Bosisio: alla Nostra Famiglia su neuroscienze e teologia
“La vita che nasce, la vita che non muore”: a Bosisio Parini un dialogo tra neuroscienze e teologia, sabato 29 marzo alle 15 presso La Nostra Famiglia.
Nell’attuale contesto socioculturale il tema della morte costituisce un vero e proprio tabù. Eppure guardare la complessità della nascita, della vita e della morte significa interrogarsi sull’essere umano, sulla sua mente e la sua coscienza. Che significato hanno il dolore e il piacere nella vita della persona? Il concetto di trascendenza può avere anche una valenza “laica”? C’è ancora spazio per la teologia nell’epoca delle neuroscienze?
Se ne parlerà sabato 29 marzo presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lc) nell’ambito dell’incontro aperto a tutti “La vita che nasce, la vita che non muore”, un dialogo tra Giorgio Bonaccorso, monaco benedettino e docente presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina (Padova), e Gianni Giacomelli, priore del Monastero Camaldolese della Santa Croce di Fonte Avellana. Coordinato dal dottor Luigi Piccinini, l’incontro vuole stimolare un confronto tra neuroscienze, antropologia e teologia sul tema della vita e della rinascita, perché “Il vivere è come la musica: se vuoi, la sua eco non finisce mai. Né le interruzioni del dolore, né le proiezioni del piacere possono qualcosa verso la vita che non muore”.
Nell’attuale contesto socioculturale il tema della morte costituisce un vero e proprio tabù. Eppure guardare la complessità della nascita, della vita e della morte significa interrogarsi sull’essere umano, sulla sua mente e la sua coscienza. Che significato hanno il dolore e il piacere nella vita della persona? Il concetto di trascendenza può avere anche una valenza “laica”? C’è ancora spazio per la teologia nell’epoca delle neuroscienze?
Se ne parlerà sabato 29 marzo presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lc) nell’ambito dell’incontro aperto a tutti “La vita che nasce, la vita che non muore”, un dialogo tra Giorgio Bonaccorso, monaco benedettino e docente presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina (Padova), e Gianni Giacomelli, priore del Monastero Camaldolese della Santa Croce di Fonte Avellana. Coordinato dal dottor Luigi Piccinini, l’incontro vuole stimolare un confronto tra neuroscienze, antropologia e teologia sul tema della vita e della rinascita, perché “Il vivere è come la musica: se vuoi, la sua eco non finisce mai. Né le interruzioni del dolore, né le proiezioni del piacere possono qualcosa verso la vita che non muore”.
