Cesana: “Sub aqua”, il romanzo thriller d’esordio di Max Rain

“Sub Aqua”: è titolo del libro di Max Rain nel suo esordio come scrittore. Massimo Colombo, in arte Max Rain, vive a Lecco, è parrucchiere con attività a Cesana Brianza e ha coltivato la passione per la scrittura dark, concludendo il suo primo romanzo.
“Scrivere – racconta - è una mia predisposizione naturale, intensa quanto la musica alternativa che ascolto e tratto come recensore e intervistatore. Adoro definirmi “non convenzionale”, soprattutto nel modo di pensare e nelle creazioni artistiche. Non appartengo a schemi retorici e sono animato dall'esigenza di diffondere le culture underground, sia musicalmente che in altre espressioni artistiche, quali il mio lavoro e l'amore per la narrativa thriller-horror. Tutto ciò in un contesto che riflette la mia essenza oscura, introspettiva, che sonda le profondità fin verso dimensioni invisibili agli occhi e insondabili dalla psiche. Questa, ci tengo a sottolinearlo, è l'essenza del mio romanzo “Sub Aqua”.
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Il testo è un’immersione nelle profondità oscure di un oceano che nasconde segreti mortali: un viaggio adrenalinico dove il destino dell’umanità si intreccia con la furia della natura. L’autore stesso ci racconta i dettagli del libro: “Amo le creature potenti e misteriose, avvolte da un'aura tenebrosa. Il grande squalo bianco è al vertice delle mie preferenze: fin da bambino, ho compreso che non esiste animale più perfetto, affascinante e letale di questo. Un autentico prodigio della Natura, se vogliamo definirlo così. Durante la mia mia vita ho approfondito le conoscenze scientifiche nei riguardi di questo sovrano dei mari, trovando sempre più enigmi che risposte. I romanzi “Lo Squalo” e “Lo Squalo 2” hanno svolto un ruolo fondamentale nel mio libro, che tuttavia conserva una sua identità ben definita e trasversale a quei due capolavori di narrativa. Con il mio romanzo, ho desiderato raccontare una storia che terrorizzasse e allo stesso tempo facesse comprendere l'inferiorità umana di fronte alle forze della Natura, malgrado la nostra presunzione. In “Sub Aqua” mi sono sforzato all'inverosimile per creare una trama inedita e coinvolgente, che riflettesse cupezza, inquietudine e riflessione. Il contesto della storia combina la figura minacciosa di un gigantesco squalo bianco affetto da un'anomalia genetica, sconvolgimenti climatici, migrazioni di massa e drammatiche vicende umane, in un susseguirsi ininterrotto di suspense e colpi di scena. Le ambientazioni partono dal Pacifico messicano fino alla Baia del Massachussets, con epilogo in acque italiane. A detta dei lettori, ciò che rende unico “Sub Aqua”, non è soltanto la spettacolarità delle scene descritte, ma anche l'aspetto psicologico di tutti i protagonisti del racconto, dallo squalo, alle balene, fino agli umani”.
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Il libro è frutto di un lungo lavoro creativo, oltre che di immersione nella natura umana: “Ho impiegato cinque lunghi anni per formulare la trama di “Sub Aqua”, alternando fasi di entusiasmo creativo, blocchi ispirativi e fulminee riprese. L'obiettivo imprescindibile è sempre stato quello di creare un romanzo che colpisse nel segno, senza compromessi. Ciò ha comportato un dispendio di energie incalcolabile, ma ha prodotto una soddisfazione che non posso esprimere a parole” prosegue Max Rain, raccontando come il genere scelto rispecchi pienamente la sua personalità e i suoi interessi. “Il genere noir-thriller non è stata una scelta, ma un orientamento innato. Ogni scrittore segue stilisticamente la propria tendenza caratteriale, che a sua volta trae energia dall'interiorità. Essendo incline all'oscuro e a una visione non convenzionale degli eventi della vita, mi sono ritrovato a scrivere thriller ad alta tensione senza nemmeno essermene accorto. La narrativa da brivido è il mio ambiente naturale, a patto che riesca a scuotere il lettore, corpo e anima”.
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Il libro scuote le coscienze: ogni onda, ogni ombra nell’oscurità nasconde un pericolo, e il confine tra uomo e natura si fa sempre più labile e l’ispirazione arriva proprio da questo: “Il fervore che mi ha ispirato deve tutto alla mia passione verso l'ignoto e a ciò che la razionalità non può, o si impone, di non spiegare. “Sub Aqua” trascende dai consueti cliché di molti libri thriller, offrendo al lettore una storia articolata, fluida, totalizzante, mossa dal dall'ardente desiderio di stupire”.
I temi trattati nel testo sono molteplici. “La trama di “Sub Aqua” polarizza la riflessione verso l'impotenza umana davanti all'imprevedibilità della Natura, includendo elementi che trattano lotta per la sopravvivenza, dramma, riflessioni profonde nei confronti del destino e una realistica visione sulla deliberata crudeltà umana, superiore a quella, intrinseca e insopprimibile, dello squalo” aggiunge Max Rain. “A opera compiuta, rileggendomi, ho amato ogni riga scritta, perché testimonianza concreta di paure ancestrali, inconfessabili, di ciò che la mente rifiuta di comprendere. Adrenalina pura. Questo ho voluto e ho ottenuto per il mio romanzo”.
Data alle stampe in self la prima opera (disponibile solo su Amazon), Max Rain ha già in cantiere il prossimo romanzo a cui sta lavorando. Ci ha dato qualche anticipazione: sarà intitolato “Nictophobia” e tratterà “una storia potente e terrorizzante di vampiri, in cui collidono i concetti di fede, ateismo e resilienza. Le prime cento pagine realizzate fino ad oggi sono molto promettenti. Anche questo libro non sarà soltanto un racconto che gelerà il sangue nelle vene, ma anche uno spunto di riflessione sulle forze ultraterrene del bene e del male, nonché sulla vulnerabilità umana, sulla forza immensa che nasce dalla disperazione e sul concetto di speranza, Se “Sub Aqua” non farà mai più guardare il mare con gli stessi occhi, “Nictophobia” farà lo stesso con il buio”.
M.Mau.
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