Molteno: la minoranza interviene sulla chiusura anticipata della scuola primaria
Chiusura anticipata della scuola primaria: il gruppo di minoranza Molteno Bene Comune presenta una mozione al consiglio comunale (clicca QUI per visualizzare il testo). ''Il 12 marzo, l’amministrazione comunale ha comunicato la decisione di anticipare di quattro giorni la chiusura della scuola primaria, per consentire l’avvio di lavori di manutenzione straordinaria volti alla realizzazione di presidi antisfondellamento dei solai. È stato inoltre annunciato che il cantiere si protrarrà per l’intera estate'' spiegano i consiglieri Giovanni Galimberti, Giorgio Binda, Marco Riva e Domenico Magni.
Per far fronte alla chiusura anticipata, l’amministrazione propone un servizio alternativo di conciliazione gratuito, attivo dal 3 al 6 giugnonelle ore mattutine e gestito da educatori professionisti presso la mensa della scuola primaria. ''Il servizio sarà limitato a un numero ristretto di alunni, un numero ad oggi non reso noto, ma che si presume sia molto inferiore al numero di studenti (167) in considerazione della capienza della mensa. Le famiglie sono state invitate a presentare domanda senza chiarezza sui criteri di selezione, nel caso in cui il numero di richieste superasse la capienza massima'' sottolineano dalla minoranza, evidenziando un’incongruenza rispetto ai tempi annunciati. ''Durante le sedute del Consiglio Comunale del 29 ottobre e del 27 novembre 2024, l’assessore ai lavori pubblici aveva ipotizzato che i lavori potessero svolgersi già durante le vacanze natalizie, o, in alternativa, in altro momento di sospensione, dato il carattere preventivo dell’intervento e non di urgenza. Oggi, invece, si parla di tre mesi di cantiere, con la necessità di anticipare la chiusura scolastica di quattro giorni''.

Domandano da Molteno Ben Comune: ''Il cantiere ha già tre mesi di tempo a disposizione, perché questi quattro giorni risultano indispensabili? Questa scelta, di scarso impatto sulla pianificazione del cantiere, risulta invece gravemente penalizzante per le famiglie e gli studenti. Una soluzione di emergenza, senza che ci sia emergenza. Oltre all’incomprensibile chiusura anticipata, il servizio alternativo proposto dal Comune risulta del tutto inadeguato e concepito come una soluzione di emergenza''.
Secondo il gruppo di minoranza, il servizio di conciliazione si svolgerà esclusivamente all’interno della mensa scolastica, che ''non è progettata per ospitare bambini per un’intera mattinata, avendo un solo bagno ed è una struttura che, in caso di caldo intenso, potrebbe risultare non adeguata''.
Inoltre, c’è la questione dell’accesso a numero chiuso ''senza che siano stati comunicati i criteri di accesso, con l’unica informazione che sarà data priorità ai figli di entrambi i genitori lavoratori, escludendo di fatto altre famiglie con necessità di supporto''.
Incalzano i consiglieri: ''A causa di una pianificazione che non appare comprensibile per una tematica già a conoscenza dallo scorso autunno, le famiglie dovranno subire disagi evitabili, con l’unica soluzione prevista che di fatto si presenta come una soluzione di emergenza, quando emergenza non è, come anche più volte dichiarato nelle discussioni sul tema''.
Il gruppo consiliare Molteno Bene Comune ha presentato una mozione per chiedere all’amministrazione di rivedere questa decisione. Si chiede di fare chiarezza sulle motivazioni reali della chiusura anticipata ''visto che la durata del cantiere è già di tre mesi'' e se l’amministrazione ha considerato l’utilizzo di altre strutture comunali più adeguate o se sono stati valutati spazi alternativi, per esempio chiedendo alla parrocchia o ad altri enti di mettere a disposizione locali per accogliere i bambini. Chiosano dal gruppo: ''Chiediamo che l’Amministrazione, visto il tempo ancora a disposizione, faccia chiarezza e trovi una soluzione che garantisca la partecipazione di tutti gli alunni, senza limitazioni non giustificabili''.
Per far fronte alla chiusura anticipata, l’amministrazione propone un servizio alternativo di conciliazione gratuito, attivo dal 3 al 6 giugnonelle ore mattutine e gestito da educatori professionisti presso la mensa della scuola primaria. ''Il servizio sarà limitato a un numero ristretto di alunni, un numero ad oggi non reso noto, ma che si presume sia molto inferiore al numero di studenti (167) in considerazione della capienza della mensa. Le famiglie sono state invitate a presentare domanda senza chiarezza sui criteri di selezione, nel caso in cui il numero di richieste superasse la capienza massima'' sottolineano dalla minoranza, evidenziando un’incongruenza rispetto ai tempi annunciati. ''Durante le sedute del Consiglio Comunale del 29 ottobre e del 27 novembre 2024, l’assessore ai lavori pubblici aveva ipotizzato che i lavori potessero svolgersi già durante le vacanze natalizie, o, in alternativa, in altro momento di sospensione, dato il carattere preventivo dell’intervento e non di urgenza. Oggi, invece, si parla di tre mesi di cantiere, con la necessità di anticipare la chiusura scolastica di quattro giorni''.
Il gruppo Molteno Bene Comune
Domandano da Molteno Ben Comune: ''Il cantiere ha già tre mesi di tempo a disposizione, perché questi quattro giorni risultano indispensabili? Questa scelta, di scarso impatto sulla pianificazione del cantiere, risulta invece gravemente penalizzante per le famiglie e gli studenti. Una soluzione di emergenza, senza che ci sia emergenza. Oltre all’incomprensibile chiusura anticipata, il servizio alternativo proposto dal Comune risulta del tutto inadeguato e concepito come una soluzione di emergenza''.
Secondo il gruppo di minoranza, il servizio di conciliazione si svolgerà esclusivamente all’interno della mensa scolastica, che ''non è progettata per ospitare bambini per un’intera mattinata, avendo un solo bagno ed è una struttura che, in caso di caldo intenso, potrebbe risultare non adeguata''.
Inoltre, c’è la questione dell’accesso a numero chiuso ''senza che siano stati comunicati i criteri di accesso, con l’unica informazione che sarà data priorità ai figli di entrambi i genitori lavoratori, escludendo di fatto altre famiglie con necessità di supporto''.
Incalzano i consiglieri: ''A causa di una pianificazione che non appare comprensibile per una tematica già a conoscenza dallo scorso autunno, le famiglie dovranno subire disagi evitabili, con l’unica soluzione prevista che di fatto si presenta come una soluzione di emergenza, quando emergenza non è, come anche più volte dichiarato nelle discussioni sul tema''.
Il gruppo consiliare Molteno Bene Comune ha presentato una mozione per chiedere all’amministrazione di rivedere questa decisione. Si chiede di fare chiarezza sulle motivazioni reali della chiusura anticipata ''visto che la durata del cantiere è già di tre mesi'' e se l’amministrazione ha considerato l’utilizzo di altre strutture comunali più adeguate o se sono stati valutati spazi alternativi, per esempio chiedendo alla parrocchia o ad altri enti di mettere a disposizione locali per accogliere i bambini. Chiosano dal gruppo: ''Chiediamo che l’Amministrazione, visto il tempo ancora a disposizione, faccia chiarezza e trovi una soluzione che garantisca la partecipazione di tutti gli alunni, senza limitazioni non giustificabili''.
M.Mau.