Annone: quell'area verde va salvata dalla cementificazione!
L'Amministrazione comunale di Annone Brianza deve cancellare l'edificabilità del terreno verde compreso tra via San Cristoforo e via Lecco. Bene ha fatto la Soprintendenza a esprimere parere negativo alla cementificazione di questo bellissimo prato con una vista stupenda sul lago di Annone.
Un'area di oltre 20 mila metri quadri - pari a tre campi di calcio di Serie A - che, secondo il PGT vigente, potrebbe sparire sotto colate di cemento e asfalto per la costruzione di nuove palazzine e strade di accesso!
Anche secondo il nostro Circolo ambiente "Ilaria Alpi" quell’area va mantenuta verde e va evitata una ulteriore cementificazione. Il prato esistente, che rientra nel comparto ATr06 (Ambito di Trasformazione), rischia di sparire, ma si tratta di una superficie con una notevole valenza ambientale e paesaggistica, come rilevato dalla Soprintendenza. Infatti l'area è tutelata dalla legge paesaggistica che riguarda gli "Immobili ed aree di notevole interesse pubblico", in quanto rientra - come cita la norma - tra "le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere ... dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze". In tal caso la 'bellezza panoramica' è legata alla vicinanza del lago di Annone.
Oltretutto rileviamo che l'operatore immobiliare che dovrebbe procedere con l'edificazione è coinvolto in procedimenti giudiziari relativi a pratiche edilizie in un comune della Brianza monzese, il che rappresentare un ulteriore elemento di forte criticità.
Il fatto poi che una parte degli edifici in progetto debbano essere destinati ad edilizia convenzionata, sembra quasi essere un'escamotage - quasi una foglia di fico - per giustificare una cementificazione assurda di quel terreno verde. La destinazione ad edilizia convenzionata potrebbe facilmente essere recuperata tra il patrimonio sfitto nel territorio di Annone e dei comuni confinanti, dove sicuramente esistono edifici o appartamenti non utilizzati che potrebbero essere offerti a costi calmierati, a vantaggio di famiglie in difficoltà ad accedere a prezzi di mercato.
Ricordiamo inoltre che ad Annone già nei decenni passati si è avuta una pesante cementificazione, che ha cancellato un'estesa area agricola di pregio lungo la provinciale per Oggiono, per fare spazio alla nuova zona industriale, riempita di capannoni! Senza dimenticare che il PGT vigente prevede ulteriore consumo di suolo, tra cui l'area del Golf club e l'ampio prato compreso tra la strada provinciale e la via Castello; interventi che noi chiediamo che vengano cancellati per evitare ulteriori cementificazioni!
Ritornando all'area di via San Cristoforo e via Lecco, il nostro Circolo ambiente "Ilaria Alpi" chiede all'Amministrazione comunale di Annone Brianza di fare un passo indietro, allineandosi al parere della Soprintendenza, cancellando quindi l'edificabilità su tutto il comparto, salvando così 20 mila metri quadri di suolo verde.
Un'area di oltre 20 mila metri quadri - pari a tre campi di calcio di Serie A - che, secondo il PGT vigente, potrebbe sparire sotto colate di cemento e asfalto per la costruzione di nuove palazzine e strade di accesso!


Il fatto poi che una parte degli edifici in progetto debbano essere destinati ad edilizia convenzionata, sembra quasi essere un'escamotage - quasi una foglia di fico - per giustificare una cementificazione assurda di quel terreno verde. La destinazione ad edilizia convenzionata potrebbe facilmente essere recuperata tra il patrimonio sfitto nel territorio di Annone e dei comuni confinanti, dove sicuramente esistono edifici o appartamenti non utilizzati che potrebbero essere offerti a costi calmierati, a vantaggio di famiglie in difficoltà ad accedere a prezzi di mercato.

Ritornando all'area di via San Cristoforo e via Lecco, il nostro Circolo ambiente "Ilaria Alpi" chiede all'Amministrazione comunale di Annone Brianza di fare un passo indietro, allineandosi al parere della Soprintendenza, cancellando quindi l'edificabilità su tutto il comparto, salvando così 20 mila metri quadri di suolo verde.
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"