta di momenti difficili che i nostri ragazzi, e non solo, si trovano a dover affrontare lungo la propria crescita. È quindi nostra responsabilità organizzare serate del genere, proprio per rendere tutti più consapevoli e creare una rete di intervento'' ha affermato il sindaco Cristina Brusadelli dopo i ringraziamenti rivolti ad Alessandro Magni, consigliere e presidente della commissione affari sociali, e al relatore della serata, promossa in occasione della Settimana Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.

''Questa sera parleremo in particolar modo delle difficoltà nei rapporti con il cibo, il corpo e gli altri'' ha esordito il dottor Chinello. ''Il 50% delle malattie mentali ha origine in adolescenza e il 75% prima dei 25 anni, durante un momento della vita di trasformazione e di sviluppo importante che deve essere salvaguardato''.
Distaccandosi dalla narrativa contemporanea dei più, il professionista ha anche affermato che il disagio giovanile è sempre stato in aumento, anche prima del Covid, a partire dai primi anni 2000.
Anoressia nervosa, bulimia, obesità ed alimentazione selettiva sono state al centro della serata, al fine di poterle analizzare e conoscere al meglio. ''L’anoressia matura e ha tempi di guarigione molto lunghi, che impediscono alla persona malata di provare tanti sentimenti tipici dell’adolescenza, conducendo ad uno stato di apatia e freddezza emotiva importante. Il paziente diventa estremamente rigido per poter controllare il proprio corpo al fronte di un disagio interiore che non sa bene come affrontare, portando il corpo ad essere un lato alieno della propria individualità''.

La dirigente dell'IC di Barzanò, prof.ssa Viviana Patricelli
Il dottor Chinello ha anche portato a riflettere su quelli che sono gli strumenti digitali odierni, senza mistificarli né in positivo né in negativo. ''I social, e più in generale, il mondo online, hanno permesso ai ragazzi di essere esposti a diverse realtà. Questo può essere qualcosa di positivo, se pensiamo alle nuove rappresentazioni, soprattutto nell’immagine al femminile, che fino a poco tempo fa era esclusivamente prerogativa di una narrazione maschilista. Di contro, se usati scorrettamente, è possibile incorrere in community pericolose, come le #proana, pagine gestite da utenti affetti da anoressia o addirittura da case farmaceutiche, dove vengono supportate modalità di alimentazione dannose''.

Oltre ad informare sulle caratteristiche dei disturbi, il neuropsicologo si è anche impegnato a fornire degli strumenti concreti per riconoscere e segnalare questo tipo di disagio. ''La fondazione Maria Bianca Corno ha aperto il servizio online gratuito L’esperto risponde, al fine di rispondere a tutti quegli interrogativi che possono nascere nella comunità, nei pazienti, nei famigliari e negli amici che si trovano ad affrontare tematiche riguardanti i DNA (Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione). Si tratta di uno strumento importante specialmente nel momento in cui si sospettano delle problematiche e si necessita di un aiuto nella loro gestione''.

In chiusura di incontro il pubblico ha avuto la possibilità di condividere riflessioni, perplessità o domande poste allo specialista (in anonimato) grazie ai bigliettini - rigorosamente lilla - distribuiti a inizio serata.

''Per i ragazzi è possibile affidarsi allo sportello psicologico #1524, un servizio diffuso ormai nella nostra provincia, con sedi a Casatenovo, Lecco e Merate, che consente un supporto totalmente gratuito. Per i disturbi alimentari in particolare, è possibile chiamare Il Telefono Lilla, un servizio che permette di conoscere i propri diritti quando affetti da DNA'' ha concluso il sindaco Brusadelli.
Margherita Elgani