Quale mondo possibile?

Sulla inquietante situazione attuale ecco, ovviamente senza pretese esaustive, alcune mie considerazioni -giudichi chi legge quanto fondate - e qualche bruciante interrogativo scaturito anche dai molteplici confronti mediatici che si stanno incessantemente susseguendo.

Viste le prepotenti mosse del Tycoon made in Usa un nuovo ordine mondiale sembrerebbe profilarsi e quindi starà alle forze più responsabili prodigarsi perché questo non diventi un autolesionistico disordine planetario inseguendo le stesse logiche e gli stessi criteri.

Ad esempio che senso avrebbe un riarmo europeo di 800 miliardi di euro ( partorito da quali calcoli?) in funzione della tanto declamata "deterrenza" a suon tanks, aerei e quant'altri armamenti se non si ricorresse all'arma atomica per controbilanciare le migliaia di testate nucleari russe?

Ci dicano quindi esplicitamente e senza giri di parole che questo è il tema e a ognuno di noi, a prescindere, valutare tale scenario.

Si dice pure che la Russia, se non contrastata in Ucraina, potrebbe dar seguito alle proprie brame imperialiste. Come si può ragionevolmente dar credito a tale teoria: che senso avrebbe per il più esteso Stato al mondo, e già fortemente sotto popolato, acquisire nuovi territori peraltro ostili e quindi difficilmente controllabili?

Quale inquietante futuro stanno costruendo gran parte dei nostri leaders in nome di un solo presunto realismo che richiama continuamente il vecchio detto romano “Se vuoi la Pace prepara la Guerra”? All'alba del terzo millennio ancora una logica da “uomini della pietra”?

E quali reali interessi si celano dietro sbandierati richiami alla nazione?

Gli stessi interessi che in passato consideravano le vite dei “poveri cristi” carne da macello per il cannone e ora per l'atomica? Mentre chi discute e decide se ne sta sempre “al caldo”, contrapposti oggi e magari alleati in futuro, come ci ricorda tragicamente quella emblematica ninna nana di Trilussa. https://www.youtube.com/watch?v=GLgQYPcBL9k

Perché invece un' Europa, fondata originariamente sulla Pace e su uno sviluppo sociale equo e responsabile ma invece oggi votata soprattutto ad interessi finanziari e mercantili, non esercita, visto il peso geo-economico che ne deriva, l'unica funzione realmente degna dei suoi Padri Fondatori e cioè quella “Politica”?

Una funzione “Politica” che pur avendo ben presente chi è l'aggressore e l'aggredito, per la guerra in Ucraina svolga finalmente un ruolo di mediazione tra le parti (che sarebbe il vero modo per tutelare anche in futuro il Popolo Ucraino) riconoscendo al contempo alcune ragioni, pur non giustificative dell'invasione, all'aggressore. 

Su queste basi, mai sinora adottate inseguendo invece una logica tragicamente suicida, è così certo che la Russia, oltre che l'Ucraina, non prenda seriamente in considerazione una trattativa che scongiuri il perpetrarsi di ulteriori migliaia di morti oltre alle centinaia di migliaia già sinora sciaguratamente consacrati a logiche falsamente nazionalistiche?

Come nei fatti affidare la soluzione delle gravissime contrapposizioni esistenti anche in terra medio-orientale alle ingiuste quanto ipocrite ed asimmetriche logiche trumpiane non potrà che determinare un crescente squilibrio giustificando la preminenza delle ragioni della forza su quelle del Diritto: con la conseguente definitiva delegittimazione, peraltro già in atto da tempo, degli Organismi sovranazionali preposti, a partire dall'ONU stessa, da sottoporre comunque a revisione.

Del resto se un nuovo ordine mondiale è necessario per evitare la catastrofe nucleare non si potrà che costruirlo su un ritrovato effettivo multilateralismo negoziale.

Come anche a livello europeo si dovrebbe prendere coerentemente atto che quelli che venivano spacciati come dogmi virtuosi di bilancio e relative politiche di austerità, visto l'improvviso comparire di ben 800 miliardi di euro per il riarmo “a Debito”, non sono altro che scelte politiche dettate dalle logiche del momento. https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2025/02/Adulti-nella-stanza-371d3db4-b95d-48fa-8599-8d7397692dbb-ssi.html

Vorremmo, al contrario, che quel “ripudia la guerra” non solo fosse un effettivo dogma per l'Italia ma anche perlomeno per tutta l'Europa. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/03/cittadini-italiani-guerra-convinti-buone-cattive/7862240/

Il tutto avendo ben presente che se non si rimuovono le cause strutturali rappresentate dal crescente aumento delle disuguaglianze tra gli Stati e all'interno di essi, più che dalle pur concorrenti ragioni geopolitiche, si finirà tragicamente col confermare ciò che un presidente partigiano aveva tristemente pronosticato per il nostro martoriato Paese, ma pur valide in assoluto: “Se non perseguiremo la Giustizia Sociale finiremo col perdere anche la Libertà”.
Germano Bosisio
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