Cassago chiama Chernobyl: la guerra prosegue, nell'indifferenza

''Mentre si parla di tentativi di pace e di una possibilità di tregua, purtroppo in Ucraina si continua a morire''. Con queste parole Armando Crippa, presidente di Cassago chiama Chernobyl, ha voluto riportare l'attenzione su quanto sta accadendo nell'est Europa. 
Al di là delle parole e della diplomazia - i cui equilibri sono decisamente mutati dopo le elezioni di Trump negli Stati Uniti - il sangue non cessa di essere versato.
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Immagini tratte dalla pagina FB di Nizhyn (Ніжинська міська рада)

A questo proposito il volontario cassaghese ha condiviso alcune immagini toccanti: quelle del funerale di un giovane soldato ucraino, Boris Vitalíêm. Gli abitanti di Nizhyn - cittadina nella regione di Chernihiv, realtà che l'associazione di Armando Crippa conosce molto bene - hanno onorato la memoria del 25enne creando un corridoio vivace e lo hanno portato al suo ultimo viaggio. Come si evince dalle immagini postate dalla municipalità tramite i propri canali social, si nota la bara rimasta aperta per tutta la durata della cerimonia funebre, chiusa solo prima della sepoltura. Durante il corteo verso il cimitero la popolazione ai lati della strada si inginocchia al passaggio del feretro.
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Immagini terribili, che ben raccontano purtroppo, una situazione di distruzione che sembra non voler cessare.
''Mentre l'occidente sta a guardare per timore di peggiorare i rapporti con Putin, accade ancora tutto questo'' ha detto il cassaghese. ''A Trump sembra interessare altro, piuttosto che insistere per costruire una vera tregua e arrivare a porre fine a questo continuo massacro nei confronti dell'Ucraina''.
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